Enel Brindisi: I pugliesi sono stati nelle prime cinque giornate il team più altalenante del campionato. La banda di Bucchi è parsa la classica squadra con grande potenziale ma incapace di fare il passo decisivo tra le grandi del campionato per l’incostanza del proprio rendimento. In molti si chiedono dunque quale sia la vera Enel, se quella della straripante vittoria in casa di Sassari o quella zoppicante con Cantù e scivolata con la sorpresissima Pistoia e con Trento. Domenica si è vista, seppur senza Reynolds, la prima versione: con una prova al tiro che sfiora il 60% la Enel si prende la vittoria contro Venezia e si issa nel gruppetto dietro la coppia Pistoia-Milano. E se questa gara potesse essere il momento di sbocciare?
La coppia Siva-Downs: La Pasta Reggia Caserta si mette in saccoccia la prima vittoria avanti ai propri tifosi matando nel finale la Betaland Capo d’Orlando. E al Palamaggiò si è finalmente vista la squadra al completo, grazie al rientro di Peyton Siva in cabina di regia. L’ex Louisville è stato centellinato da Sandro Dell’Agnello nel corso del match ed è letteralmente esploso nel corso dell’ultimo parziale, guidando i suoi al parziale decisivo di 23-6 in sette minuti. Una grossa mano l’ha data anche Micah Downs, l’altro fiore all’occhiello della campagna acquisti bianconera. Con la presenza del compagno il numero 1 sembra rigenerato: in attacco, dove viene servito come piace a lui, ed in difesa annullando lo spauracchio Jasaitis. Se la coppia funziona sempre così, si ci diverte sotto la Reggia…
Vanoli Cremona: vittoria di prestigio per Cremona che si porta a ridosso della zona playoff battendo la favorita Reggio Emilia. Al PalaRadi Cusin cattura 11 rimbalzi ed erge un muro sotto canestro che blocca l’attacco della Grissin Bon. I ritmi bassi e il grande sforzo difensivo profuso hanno mandato in tilt l’attacco di Reggio Emilia che ha provato, senza successo, a rimontare nell’ultimo quarto. La squadra di Menetti è arrivata fino a -8, poi i punti di Washington e di Adegboye hanno scritto la parola “fine” al match. Cremona, dopo un inizio di campionato un po’ incerto, comincia ad ingranare e quando rientrerà Vitali potrà puntare ad un posto tra le prime otto squadre del campionato.
Daniele Cavaliero: Nel giorno in cui tutti i titoli sono andati a sottolineare la pazzesca accoglienza del pubblico di Masnago per Roko Ukic, passa forse in sordina la super prova dell’esterno triestino, che mette a referto 21 punti in 25 minuti (chiudendo con 28 di valutazione) sbloccandosi dopo un avvio difficile (4/25 da 3 nelle prime cinque uscite) e trascinando Varese nell’allungo decisivo nel terzo quarto con le sue triple. Un apporto importante, che ha permesso a Varese di compiere quel passo in avanti che anche coach Moretti ha sottolineato in conferenza stampa, in una partita in cui Varese ha sofferto sotto le plance.
DOWNS
Acqua Vitasnella Cantù: Premessa: Cantù è restata in partita fino alla bomba di Antonutti, in un palazzo che quest’anno riserverà insidie a chiunque, ed ha perso molte partite a causa dell’inesperienza. Detto questo, anche per una squadra costruita con un budget dichiarato e incentrata sull’obiettivo salvezza, la quinta sconfitta in sei gare inizia a pesare. Perché seppur vero che la rimonta è passata dalle mani di LaQuinton Ross, è anche vero che la sua incostanza è costata qualche importante punto ai suoi. Nessun dramma, ma ora, con il nuovo presidente, sembra che la pazienza di compattare il gruppo, far crescere ed indirizzare nel verso giusto la squadra, potrebbe ridursi in un amen, come detto anche da coach Corbani al termine della gara. Sarà interessante capire se e come Gerasimenko deciderà di intervenire per accelerare l’avvento del nuovo corso.
Obiettivo Lavoro Bologna: La gara con Milano era proibitiva, e lo sappiamo. Bologna è rimasta in gara per più di trenta minuti ma ha dovuto soccombere ai più quotati avversari incassando la quinta sconfitta consecutiva. L’assenza di Allan Ray è pesantissima: la Obiettivo Lavoro ha confermato il trend che la vuole la peggiore nelle conclusioni da tre punti con un pessimo 23,2%, i giovani italiani che dovrebbero dare qualcosa in più come Fontecchio e Vitali non carburano mentre i nuovi USA, a parte Pittman, non convincono, perdendo il confronto per i nuovi predecessori. Sembra inevitabile agire sul mercato, ma nella città delle due torri sembra prevalere l’immobilismo.
Maurice Shelton e Dj Walker: Una rondine non fa primavera, un avvio di stagione in salita non implica necessariamente un flop. Ma le aspettative per i due lunghi USA di Pesaro erano decisamente maggiori rispetto quanto visto in queste 6 gare, dove i due classe 1991 non sono mai riusciti a fare la differenza. È ancora presto, senza dimenticare che per due 24enni neofiti del basket europeo, l’ambientamento può essere complesso. Certo è che un fisico come il loro dovrebbe quantomeno agevolarli…
(Alessandro Aita, Marco Bogoni, Andrea Furlan)