Consultinvest Pesaro-Acqua Vitasnella Cantù: 83-103 (16-24; 32-43; 56-78; 83-103)

Pesaro- La più brutta Consultinvest della stagione cade tra le mura amiche dell’Adriatic Arena al termine di una partita problematica e impalpabile. Dopo un inizio di primo periodo a contatto, i biancorossi sono caduti nelle amnesie difensive e nel gioco sterile di questo ultimo periodo, condannandosi a soffrire i centimetri e la qualità in area dei lunghi biancoblu e i canestri di qualità del trio Gentile, Johnson Odom e Feldeine. Decisivo un terzo quarto da incubo, in cui i ragazzi di Dell’Agnello sono stati sovrastati su entrambi i lati del campo.

Abbas schiaccia nella difesa pesarese (Fabrizio Stefanini 2014)

Abbas schiaccia nella difesa pesarese (Fabrizio Stefanini 2014)

Cronaca– Un inizio silenzioso, in un palazzetto ammutolito, e una scritta del tifo organizzato: “meritateci”. Con il mutismo degli spalti, la Vuelle cerca di partire forte, guidata dai canestri di Judge e Ross. Cantù risponde colpo su colpo con la fisicità di Johnson-Odom e la qualità di Feldeine, pur faticando ad imporre il proprio ritmo, per l’ 11-11. Qualche fallo di troppo di un Willams in grandissima difficoltà e tiri senza qualità sul lato offensivo mettono in ritmo i ragazzi di Sacripanti che, guidati da un Gentile che dispensa grandi palloni e segna quando serve allungano chiedendo il primo quarto sul punteggio di 16-24. La reazione di Pesaro arriva e passa dal pressing, dalla zona e dai canestri di Ross e Reddic: 7-3 di parziale, 23-27 al tabellone e coach Sacripanti chiama time-out. Un sussulto importante, ma non sufficiente: Cantù ritrova le fila del gioco, Pesaro rivaleggia con discreta continuità, rimanendo a contatto. La tripla allo scadere di Gentile manda tutti al riposo sul punteggio di 32-43.

Il rientro in campo è quello di un ulteriore tentativo di rimonta: decisamente l’ultimo. Perché se la Consultinvest prova a correre con Gaines lanciato in contropiede e si riavvicina (41-48) Cantù reagisce appoggiandosi a Shermadini che in area fa quello che vuole e trova la continuità dei suoi esterni che fanno ammattire tutta Pesaro arrivando sempre in area troppo facilmente. Per i padroni di casa è un terzo periodo da incubo: parziale di 22-5, momenti di non pallacanestro e massimo vantaggio sul 46-70 che condanna ad una sconfitta sicura i biancorossi.

Gli ultimi dieci minuti sono di vero garbage-time: l’Acqua Vitasnella scioglie le maglie difensive, Judge e Basile escono per cinque falli. Pesaro segna canestri facili ma che non contano, le proteste del pubblico continua. Finisce 83-103, tra i fischi del palazzetto.

Mvp- Giorgi Shermadini. Il georgiano fa ammattire la fin troppo fallace difesa pesarese, facendosi sentire sotto canestro con il suo peso e la sua tecnica, sia in attacco che in difesa. 16 punti, 10 rimbalzi, 4 stoppate e 31 di valutazione. Rebus irrisolvibile

lo striscione dei tifosi ( Fabrizio Stefanini 2014)

lo striscione dei tifosi ( Fabrizio Stefanini 2014)

Tabellini

Pesaro: Ross 22, Gaines 18, Reddic 15, Musso 12, Williams 4, Judge 9, Raspino 2, Basile 1, Crow, Tortù. Rimbalzi: 32 (Reddic 6) Assist: 8 (Williams 3)

Cantù: Johnson-Odom 17, Feldeine 17, Abass 5, Bloise, Lagana, Maspero, Jones 6, Shermadini 16, Hollis 8, Buva 9, Gentile 17, Williams 8. Rimbalzi 33 (Shermadini 10) Assist 11 (Gentile 5)