I fratelli Gentile (Foto Virtus Pallacanestro Bologna)

Segafredo Bologna – Fiat Torino 84-76 (15-23; 23-22; 22-15-24-16)

Bologna – dopo la brutta sconfitta con Cantù e una settimana molto turbolenta in cui Ramagli ha rischiato l’esonero, la Virtus trova la forza per reagire e per battere una delle formazioni più forti della Serie A. Torino, priva di Peppe Poeta, ha disputato un ottimo primo tempo, ma è calata alla distanza tradita da un Vujacic da 0 su 10 al tiro e -8 di valutazione. Nei secondi venti minuti la Segafredo ha dimostrato che, se vuole, è in grado di saper difendere contro chiunque. Nel finale di partita si è affidata, con successo, a Stefano Gentile che ha affiancato Lafayette in cabina di regia per colmare le lacune del giocatore americano in fase di costruzione di gioco. Bologna ritrova i due punti, un po’ più di serenità, e ora continuerà la ricerca sul mercato di un playmaker.

Cronaca: partenza da incubo per la Virtus che chiude il primo quarto a -8 (15 – 23) dopo aver avuto uno svantaggio anche in doppia cifra. Dopo un paio di minuti di rodaggio Torino piazza il parziale che vale la prima spallata del match. La squadra di Banchi sfrutta la sua fisicità in difesa e corre in contropiede appena può. Ramagli aspetta sei minuti prima di effettuare il primo cambio togliendo Baldi Rossi per Ndoja. In questa quarto Mazzola, un ex virtussino della stagione della retrocessione, mette a segno 5 punti rispondendo alla tifoseria bianconera che lo ha ricoperto di fischi e insulti prima della palla a due. Dopo aver subito ventitré punti in dieci minuti la Segafredo comincia a difendere mettendo sudore anche nella propria metà campo. In attacco le alchimie sono ancora lontane dall’essere trovate, con Alessandro Gentile autore di percentuali pessime al tiro, ma l’ingresso in campo di Lawson dà maggiore consistenza nel pitturato e Bologna, con pazienza, sorpassa dopo una tripla di Aradori: 31 – 30. Banchi allora chiama a raccolta i suoi giocatori per scuoterli e la Fiat, spinta dal trio Garrett-Patterson-Okeke, produce un contro parziale di 7-0 sul finire del primo tempo che interrompe la rimonta bianconera. 38 – 45 al 20esimo. Ramagli sceglie l’opzione del doppio lungo con Lawson e Slaughter contemporaneamente in campo per avere maggiore presenza sotto i tabelloni. In difesa la scelta non paga moltissimo perché Mbakwe esplode, ma la Virtus è viva e lotta, a differenza di quanto aveva mostrato a Cantù. Torino va a corrente alternata, ma il talento è straripante e Patterson, segna un canestro pazzesco, proprio di puro talento, sulla sirena del terzo quarto che si conclude in parità a quota 60. Come spesso accade in casa Virtus, il finale è punto a punto, ma questa volta sorride a Bologna che riesce fa mantenere i nevi saldi. Impresa in cui, invece, fallisce Torino che deve affrontare le ultime curve del match senza Patterson e Mbakwe, entrambi fuori per aver commesso cinque falli, e con un Vujacic spuntatissimo. L’eroe bianconero della giornata è Stefano Gentile che prende per mano Bologna e la guida al successo con tanta difesa e 7 fondamentali punti in attacco. prova a Finisce 84 – 76 e ora la panchina di Ramagli è un po’ più salda.

Tabellini:

Segafredo Bologna: A. Gentile 14, Umeh, Pajola NE, Baldi Rossi 3, Ndoja 7, Lafayette 7, Aradori 16, S. Gentile 11, Berti NE, Lawson 16, Slaughter 10. All. Ramagli.

Fiat Torino: Garrett 15, Parente, Vujacic, Poeta NE, Stephens NE, Patterson 15, Washington 7, Okeke 9, Jones 2, Mazzola 10, Mbakwe 12, Iannuzzi 6. All. Banchi.