“L’Italia, battuta 76-64 dalla Serbia, chiude all’ottavo posto e dice addio ai mondiali di Spagna”
Questo scarno sms mi comunica che l’avventura dell’Italia del basket è terminata. In questi lunghi giorni di preparazione e di sviluppo al campionato europeo, gli Azzuri del basket i si sono impegnati su come raggiungere l’obiettivo, hanno utilizzato la motivazione sportiva e la Self Determination Theory, sono stati attenti e concentrati, hanno dimostrato di possedere la resilienza e riuscire a migliorare le prestazioni, ma nell’sms tutto questo non è indicato e invita solo a giudicare.
La mia priorità, però, è resistere all’interpretazione e abbattere il giudizio, la seconda è soffermarmi su come si sono allenati mentalmente e su che tipo di percorso è stato attivato per il raggiungimento dell’obiettivo.
L’Italia del basket ha conseguito sei vittorie su undici incontri, ha sciorinato una buona pallacanestro semplice aggressiva e ha ottimizzato ogni sua energia per accedere al risultato massimo: quello di entrare nelle prime sei posizioni europee per partecipare di diritto al campionato mondiale del prossimo anno. L’obiettivo di risultato non è stato raggiunto, e concentrarsi prevalentemente sul risultato distoglie l’attenzione e la spinta emotiva dal processo in grado di determinarlo.
L’obiettivo di risultato genera ansia e stress, non aiuta ad attivare la creatività e le energie funzionali e si focalizza prevalentemente sul “ce la faccio o non ce la faccio”,” vinco o perdo”, quindi le nostre risorse e la spinta emotiva percorrono una strada che non è direttamente controllabile dal nostro governo interno.
In queste ultime due partite, la ricerca del pass per il Mondiale ha creato una maggiore presenza delle interferenze visibili durante i match e soprattutto nella comunicazione non verbale e nel la mancata positività che regnava nella squadra azzurra.
La sconfitta contro la Lituania ha determinato il passaggio tra la ricerca di migliorare la performance di ogni singolo atleta (creare un collegamento indiretto con quello che si vuole ottenere ma più direttamente e soggettivamente controllabile) all’utilizzo di soli obiettivi di risultato.
Come raggiungere gli obiettivi? Come si deve allenare mentalmente la squadra azzurra? Attraverso l’allenamento mentale permettiamo agli atleti di:
- individuare, valorizzare e allenare specifiche potenzialità
- avere una più alta concentrazione sul compito da svolgere,
- influire sull’ atteggiamento mentale come desideri,ottimismo
- preservare la costanza di allenamento ed il rendimento in gara
- aumentare la resistenza allo stress avversità ,interferenze,infortuni
- stimolare la concentrazione e la lucidità
- favorire l’alternanza dello stato di eccitazione/ relax
- prevenire lo stress e scivolare in esso
- favorire il recupero
- consolidare la sicurezza in se stessi
- stimolare l’autoefficacia
- rafforzare l’autostima e l’intelligenza emotiva
L’Europeo disputato dall’Italia è stato molto concreto, la valuatazione nasce osservando prima gli aspetti positivi che hanno influito sull’atteggiamento mentale creando ottimismo; l’ottimista ha più possibilità di successo e la squadra più ottimista, a parita di talento e condizione, ha più chance di vittoria della squadra avversaria.
Raggiungere gli obiettivi, allenarsi tecnicamente, fisicamente e mentalmente permette di ottenere la felicità.