EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 95-88 (2-3)

MILANO – Con una vittoria a dir poco incredibile, l’EA7 tiene viva la serie di semifinale contro un Banco di Sardegna che, dopo un primo tempo di altissimo livello, alza troppo presto le mani dal manubrio e permette ai padroni di casa di compiere un’impresa impronosticabile dopo i primi 20 minuti.
Passateci il paragone: Milano gioca come quei bambini che, dopo un’estate passata a giocare, iniziano a fare i compiti delle vacanze il giorno prima di tornare a scuola. Allo stesso modo, l’Olimpia è dovuta arrivare a un passo – anzi, facciamo pure a mezzo passo – dall’eliminazione per iniziare a difendere e a imporre quel ritmo e quella fisicità che la inquadravano come favorita nella serie.

David Logan, 14 punti con 4/6 da tre nel primo tempo (Foto: Alessia Doniselli)

David Logan, 14 punti con 4/6 da tre nel primo tempo (Foto: Alessia Doniselli)

Merito di Milano, certo, ma anche demerito di Sassari, come sottolinea coach Sacchetti: «Nel terzo quarto siamo tornati in campo con sufficienza e supponenza, un atteggiamento che non si può tenere in una serie di semifinale playoff contro una squadra come Milano, per di più in casa loro»; insomma, dopo un primo tempo quasi perfetto (basti segnalare il 10/14 da tre), la Dinamo ha pensato di averla già vinta. Non a torto, visto quanto Milano aveva mostrato nelle ultime due partite (e mezzo). Non c’erano molte vie di scampo: reagire o morire.
E, dopo aver chiuso il primo tempo sotto di 12 punti, l’EA7 reagisce, eccome, con un 7-0 nei primi 75 secondi della ripresa. Sassari risponde e resiste per qualche minuto, ma la difesa e la fiducia di Milano crescono minuto dopo minuto, tanto che, a cavallo tra terzo e quarto periodo, l’Olimpia passa dal 54-62 all’81-68, con un parziale di 27-6 in una decina di minuti in cui la Dinamo va a segno solo dalla lunetta. Sono Samardo Samuels e Alessandro Gentile, nonostante i problemi di falli, a trascinare la squadra, ma anche Banchi, che finalmente realizza che i giocatori che “possono” stare in campo in certi momenti si contano sulla dita di una mano, e trova il coraggio, per non dire buonsenso, di lasciare dentro Ragland, Gentile, Moss, Melli e Samuels per tutto il terzo quarto.
«Nonostante l’assoluta emergenza (oltre a Hackett squalificato, assenti nella ripresa anche Brooks ed Elegar per infortunio, ndr), abbiamo trovato il modo di creare difficoltà ai nostri avversari, e lo stesso dovremo fare in gara 6, con lo stesso spirito, la stessa combattività, la stessa unità», queste le parole di Luca Banchi al termine della partita.

Alessandro Gentile, trascinatore nella ripresa (Foto: Savino Paolella)

Alessandro Gentile, trascinatore nella ripresa (Foto: Savino Paolella)

Una partita che, come detto in apertura, tiene in vita Milano, ma all’interno di una serie ancora molto in salita. Sassari ha infatti ancora due match-ball a disposizione, di cui il primo in casa. Da una parte, bisognerà vedere quanto avrà influito sul morale dei sardi questa sconfitta, soprattutto per il modo in cui è arrivata; dall’altra, Milano dovrà replicare una prestazione del genere, ancora senza Hackett e con Elegar e Brooks in forte dubbio: per il primo si sospetta una frattura al dito di una mano, per il secondo bisognerà valutare le condizioni della caviglia distorta nel primo tempo.

MVP. Ex-aequo assoluto per il suo Gentile-Samuels, che nel terzo periodo sono semplicemente inarrestabili. Dove non arriva uno, arriva l’altro, dove uno sbaglia, l’altro è pronto a correggere, con punti (8 punti il primo, 12 il secondo), rimbalzi offensivi, recuperi, falli subiti. Se Milano può ancora sperare di arrivare in finale lo deve principalmente a loro, e da loro deve ripartire.

EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 95-88 (23-26, 18-27, 30-11, 24-24)
Milano: A. Gentile 25, S. Samuels 24, N. Melli 14. Rim (41): A. Gentile e S. Samuels 9. Ass (21): J. Ragland 7.
Sassari: D. Logan 21, E. Sosa 14, S. Lawal 13. Rim (30): J. Brooks 7. Ass (14): J. Dyson 4.