Carpegna Prosciutto Basket Pesaro – Pompea Fortitudo Bologna 72-80 (20-23; 41-40; 48-66)

Pesaro – La Pompea Fortitudo Bologna torna dalla Vitrifrigo Arena con in mano i primi due punti della sua stagione, vincente all’esordio contro una Carpegna Prosciutto Basket Pesaro apparsa si combattiva, ma troppo inesperta e giovane per poter impensierire una squadra esperta e cinica come quella di coach Antimo. In questo anticipo della prima giornata del campionato di Legabasket si sono scontrate due filosofie completamente diverse: da una parte l’irruenza atletica, l’entusiasmo e la gioventù di Pesaro, dall’altra la solidità, la conoscenza reciproca e l’esperienza di giocatori che giocano insieme da anni, abituati ai parquet della massima serie, come quelli della Fortitudo. E ancora una volta è stato evidente cosa faccia la differenza nella pallacanestro, a qualsiasi livello.

Non è bastato ai padroni di casa un buon approccio alla partita, un primo periodo fatto di energia e un secondo di tutto talento individuale per impensierire la Fortitudo. Al rientro in campo dagli spogliatoi, Bologna ha mostrato un’altra faccia difensiva e una diversa confidenza e esperienza offensiva, costruendosi un terzo periodo da 26-7 che ha piegato la fino a quel momento strenua resistenza dei ragazzi di Perego, privi del play titolare Pusica, apparsi volenterosi, combattivi ma troppo soft, confusionari e ancora poco cinici.

Ottima prova tra le file fortitudine di Daniel (17 punti, 60% dal campo)  pronto a finalizzare la costruzione dei compagni e di Leunen (10 punti, 10 rimbalzi, 3 assist, 18 di valutazione). Non bastano tra le fila pesaresi il talento di Barford (22 punti, 6 rimbalzi, 3 assist) e la solidità sotto canestro di Totè (12 punti e 8 rimbalzi).

Cronaca – Inizio elettrizzato in una atmosfera d’altri tempi, tra le provocazioni e gli sfottò reciproci delle due tifoserie. Daniel, in quintetto stante l’infortunio di Sims, è un rebus per tutta Pesaro: cercato dai compagni, finalizzatore in situazioni dinamiche, segna 7 punti in un inizio di studio reciproco dove l’esperienza Fortitudo fa da padrone al talento ancora acerbo e troppo a fiammate dei padroni di casa. I biancorossi, pur reggendo l’urto in attacco, faticano a contenere la circolazione di palla e le finalizzazioni di un chirurgico Roberson (7 punti in fila) permettono alla Effe di tenere la testa avanti. È ad inizio secondo quarto che Bologna cerca un primo, importante allungo. I ragazzi di Antimo continuano a sfruttare l’esperienza, la conoscenza reciproca e i punti forti in attacco ed è la truppa italiana che si accende: Mancinelli in post basso, Aradori con le sue fiammate di talento e Cinciarini a produrre gioco. La Fortitudo sembra avere decisamente in mano il pallino del gioco e si invola sul 28-36. Il time out di Perego è fulmineo e le cose si aggiustano decisamente. Uno sprint in più in difesa, più ordine e il talento di Barford che si accende sono gli ingredienti del controparziale pesarese di 13-4. L’americano biancorosso segna 8 punti in fila e di puro talento sigla il sorpasso pesarese che accompagnerà tutti negli spogliatoi sul punteggio di 41-40.

Il rientro in campo dopo la pausa lungo è di nuovo fortitudino. I bianco-blu ritrovano i loro punti forti e la loro esperienza in attacco, muovendo la palla, trovandosi a memoria e mettendo in campo una intensità difensiva tutta diversa. Pesaro appare frastornata, Fantinelli, Mancinelli, Daniel banchettano e ci mettono anche gli effetti speciali. In campo c’è solo una squadra. Arriva un devastante parziale di 26-5 in favore di Bologna, che issa Bologna sul più venti, gela la Vitrifrigo Arena e sembra chiudere i conti. Gli ultimi dieci minuti trascorrono con la Fortitudo in modesto controllo, nonostante gli sforzi di una Carpegna Prosciutto che gioca tutte le sue carte in termini di pressing, contropiede, raddoppi e intensità. I padroni di casa ricuciono qualcosa possesso dopo possesso, tornano addirittura sotto di dieci punti (65-75) a due minuti dalla fine, ma mancano completamente della lucidità, dell’esperienza e delle capacità di gestione che sarebbe necessaria per impensierire davvero una Pompea sempre in controllo. Finisce 72-80.

La Sala stampa

Antimo: “Nel primo tempo abbiamo subito troppi punti, ho chiesto alla squadra un approccio difensivo diverso in spogliatoio, che c’è stato. Nel terzo quarto siamo stati capaci di costruirci un vantaggio ottimo grazie a quella attenzione difensiva che ha fatto segnare a Pesaro solo 7 punti. Questa è stata la chiave della vittoria. Siamo stati bravi anche nell’ultimo periodo, dove però avremmo dovuto gestire meglio il vantaggio ottenuto. Daniels? si è fatto trovare pronto a capitalizzare quanto di buono costruito per lui dalla squadra.”

Perego: “Complimenti alla Fortitudo, hanno meritato di vincere. La partita l’ha dimostrato. Il mio più grande rammarico è non aver saputo aiutare i miei ragazzi nel terzo quarto, dove non ho fermato la partita nel momento in cui avrei dovuto. Sappiamo che questa squadra potrebbe avere alti e bassi e quando dovevo aiutarli non l’ho fatto. Le responsabilità per oggi sono tante mie. Avremmo voluto regalare un risultato diverso ai nostri tifosi, ancora di più in una cornice di questo genere. Detto questo il campionato è appena iniziato e dobbiamo solo concentrarci su Sassari. Miaschi e Tote’? Stanno lavorando molto, come tutti e hanno giocato bene. Federico è molto stabile difensivamente e questo lo aiuta, Leonardo sa che io mi aspetto tanto da lui. Ha dei mezzi che finora non ha sfruttato.”