Nonostante qualche ora in meno di riposo per prepararsi alle semifinali, la Reyer Venezia saccheggia il Pala Radi di Cremona portando la serie a proprio favore a seguito di un match intenso e combattuto. I lagunari, costretti ad archiviare la pratica Trento in gara 5 dei quarti, hanno potuto riposare di meno rispetto ai padroni di casa che hanno, invece, liquidato Trieste in 4 partite. Con questo successo, i ragazzi di coach De Raffaele rompono la maledizione di 6 sconfitte consecutive lontano dalla Serenissima, mentre i padroni di casa raccolgono una insolita sconfitta tra le mure amiche. Dopo un primo tempo condotto per larghi tratti dalla Vanoli, Venezia esce dalla sua tana disputando un gran terzo quarto e guadagnandosi anche l’ultimo periodo con stoicismo. Inibito alla perfezione dalla difesa orogranata, a Cremona è mancato l’apporto di Crawford (14 punti), mentre brilla la stella di Watt, MVP della partita con 31 di valutazione. La Vanoli potrà cercare vendetta sabato alle 20.45 sempre al Pala Radi in occasione di gara 2.

J. Stone, impeccabile questa sera nella marcatura su Crawford

Cremona si presenta sul parquet di gara 1 con grande impeto ed efficacia al tiro: in avvio, le triple di Diener e il lavoro nel pitturato di Mathiang conferiscono alla Vanoli la leadership della gara con Venezia costretta a rincorrere. Se i padroni di casa riescono ad applicare le regole del proprio gioco, i lagunari sembrano faticare nel trovare spazio nel pitturato avversario. Sacchetti seleziona un quintetto alto per il secondo periodo nel tentativo di arginare il più possibile i giganti Daye e Watt (10 punti nel primo tempo) e per tentare di incrementare l’attivo sulla Umana. Tuttavia, i ragazzi di coach De Raffaele non mollano la presa e si rendono pericolosi più volte con Bramos ma l’iscrizione al tabellino di Crawford verso la fine del primo tempo respinge i tentativi di assedio di Venezia.

Al rientro dagli spogliatoi, Daye e Stone (14 punti in due nel terzo quarto) trascinano Venezia che può mettere la freccia su una Cremona compassata e con poche idee. Oltre l’exploit di Stone, il terzo quarto se lo prende Cerella che con le sue triple condanna Cremona ad inseguire. Con un Crawford opaco, Sacchetti prova a spremere le rotazioni  ma con discreti risultati, mentre l’Umana vola sulle ali di una prestazione corale alimentata dalla fiducia crescente nei propri mezzi. Cremona fa il possibile per restare in partita e a 3’ dalla fine capitan Diener prende per mano i suoi riducendo il passivo a – 4, ma i lagunari sembrano tutta un’altra squadra da quella che ha iniziato la partita con tanti errori dalla lunga distanza e mettono la parola fine su gara 1 sul 80-87.

Parziali: 24-20; 16-17; 19-27; 21-23.

Vanoli Cremona: 55% da 2, 37 % da 3; 32 rimbalzi, 15 assist.

Umana Reyer Venezia: 66% da 2, 41% da 3;  33 rimbalzi, 21 assist.

SALA STAMPA

Coach Sacchetti:

“Abbiamo patito la loro fisicità, nel secondo tempo non siamo riusciti a fare ciò che dovevamo fare. Nel terzo quarto non siamo più riusciti a prenderli perchè abbiamo giocato a sprazzi. Complimenti a Venezia perchè è stata in grado di chiuderci in ogni occasione. Stanchezza? abbiamo un roster corto, il mio gioco è fondato sulla corsa ma è chiaro che a un certo punto della stagione si possano subire questi cali, soprattutto contro una squadra con un lunga panchina.”

Coach De Raffaele:

“Abbiamo giocato una partita intelligente cercando di limitare il talento individuale di Cremona e siamo stati bravi a stare attenti a quanto avevamo preparato. Abbiamo un gruppo coeso che nonostante gli infortuni è riuscito ad amalgamarsi al meglio. Stone? doveva marcare l’MVP della stagione e questo lo ha determinato a fare questa grande prestazione.”

Simone De Palma

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