Coach Buscaglia: “Le statistiche dicono tutto della partita. Abbiamo cercato di recuperare un impatto travolgente di Venezia dovuto al nostro errore di non difendere forte all’inizio, nonostante il nostro attacco muovesse bene la palla. Poi, nel secondo, nel terzo e nel quarto periodo abbiamo tenuto testa, anche se Venezia ha sempre tenuto la partita in mano. Ci siamo sistemati bene, abbiamo reagito bene ma abbiamo sempre inseguito, speravamo di arrivar un po’ più vicini, nell’arco dei 40’ minuti è una vittoria meritata, abbiamo cercato di girare la partita ma non ci siamo riusciti. Questo è quello che potevamo fare, siamo contenti, siamo in una posizione inaspettata e queste partite fanno bene, noi recuperiamo la nostra pallacanestro, impariamo ed andiamo avanti. Rifarei tutto, se non fosse per quei primi dieci minuti. Venezia è una squadra davvero forte, che ha migliorato molto la propria coesione, e per noi che lavoriamo sodo da due mesi e mezzo a questa paerte, può starci un leggero calo in un campo così”.

Coach Recalcati: “È stata una partita intensa, con ambedue le squadre a giocare una pallacanestro rapida, che ci ha invogliato, nonostante la nostra non propensione a farlo, visti i risultati ottenuti. Siamo stati sempre stati in vantaggio però non siamo mai riusciti a chiuderla stata chiusa, e questo è merito di Trento a cui vanno i più grandi complimenti, per aver reagito dopo i  nostri primi 10’ minuti credendoci sempre senza lasciarla andare. Per assurdo, l’assenza di Pascolo ci ha creato non pochi problemi difensivi, poiché Mitchell impiegato da 4 è stato davvero difficile da accoppiare. Loro hanno sempre rincorso, e noi non abbiamo dato mai l’impressione di  avere in mano partita. Nel primo tempo abbiamo sofferto in modo esagerato a rimbalzo, nel  secondo tempo abbiamo lavorato meglio di squadra riportando in patta il conto rimbalzi, permettendoci di sopportare il calo delle nostre percentuali dall’arco. Siamo contenti perché quando vinci queste partite vuol dire che hai dentro voglia, determinazione, e l’orgoglio di non farsi sopravanzare. Dobbiamo essere molto soddisfatti di questa vittoria.