CremonaCREMONA – Pancotto non crede ad una Avellino troppo brutta per essere vera nelle tre sconfitte consecutive con cui si presenta al PalaRadi. Altrettanto Cremona non può essere quella di Roma che ha pagato negli ultimi 120″ il ritorno della Virtus senza saper opporre resistenza all’atletismo e al talento dei capitolini, accumulando rammarico per una prestazione solida per tutto l’incontro. La Vanoli Cremona dovrà quindi cercare di contrastare la propria tendenza a trovare solo a sprazzi la fluidità offensiva e l’attenzione difensiva, evitando che il punteggio ondeggi eccessivamente e che poi l’inerzia sfugga di mano o risulti irrecuperabile. Avellino presenta uno dei frontcourt più temibili del campionato, con Ivanov e Thomas a dare grattacapi ai lunghi cremonesi, non solo vicino a canestro. Sarà proprio dalla capacità di Cremona di ribaltare o limitare l’impatto dei mismatch che la vedrebbero soccombere,  che dipenderà la possibilità di sfruttare l’asset degli esterni e costruire su di esso un successo che regalerebbe serenità a 7 giornate dal termine. Con Chase che ha aggiunto un’altra settimana di lavoro dopo il rientro dall’infortunio, ci sarà anche la possibilità di spingere maggiormente la transizione primaria che ha dato ottimi frutti, quando innescata domenica scorsa. Così coach Pancotto prima della gara: “Per prima cosa mancano otto partite alla fine e dobbiamo giocare ogni incontro con le spalle a muro, come se ognuna fosse la partita finale del campionato, perché si stanno accorciando le tappe di avvicinamento al nostro obiettivo. Come seconda cosa abbiamo la necessità, come squadra, di costruire la partita e la vittoria su tutti i quaranta minuti. Trentotto non bastano. Per far questo dobbiamo colmare dei gap, primo fra tutti la continua emergenza a cui dobbiamo far fronte. Il secondo gap da colmare è quello di riuscire a fare una difesa determinata su tutti i quaranta minuti, non una che si fermi a 67 punti concessi e ne lasci 18 negli ultimi quattro minuti. E infine dobbiamo vivere la tensione che questo tipo di partite portano, in modo corretto e positivo. A me piacerebbe giocare sempre delle finali perché se è vero che rischi tanto, è altrettanto vero che puoi ottenere tanto. Quindi in questo caso dobbiamo guardare a cosa possiamo fare non a cosa rischiamo. Siamo molto determinati e decisi e vogliamo mettere tutta questa carica nella partita”.

Avellino+SponsorAVELLINO – Tra vicende extracestistiche relative al mancato superamento dei controlli effettuati dalla Comtec nello scorso mese di febbraio e l’arrivo di una nuova sponsorizzazione siglata con Maurizio Marinella, prestigioso marchio nella produzione di cravatte, la Sidigas Avellino si appresta ad affrontare la prima di due trasferte che potranno dire tanto sul futuro di una stagione al cui traguardo finale restano solo otto gare. Sul cammino di Spinelli e compagni il primo ostacolo da superare è la Vanoli Cremona, una sfida dai temi molteplici. In primo luogo la Scandone incontrerà coach Cesare Pancotto, l’uomo che l’anno scorso l’ha risollevata dalle sabbie mobili della classifica fino a sfiorare l’approdo ai playoff. L’unico obiettivo su cui sono riposte adesso tutte le attenzioni dei biancoverdi che al PalaRadi cercheranno di conquistare, per la prima volta nella storia, una vittoria su un parquet da sempre indigesto (quattro precedenti ed altrettante sconfitte). Una missione difficile per gli uomini di Vitucci che duelleranno contro un avversario in parte mutato nel roster rispetto al match del 1 dicembre: via Ernest Kalve ed Uros Tripkovic che hanno lasciato il posto a Zavackas e Kyle Johnson. L’auspicio di società, squadra e tifosi è un ritorno alla vittoria che possa contenere anche lo zampino di Je’kel Foster che farà ritorno nel palazzetto che l’ha visto protagonista nella stagione 2009-2010. Un motivo più per incrociare le dita e render merito alle parole dello stesso Vitucci: «È un giocatore di buon livello che non riesce più a far canestro e si trova spesso spaesato in mezzo al campo». Fattore campo sempre rispettato nei precedenti nove confronti in serie A tra Vanoli Cremona e Sidigas Avellino. Gli irpini cercheranno di espugnare il PalaRadi per la prima volta al quinto tentativo. Negli scontri tra allenatori guida Cesare Pancotto per 6 vittorie a fronte di due sole sconfitte contro il rivale Frank Vitucci. Negativo il bilancio da avversario della Scandone per il tecnico marchigiano: nove vittorie contro le tredici di Avellino che si è aggiudicata gli ultimi quattro scontri diretti. Irpini e lombardi sono le squadre che commettono meno falli in assoluto in serie A: 16,8 di media. In casa Vanoli Claudio Ndoja non ha mai vinto una partita contro la Sidigas nei sei precedenti confronti mentre Ivanov ha conquistato 11 rimbalzi di media nelle precedenti due sfide contro Jackson e soci. Due gli ex del match: da una parte la guardia Je’kel Foster; dall’altra coach Cesare Pancotto.

(da Avellino,  Davide Baselice)