Sergio Scariolo

Valentini: La partita è cambiata nel terzo quarto, quando Milano è rientrata in campo con molta più energia e mettendo più peso in difesa, grazie soprattutto all’ingresso di Mason Rocca. Io sono molto soddisfatto dei nostri primi due quarti; eravamo venuti qui per fare la nostra partita, senza guardare il punteggio, o comunque guardandolo solo al termine dei 40 minuti. La chiave, appunto, è stata la fisicità di Milano nella ripresa; anche la differenza dei punti dalla panchina (47-11) si spiega così, perché molti canestri sono venuti da contropiedi dopo palla recuperata, grazie a un’intensità sottolineata anche dalla differenza di roster tra le due squadre. Minard, come ha fatto vedere, ci può dare quello che ci mancava in termini di capacità di attaccare il ferro, non solo in contropiede ma anche in situazioni di isolamento. Temple non ha sicuramente giocato una buona partita, ma è stato parecchio condizionato dai falli.

Scariolo: Devo complimentarmi con Casale per l’ottimo primo tempo, è una squadra atipica, è difficile giocarci contro, specie se si pretende di giocare con la struttura “normale”, con giocatori “grandi” nei loro ruoli. Dopo la bella vittoria di Atene, abbiamo fatto un po’ di fatica a entrare in partita; nell’intervallo abbiamo scelto di rientrare con un quintetto più piccolo, senza Bourousis, cosa che ci ha consentito di essere molto più aggressivi e anche più efficaci a difesa schierata. Siamo andati sopra nel punteggio e siamo anche riusciti a far ruotare tutti gli uomini. Radosevic è stato il giocatore che più ha dato da entrambi i lati del campo. Per il dopo-Nicholas stiamo osservando, ma soprattutto prima vogliamo avere ben chiaro di cosa abbiamo bisogno. Abbiamo raggiunto una chimica di squadra praticamente perfetta e quindi non abbiamo una fretta eccessiva, vogliamo capire bene cosa ci serve, soprattutto dal punto di vista tecnico, senza dimenticare che è l’ultimo tesseramento possibile, per cui vogliamo aspettare anche per valutare eventuali necessità future. Drew è un eccellente professionista, ci ha provato con tutta la forza di cui era in possesso, fino alla fine. La deadline fissata da entrambi era la Coppa Italia; a quel punto il suo rendimento non era soddisfacente né per noi né per lui, e abbiamo deciso consensualmente e molto serenamente di dividerci.