L'esterno dello Juvecaserta Store (Foto by Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

L’esterno dello Juvecaserta Store (Foto by Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

A Caserta deve necessariamente arrivare il momento delle decisioni. Il 20 giugno, con proroga per altri dieci giorni, è il termine ultimo per poter presentare la fideiussione di 250mila euro necessaria per l’iscrizione in massima serie e, nonostante i grandi sforzi, l’associazione ‘Io sto con la Juvecaserta’ ha racimolato una cifra di 23000 euro, frutto di un numero di donazioni inferiori al centinaio nonostante siano molti gli artisti ad esprimere messaggi favorevoli al sodalizio e l’appellativo di ‘città del basket’. Forse questo nome viene tirato in ballo a sproposito: non ne vogliano i veri tifosi, coloro capaci di seguire la squadra fino in capo al mondo, ma se Caserta è il penultimo incasso totale essendo la quinta forza di pubblico del campionato vorrà dire qualcosa di negativo. Risultato che diventa ancor più ‘significativo’ se rapportato alla vicina Avellino: in Irpinia si son guadagnati complessivamente 60mila euro in più ma con un numero di biglietti staccati di quasi la metà rispetto a Terra di Lavoro. Una questione puramente di caratura del campionato? Poco probabile.

Iniziano ad arrivare anche offerte per il titolo sportivo fino ad ora nemmeno ascoltate da Iavazzi, che ha sempre voluto garantire, nonostante il suo allontanamento della società, la permanenza in massima serie, ma in queste ultime ore Alfredo Scauzillo, parte del gruppo che ha deciso di muoversi in prima persona per salvare i colori bianconeri, ha dichiarato, in barba agli scettici, chi è l’azienda interessata ad investire nella Juve, che risponde al nome della Alpha Plus International ltd dell’imprenditore arabo-inglese Lavish Mohamed William. Aperta nel 2005 e con sede a Milton Keynes, sede tra le altre della scuderia di Formula 1 Red Bull, l’azienda in questione, che si descrive come agenzia di consulenza per numerose società per renderle più appetibili al pubblico, si occupa di numerose branche economiche, come il controllo qualità del cibo e la distribuzione di semiconduttori; la fascia che potrebbe essere più vicina è però quella della distribuzione di apparecchiature elettroniche. Spulciando il sito ufficiale dell’azienda si trovano numerosi fornitori di rilievo come Toshiba, Apple, Samsung, Sony ed HP, mentre i partner variano dalla ING Direct alla Coca Cola, comprendendo British Airways e la famosissima agenzia di assicurazioni Lloyds. Il biglietto da visita è sicuramente invitante ma per ora non esistono ancora sviluppi concreti, sia del reale interesse verso Caserta che dell’operato della società nel territorio inglese, di cui ci sono ben pochi riscontri e nemmeno si trova un consiglio di amministrazione.

Ma l’associazione avrà di sicuro preso le dovute informazioni prima di iniziare il dialogo con quella che resta l’unica opzione in ballo; resta infatti altamente improbabile un ingresso di Acqua Vitasnella come sponsor per i bianconeri. In febbraio il DG della Ferrarelle Giuseppe Cerbone espresse un parere negativo su un ingresso nella Juve; l’ex sponsor di Cantù entra in gioco qui, essendo nella famiglia della società di Riardo. Appare quindi logico pensare che la società non voglia impegnarsi, seppur con un altro nome. Il tempo diventa sempre meno e la soluzione non si è ancora concretizzata: bisogna muoversi per evitare un’altra data nera da inserire nel libro dei ricordi dei tifosi.