Brian Sacchetti il migliore a Brindisi(Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Brian Sacchetti il migliore a Brindisi(Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

La Dinamo supera Brindisi al termine di una partita equilibrata, combattuta ed aspra come una partita di play-off dev’essere. Alla fine quello che ha fatto la differenza è stata la profondità del roster isolano che si è tradotta in maggior lucidità al tiro, lungo tutto l’arco dell’incontro, che Brindisi ha cercato come al solito di compensare con grande grinta ed agonismo. Sassari ha quindi tirato meglio, Brindisi le ha dato una mano sprecando davvero troppo dalla lunetta, 17/28 il dato finale. Alla fine però tutti contenti: Sassari va meritatamente avanti nei play-off e Brindisi si gode il meritato riposo per una stagione che, pur finita in calando, sarà a lungo ricordata per gli storici traguardi raggiunti.

Enel Brindisi

James : 7. Sfiora la doppia doppia con 9 rimbalzi e 17 punti , tira benissimo da 2 e dalla lunetta , non la mette mai dall’arco , forse poteva dare qualcosina in più  in copertuira su C.Green col quale ha comunque  dato vita ad un entusiasmante duello.

Todic : 6. Le buone prove in Sardegna gli valgono per la prima volta il quintetto ma  non fa a tempo a godersi la soddisfazione che la sfiga gli rovina la festa. Come negli ultimi tempi non particolarmente lucido in attacco.

Formenti : 6 . Parte bene mettendo una bella tripla poi la mira peggiora. Se Drake Diener non fa tutto quel danno di gara due è però anche merito suo.

Dyson : 7 . La difesa dinamo lo cura impedendogli di penetrare e lui risponde, da par suo, con una prestazione balistica alla Drake Diener da 3. Il non riuscire a penetrare lo limita negli assist, che non passa, si guadagna come al solito tanti falli e tanti tiri liberi che, come al solito, però capitalizza solo parzialmente. Deve assolutamente migliorare dalla lunetta.

Lewis : 6. Tanto lavoro sporco sull’ mvp del campionato anche a costo di molti falli spesi. Peccato  per la reazione ingenua che gli costa tecnico ed espulsione.

Chiotti :6=. 2 rimbalzi e 3 falli spesi in soli 7 minuti d’impiego, è tutto davvero poco per un giocatore del suo calibro che però non si è mai realmente inserito nel gioco brindisino. La sua stgione è stata al di sotto delle aspettative, lui è il primo ad esserne conscio, ma gli obiettivi sono stati completamente centrati e  non ce la sentiamo di infierire.

Zerini : 6.  Anche per lui una prova un po’ sotto tono, difficile come dimostrato dai 5 falli spesi nel tentativo di fermare i velocissimi lunghi sassaresi. E’ però  un capitale e come tale  va difeso.

Snaer: 6. Lavoro sporco ed energia, un po’ in calando come il resto della squadra. Al rientro dall’infortunio perde il quintetto e non si capisce se lo abbia limitato di più questo fatto oppure se il suo recupero non sia ancora completo.

Umeh : 6- . Pochissimi minuti, tutti alla fine, due soli punti dalla lunetta: le sue doti restano tutte da scoprire…

Campbell : 7+. Il migliore dei suoi nella sua miglior partita da starter.  Doppia doppia  da 18 punti e 12 rimbalzi, lui che è una guardia,  oltre a 3 recuperi, è l’ultimo ad arrendersi; davvero un gran lavoro che avrebbe meritato sorte migliore.

Coach Piero Bucchi : 7. Generalmente quando perde non siamo così di manica larga ma questa partita è stato l’atto finale di una stagione memorabile, eccezionale forse. Alcune sue scelte sono apparse discutibili ma i risultati ottenuti centrano gli obiettivi prefissati, anzi vanno al di la di ogni più rosea aspettativa . La grinta e l’intensità che chiede ai suoi è la stessa  che ci mette lui anche questa volta è spesso in campo ad incitare e spingere tutti: giocatori in campo, in panchina e pubblico. Molto del merito di questa stagione è suo ed è giusto che da lui si riparta per rimanere ai vertici anche nei prossimi anni. La voce rotta dalla commozione , a fine partita in sala stampa, ne testimoniano la passione e l’affetto per tutto l’ambiente.  In attesa  della canonizzazione ufficiale che è l’unico dettaglio che manca perchè sia proclamato santo patrono della città  e  che tutti  ci auguriamo arrivi  al termine della prossima stagione non possiamo che ringraziarlo per  tutto quanto ha fino ad oggi fatto in città.

Banco di Sardegna Sassari

M.Green : 6,5. Non incide affatto, tranne che nel finale quando capitalizza al meglio i due viaggi in lunetta con i quattro liberi che sono in pratica tutto il suo scout.

C. Green : 7+ . Stesso voto di James, anzi qualcosina in più per i 9 punti dell’ultimo quarto  e prestazione quasi speculare . Uno dei migliori power foward del campionato, vero  punto di riferimento offensivo per i suoi.

Devecchi : 7. Gioca con la solita generosità nonostante la maschera sul volto, non si tira mai indietro anche se evidentemente menomato, un monumento.

Chessa : 6.  per il figliol prodigo una tripla fondamentale nei pochi minuti d’impiego.

Gordon : 6=. Meno determinante e presente del solito

T. Diener : 7. Quando non è in campo Sassari soffre, supera qualche difficoltà iniziale nei confronti di Dyson e, quando il cugino è troppo sorvegliato, ne fa le veci al tiro.

B. Sacchetti : 8. L’Mvp dell’ incontro sforna una prestazione superba, senza alcuna sbavatura confermando quanto di buono svolto durante tutta la serie. Pianigiani ci sei?

D.Diener : 7.  Si può al massimo limitare, mai fermare come è apparso chiaro in questa serie. Se non gli si lascia spazio dall’arco bisogna attendersi le sue conclusioni, non meno efficaci, da sotto misura. Litiga dalla lunetta e dall’arco fino al momento clou quando torna, ancora una volta,  ad essere implacabile.

Eze : 6= . 2 punticini ed una stoppata, davvero poco per un monumento come lui!

Thomas : 6,5 . Non la sua miglior prova a Brindisi,  una mano caldissima dall’arco  ma limitato un po’ dal nervosismo.

Coach  Romeo Sacchetti : 7 . Senza grandi alchimie difensive si limita a gestire al meglio il vasto parco giocatori a sua disposizione, tirando fuori a tratti delle squadre davvero “strane” , M. Green dentro assieme ai Diener  e senza veri lunghi. Ha il grande merito di non spremere i suoi tirandone fuori il meglio, che deve ancora venire, quando conta davvero.