Carera, ben servito sotto canestro, a segno sotto gli occhi degli sloveni  Milic, Nesterovic e Jagodnik

Carera, ben servito sotto canestro, va a segno beffando gli  sloveni Milic, Nesterovic e Jagodnik. Da sinistra gli azzurri Coldebella, Solfrini, Mentasti e Corvo (Foto Savino Paolella 2013)

Capodistria (Slovenia) – Partite di basket giocate in mare. Chiamati a quest’esperienza a dir poco fantasiosa, gli azzurri di Bucci  hanno dato il loro bravo contributo – assieme a Croazia e Slovenia – anche se la loro bella prestazione non è stata premiata dalla vittoria. Per la verità non si può parlare di basket vero e proprio in questo torneo vinto dalla Croazia di Dino Radja davanti a Slovenia e a Italia.
‘Famolo strano’ – Qualcuni degli organizzatori sloveni deve aver proposto: ‘Famolo strano’: e il torneo di basket che è venuto fuori è stato davvero bizzarro. Il campo era una piattaforma galleggiante di misure assai ridotte, non più di 18 metri di lunghezza. Ridotto anche lo spazio per le rimesse, che fa un lato non c’era proprio. Ridotta, inoltre, la durata delle partite, due tempi di 10 minuti. Ridottissime, soprattutto, le informazioni arrivate in Italia a Ponzoni, al quale era

Pino Corvo sorprende Dino Radja e va a canestro

Pino Corvo sorprende Dino Radja e va a canestro

stato chiesto di portare una squadra di categoria Master, cioè Over 40. Una volta in campo, gli azzurri – per la metà Over 50 – si sono trovati alle prese con avversari ben più giovani, quasi tutti Under 40, come lo sloveno ex Nba Rascio Nesterovic (37 anni) o come Marko Milic, di lunga milizia italiana, lo scorso anno a Cremona e prima ancora a Bologna e a Pesaro, per non parlare di Matiaz Smodis, 34 anni (ex Virtus e Fortitudo). La gara, insomma, non è stata ad armi pari, e comunque gli azzurri sono riusciti a restare a galla e a offrire scampoli di bel gioco.
Il torneo si è risolto in una coloratissima e rumorosa festa sull’acqua a margine degli europei di basket organizzati dalla Slovenia. Musica assordante, cheer-leaders sgambettanti, raccattapalle in barca, pronti a recuperare i palloni che finivano in mare, spettatori stipati a centinaia sul piroscafo ‘Prince of Venice’ che si è affiancato  alla  zattera, visto che in campo non c’era posto per le tribune.  La pazza idea del torneo – esibizione sulle Solfro gancio-Nesterovic-Smodisonde del mare si è comunque rivelata brillante, un bizzarro happening, un insolito spot per l’ormai imminente campionato europeo e, in definitiva, per il basket. Per l’originalità delle immagini, le partite sono state fotografate e filmate a più non posso. Il campo è stato sorvolato addirittura da un piccolo drone con a bordo una telecamera. Certo, le foto sono tutte da vedere, e vi rimandiamo perciò alla Photogallery in questo sito con gli scatti dell’ottimo Savino Paolella.
Un applauso, dunque ai fantasiosi organizzatori sloveni, che non brillano però di fair play,  visto che nella partita d’inizio mettono gli azzurri controsole e contro vento, in modo da prendere in partenza un buon vantaggio. Il primo tempo si chiude con la Slovenia in vantaggio per 21 a 10, grazie soprattutto ai tiri da tre. Nel secondo quarto, però, gli sloveni si trovano col sole in faccia e per 4 minuti restano a secco. Gli azzurri, spinti da Donati e da Corvo, accorciano le distanze 21 a  15. Ma, come si diceva, l’incontro non era ad armi pari; il buon parziale azzurro del secondo tempo (13 a 6) non è stato sufficiente per vincere la partita. Punteggio finale 27 a 23.
Ecco il tabellino degli azzurri contro la Slovenia: Donati 4, Coldebella, Mentasti, Solfrini 4, Esposito, Tirel, Bullara 3, Carera 2, Corvo 8, Brigo 2.
Nemmeno il tempo di rifiatare, e gli azzurri – ancora controsole e contro vento – devono affrontare la Croazia di Dino Radja, mentre la Slovenia riposa in attesa del match finale. Gli azzurri partono bene, Carera dà filo da torcere a Radja  e dopo tre minuti sono avanti 8 a 2. Restano avanti fino a 30″ dal riposo, poi la stanchezza si fa sentire. I croati hanno via

Coach Bucci attorniato dalle cheerleaders

Coach Bucci attorniato dalle cheerleaders

libera, ma una volta  raggiunto un vantaggio di 8 punti, non riescono a segnare un po’ perché a loro volta sono controsole e un po’ per la buona difesa azzurra.
Curiosamente, mentre nel primo tempo – con la Croazia in svantaggio – si è adottata la normale regola del tempo effettivo, nel secondo – con la Croazia avanti – si è passati alle regole ‘calcistiche’: il cronometro non è stato interrotto. ‘Altrimenti – è stata la spiegazione – finiamo troppo tardi’. Vabbè, il tempo è volato e la partita è finita 20 a 15 per i croati.
Tabellino degli azzurri: Donati 2, Coldebella 1, Mentasti 4, Solfrini, Esposito 2, Bullara, Carera 2, Corvo 4, Brigo.
 La finale è andata alla Croazia col punteggio di 28 a 18. Dopo partita con brindisi e spuntini sul piroscafo: come dire a tarallucci e vino. Poi via al palasport dove gli azzurri di Bucci hanno fatto il tifo per l’Italia di Pianigiani, superati dalla Slovenia 92 a 84.
mario natucci


Foto di Savino Paolella 2013