Foto di Matteo Cogliati

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EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 80-82 highlights

Tutto in una notte per la super Dinamo che ancora una volta stordisce una Milano sciupona che spreca come l’antica cicala degli anni passati un patrimonio cospicuo, tecnico e di punteggio, nella prima fase. Sembrava tutto facile per l’EA7 che a tratti ha gigioneggiato senza assestare il colpo del KO sfruttando la potenza di Lawal ma senza mai dare l’idea di voler spegnere definitivamente Sassari. Banco di Sardegna che risponde da gruppo vincente, organizza una ripresa super lusso e trova un Drake Diener straordinario nei momenti che contano. Una ripresa da sogno per l’ex Capo d’Orlando che stordisce a suon di triple i padroni di casa, incredula nella sua troneggiante, ma alla fine inutile superiorità a rimbalzo. Il finale punto a punto premia con merito gli uomini di Meo Sacchetti, più lucidi e, loro sì, cinici quando si tratta di chiudere la contesa. Per Milano continua la maledizione vittima, oltre che delle triple della Dinamo, ancora una volta della paura di vincere.

LA GARA – La situazione di pura emergenza costringe Meo Sacchetti a mettere subito in quintetto Tessitori, Milano sembra fiutare subito l’occasione ghiotta e cerca con continuità Lawal che bagna il suo esordio con schiacciata e stoppata in rapida successione. Dinamo leggera nell’abito ma anche nella pressione, due ottimi recuperi dei sardi producono comode transizione per il pareggio a quota 4. Sale la pressione difensiva dell’Olimpia che prova a disturbare le ricezioni degli esterni biancoblu, arriva anche il primo acuto di Langford, step back dell’ex Khimki e tripla per il più 9, 13-4. Hackett esalta il rendimento di Gentile e compagni che hanno possessi comodi da sfruttare, Sacchetti getta subito nella mischia Drake Diener a cui sono affidate molte delle possibilità di recupero degli ospiti. Fatica ad entrare in ritmo l’attacco del Banco di Sardegna che subisce la prepotenza del solito Lawal che Vanuzzo non può contenere, due le penalità per l’ex milanese ed anche per un nervoso Omar Thomas. Coach Banchi può permettersi il lusso di un Moss arma tattica schierato in campo dopo i primi 9 minuti di gioco.  Il primo quarto si tinge totalmente di biancorosso, 24-11. Spara a salve la Dinamo che forza dall’arco con eccessiva insistenza, impalpabile l’impatto della staffetta in regia Marques Green-Travis Diener, un sussulto su rimbalzo d’attacco di Caleb Green per il mini parziale ospite, 29-17. Stavolta è Milano a fermare completamente gli ingranaggi offensivi, i palleggi estenuanti di Jerrells e qualche forzatura di Gentile imballano il motore dell’Olimpia. Cerca di alzare il numero dei possessi la Dinamo per trovare le proprie armonie, paradossalmente è con la difesa che la Dinamo resta a contatto, una zampata dall’angolo di Devecchi sigla il meno 8 all’intervallo, 38-30.

Dopo la pausa lunga Drake Diener mette il primo canestro dal campo ed accende il Banco di Sardegna, arrivano due comodi appoggi per Thomas e Tessitori che però incappa nella quarta penalità. Arriva immediata la risposta dal perimetro di Hackett e Kangur dal perimetro, si alza in modo vertiginoso il numero dei possessi, Lawal in beata solitudine riporta l’EA7 al vantaggio in doppia cifra, 51-40 al 25′. Dopo aver litigato con i ferri del Forum dal perimetro Sassari piazza finalmente qualche siluro dall’arco. Marques Green e Drake Diener hanno ancora cartucce da spendere per tenere in corsa la Dinamo,una tripla folle da quasi metà campo dell’ex guardia di Capo d’Orlando regala il nuovo meno 7 ai suoi sulla penultima sirena, 66-59. Improvvisamente prende coraggio la banda di coach Sacchetti che attinge linfa vitale anche dai timori e dalle paure di una Milano balbettante, Drake Diener immenso fa esplodere due botti che stordiscono l’Olimpia, 66-67. Langford prova come sempre a caricarsi sulle spalle tutto il peso offensivo dei padroni di casa, arrivano i quattro falli di Sacchetti e Devecchi ma grandina ancora su Milano, 68-72. Banchi rimette nella mischia Lawal e l’Olimpia decide di metterla sulla forza bruta. Moss torna all’antico francobollando Marques Green, ed è ancora l’ex centro di Roma a rappresentare l’unico vero antidoto alle cerbottane al curaro dei sardi. Caleb Green sbaglia forse il matrch ball ed immediatamente arriva la punizione di Moss, 75-77. Segna Thomas ma Langford è sinfonico dall’arco, 78-79. Emozioni a dir poco infinite negli ultimi trenta secondi: botta e risposta dalla lunetta tra Drake Diener e Langford, ne stecca uno Thomas ma Langford sbaglia il pareggio con un secondo sul cronometro. Finita qui?Macchè. E’ il momento dell’instant replay che premia l’EA7 che ha ancora una ultima chance. Hackett cerca Langford ma la difesa biancoblu non sbaglia, è trionfo Sassari.


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