Logo Champions LeagueCi siamo, mancano poche ore: la finale di Champions League 2015 sta per cominciare! Il teatro di quest’ultima battaglia è l’Olympiastadion di Berlino dove, nel lontano 2006 l’Italia alzò la Coppa del mondo. DailySports, per l’occasione, vi porta alla scoperta delle due finaliste e dopo la Juventus è il turno del Barcellona di Luis Enrique:

La stagione: Reduce da un’annata deludente, in cui aveva cambiato allenatore e strategie senza successo, il Barcellona la scorsa estate ha avviato un nuovo progetto: è arrivato un nuovo allenatore, Luis Enrique, ex storico centrocampista blaugrana, ma considerato un allenatore, nel migliore dei casi, ancora inesperto: proveniente da una buona stagione col piccolo Celta Vigo e da una brutta con la Roma, in Italia.  Con lui il Barcellona è tornato a giocare grande calcio ed è tornato ad essere una delle squadre più forti in Europa: ha vinto il campionato, ha vinto la coppa nazionale, è arrivato in finale di Champions League e soprattutto è tornato a giocare bene e segnare una montagna di gol.  Questa stagione è stata anche quella della rinascita di Lionel Messi che è tornato a collezionare record e prestazioni da extraterrestre. Vedere per credere il gol contro il Bayern, l’ultima prodezza  della “ Pulga” argentina in Champions.  Messi quest’anno ha segnato 58 gol in 56 partite ed è tornato ad essere decisivo come ai tempi del Barcellona di Pep Guardiola, che vinse tutto.

Il cammino dei Blaugrana: In Champions League, il Barcellona ha vinto il proprio girone grazie ai cinque successi su sei parrite e una sola sconfitta, quella contro il PSG.  I blaugrana sono stati trascinati dall’immenso Messi, per lui 10 gol e 5 assist finora, e da un reparto d’attacco stellare formato da Neymar ( 9 gol) e Suarez (6 gol). Il Barca prima ha regolato con facilità il Manchester City poi si è vendicato dell’unica sconfitta incassata nei gironi battendo il PSG nei quarti e infine ha eliminato il Bayern Monaco vincendo per 3-0 al Camp Nou e perdendo 3-2 all’Allianz Arena, in un match in cui il biglietto di Berlino era già nelle tasche dei catalani.

Come arriva a Berlino: All’Olympiastadion, Luis Enrique avrà a disposizione tutto l’organico. Il tecnico catalano non ha dubbi, Xavi in panchina e spazio dall’inizio a Ratikic, recuperato Iniesta e titolare dal primo minuto e poi Sergi Bousquets per il centrocampo, presente il trio delle meraviglie Suarez-Messi-Neymar in attacco. In difesa invece Piquè e Mascherano saranno i centrali, nessun ballottaggio con Mathieu che è stato utile nel corso della stagione ma che in finale partirà in panchina; Dani Alves sulla fascia destra, Jordi Alba a sinistra mentre in porta c’è Ter Stegen.

I giocatori chiave: Questo è stato anche il miglior anno di Messi: da quando Luis Enrique lo ha spostato sulla destra, lui che da anni giocava da “falso nueve”, il ruolo da centravanti “leggero” inventato per lui da Guardiola , è tornato ai suoi livelli migliori segnando moltissimo e dando anche l’impressione di essere più concentrato rispetto agli ultimi mesi.


Edoardo Lanzi


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