Tezenis Verona – Fulgor Forlì 125-37(36-8; 30-8; 30-6; 29-15)

TABELLINI
Tezenis Verona: Bartolozzi, Mazzantini 26; Rimb. 52 (Bartolozzi 11); Ass. 35 (De Nicolao 9).

Fulgor Forlì: Yabre 14; Rimb. 24 (Yabre 9); Ass. 3 (Collina 2)

 

VERONA – Contro la Forlì dei piccoli, in attesa che la società ponga rimedio ai suoi problemi finanziari, la cosa che conta di più al PalaOlimpia di Verona è regalare un bello spettacolo, e soprattutto fare del bene. Perciò è caduta come una bellissima coincidenza quella del Teddy Bear Toss, il lancio di pupazzi e pelouches che, al primo canestro di Mazzantini, sono volati in campo per essere poi subito raccolti dai volontari. Verranno tutti donati ai bambini che questo Natale saranno costretti a passarlo in un letto di ospedale, per regalare loro un sorriso. La partita, come prevedibile, comincia a senso unico per la Tezenis che schiera Mazzantini dal primo minuto, e che corre tenendo i giri bassi, in un PalaOlimpia che, sportivamente, evita di spingere con il consueto entusiasmo la Tezenis e tifa un po’ anche per i giovani di Forlì.

Luca Gandini (Tezenis Verona, foto Ufficio Stampa Scaligera)

Luca Gandini (Tezenis Verona, foto Ufficio Stampa Scaligera)

La Tezenis ci va con i guanti di velluto, ma il rispetto per l’avversario impone di non sacrificare il gioco, e al termine del primo quarto il risultato segna 36-8. Anche la formazione veronese ne approfitta per schierare in campo i suoi giovani e per far accumulare loro molti più minuti rispetto ai classici scampoli di fine gara. In campo si alternano quindi Bartolozzi, Mazzantini e Petronio, a dare il cambio ai soliti Reati, De Nicolao e Monroe. Forlì vuole comunque fare una gara d’onore, e non rinuncia mai ad attaccare, facendo vedere qualche azione pregevole, soprattutto quando sono guidate da Saletti.

Inutile stare a guardare il tabellone, in una partita che di sicuro non fa bene al basket, e non fa bene alla Tezenis, che si trova suo malgrado a dover spezzare il ritmo agonistico del suo campionato, prima di affrontare Ferentino e Torino, giocando una partita a metà, con i guanti alle mani e il freno a mano tirato. Finisce 125-37, una partita su cui c’è poco o nulla da dire, ma di cui certamente si parlerà ancora a lungo.