Molin: “Per noi è stata una partita difficile, abbiamo mostrato in più momenti dei segni di immaturità e questo non va bene. Giocavamo fuori casa e a tre minuti dalla fine sotto di sette punti abbiamo concesso cinque punti facili a Roma, noi non possiamo permetterci queste cose e cio fa capire che ancora siamo impreparati. Eravamo pochi e quindi la stanchezza non mi sorprende anche se potevamo gestire meglio la partita in determinate fasi, comunque bravi ai ragazzi per non essersi lasciati andare. Non sono un amante della zona, ma oggi ne abbiamo fatto ampio uso, a volte serve una difesa alternativa e in alcuni momenti ha funzionato e ha messo in difficoltà l’attacco Virtus mentre in altri è stata meno efficace”

Dalmonte: “voglio fare una premessa, a Caserta mancavano giocatori importanti, mi riferisco alle assenze datate di Young e Vitali, ma non per questo vorrei sminuire la prestazione della Virtus. Abbiamo giocato con una buona solidità e non ci siamo fatti irritare all’inizio quando non siamo riusciti a convertire in punti dei buoni tiri che avevamo creato. La partita è stata costruita da parte nostra, in molte occasioni non siamo stati concreti ma non abbiamo neanche mai tolto le mani dal manubrio, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla prestazione della squadra anche a livello mentale, considerando che si tratta della prima giornata di campionato. Certe volte abbiamo però abusato un po’ troppo del tiro, non siamo una squadra da 35 tiri da tre né vogliamo esserlo. Dobbiamo migliorare il rientro difensivo, a metà partita su trenta punti realizzati da Caserta 13 sono stati fatti in corsa. Alla fine comunque portiamo a casa questa vittoria, con la consapevolezza di aver giocato una buona partita, con una grande solidità e una buona circolazione palla. All’inizio non abbiamo attaccato bene la zona di Caserta, ma non abbiamo perso la fiducia e alla fine siamo riusciti a trovare il ritmo giusto. Abbiamo una rotazione allargata, e il fatto di avere quasi tutti i giocatori capaci di ricoprire più ruoli sarà un aspetto chiave, alla luce anche del notevole sforzo difensivo che siamo chiamati a fare”