Haynes MarQuez (Foto R.Caruso 2015)

Marquez Haynes, all’ultima con Sassari (Foto R.Caruso 2015)

Il mese di gennaio è uno snodo decisamente importante per il campionato di pallacanestro italiana. Si ci gioca l’accesso alle Final Eight, si inizia ad indirizzare la stagione verso determinati binari, playoff o salvezza. E la diciottesima giornata potrà significare moltissimo per l’economia del torneo, per capire chi può rivestire un ruolo importante fino a maggio e chi no. L’anticipo della domenica mattina è emblematico: al PalaPentassuglia si troveranno avanti le due delusioni della stagione, Brindisi e Sassari rispettivamente all’ottavo e undicesimo posto. Due squadre che per migliorarsi hanno deciso di cambiare tanto: i campioni d’Italia, ancora in crisi di rigetto della filosofia di gioco di Calvani, agli antipodi rispetto quella di Sacchetti, avrà MarQuez Haynes per l’ultima volta, diretto al Panathinaikos e che verrà sostituito da Josh Akognon, mentre attendono ancora uno squillo da parte di Tony Mitchell. I pugliesi invece sono in attesa di sostituire Harris ma rischiano di perdere Kadji, diretto verso i rubli di Gerasimenko e Cantù; entrambe necessitano dei due punti per dare nuova linfa ai propri progetti.

Krunoslav SIMON - foto Alessio Musolino 2016Milano, in vetta alla classifica, avrà un compito più duro del solito contro Avellino, il roster più in forma del campionato. I bianco verdi hanno messo la freccia da dopo l’incredibile ko interno prenatalizio nel derby con Caserta; da allora 4 vittorie consecutive e risalita fino al sesto posto in classifica. Molti meriti vanno a Joe Ragland (ex della partita), finalmente vicino a quello visto a Cantù: per lui più di 16 punti di media nella striscia positiva irpina, ergendosi a compagno di merende di James Nunnally e del concretissimo Ivan Buva. Un occhio sarà puntato anche verso Riccardo Cervi, sedotto e abbandonato dalla EA7 in estate; le scarpette rosse però si stanno abituando a vincere, i giocatori stanno prendendo sempre più fiducia e nel motore di Repesa ci sarà un Kalnietis in più.

Una Pistoia che continua a volare nelle zone più alte della classifica se la vedrà in casa con Trento, ma con qualche difficoltà in più del solito: Esposito dovrà fare a meno di Ariel Filloy, capitano e leader carismatico della squadra, mentre Wayne Blackshear è stato a mezzo servizio per buona parte  della settimana di preparazione. Un grosso rischio per una squadra che ha sempre avuto rotazioni alquanto limitate, perdipiù contro il roster di Buscaglia che ha costruito la propria squadra in maniera completamente differente. La Dolomiti  Energia però non è ancora riuscita a compiere il passo decisivo per diventare definitivamente grande; il coach barese spinge proprio sulla continuità da conquistare per rendere Trento più di una bella realtà cestistica.

Roko Ukic (Foto R.Caruso 2016)

Roko Ukic (Foto R.Caruso 2016)

Reggio Emilia ha bisogno di riconquistare fiducia dopo il ko con Avellino, ma alla Maaporo Arena il compito non sarà dei più agevoli. La truppa di Menetti fa visita all’Acqua Vitasnella Cantù trovandosi di fronte facce completamente nuove: dall’arrivo di Gerasimenko la squadra brianzola è stata stravolta e l’opera pare ancora incompleta (Kadji è vicinissimo). La vittoria della scorsa domenica con Sassari, per la seconda volta in stagione la seconda in fila, è una dichiarazione di intenti di Bazarevich, Cantù vuole diventare la mina vagante della seconda parte di campionato e una prova convincente con la Grissin Bon sarebbe un’altra dimostrazione di forza. I biancorossi non ci stanno, vogliono riprendere il volo verso le primissime posizioni di campionato e dimostrare che il loro progetto, fatto di continuità e crescita, è un passo avanti rispetto alle spese pazze canturine.

La sorprendente Vanoli Cremona è invece indirizzata verso il Palamaggiò, casa della Pasta Reggia Caserta. La vigilia bianconera è stata turbata dal malore accorso a Viktor Gaddefors durante la rifinitura del sabato mattina e che ha messo in apprensione tutto l’ambiente. La squadra di Dell’Agnello dopo la incredibile vittoria con Torino si ritrova in una situazione in cui non è né carne né pesce, a quattro punti dai playoff ma alla stessa distanza dall’ultimo posto, e la partita di domenica potrebbe regalare dei significati in più alla stagione campana. Cremona, una delle squadre più vincenti lontano da casa (sei vittorie su nove gare disputate on the road) vuole però continuare il trend positivo con un Elston Turner in più, apparso finalmente in palla nelle ultime prestazioni, e la crescita dei giovani italiani come Biligha e Mian, vere sorprese per rendimento.

Riccardo Paolini a rischio (Foto R.Caruso 2015)

Riccardo Paolini a rischio (Foto R.Caruso 2015)

L’ultima domenica di gennaio darà i suoi verdetti anche per la lotta salvezza. Pesaro accoglierà in casa propria una Varese incerottata ed in attesa del suo nuovo playmaker (Chris Wright è in dirittura di arrivo); i marchigiani sembrano aver esaurito l’effetto-sorpresa dovuto all’arrivo di Austin Daye e sono incappati in quattro ko consecutivi che significano ultimo posto. Coach Paolini, l’uomo di una insperata salvezza lo scorso anno, sarà l’osservato speciale: in caso di nuova sconfitta la sua panchina potrebbe saltare. La Openjobmetis è poco sopra i rivali, ma si fa sempre fatica a respirare per i tanti infortuni occorsi nelle ultime settimane. Domani farà la sua ultima apparizione con i lombardi Ramon Galloway, che da lunedì sarà in A2 ad Omegna.

(Foto Savino PAOLELLA 2015)

Anche coach Recalcati non è al sicuro sulla panchina della Reyer (Foto Savino PAOLELLA 2015)

La Reyer Venezia deve lavare l’onta del ko della scorsa domenica con Capo d’Orlando e ospiterà al Taliercio un’altra squadra dei bassifondi, la Manital Torino. La laguna è stata in fermento per tutta la settimana: coach Recalcati è stato messo sulla graticola dopo il tracollo in Sicilia, ma per ora resta saldo al suo posto. Fiducia a tempo? Non lo sappiamo, ma gli oro granata devono riprendere ritmo e convinzione per tornare ad essere una delle prime della classe, nonostante la pesante assenza di Hrvoje Peric. Torino invece vuole svegliarsi dall’incubo di domenica scorsa, quando al PalaRuffini ha dominato per almeno 32 minuti per farsi beffare nel rush finale da Caserta: ciò non toglie che i piemontesi hanno evoluto il loro gioco con Vitucci in panchina, ma contro la Reyer non saranno tollerati cali di tensione del genere.

A chiudere la giornata ci sarà il posticipo del lunedì sera tra Capo d’Orlando e Bologna, entrambe tornate alla vittoria la scorsa domenica. I siciliani avranno per la prima volta a disposizione Ryan Boatright, proveniente dalla D-League e con un titolo NCAA in tasca conquistato con i Connecticut Huskies nel 2014. Il playmaker sarà aiutato da Alex Oriakhi, con il quale ha giocato un anno al college, ma sarà chiamato a stravolgere l’attacco sin troppo anemico della Betaland. Bologna invece potrebbe recuperare il lungodegente Allan Ray, ma si può sorridere pensando al debutto positivo della scorsa domenica del cavallo di ritorno Kenny Hasbrouck. Un’altra vittoria emiliana allontanerebbe l’ultima piazza, ma in Sicilia hanno voglia di lottare.