Il Punto di Pio @Reggio Emilia:
Campo lungo un allenatore che somiglia un pò a Robi Ferrandi a braccia conserte con sguardo sconsolato guarda la lavagna appesa nello spogliatoio dopo la partita, pochi fotogrammi dopo leggiamo cosa c’è scritto sulla lavagna, COSE DA NON FARE VS BRESCIA:
1 – Stoppare Miro Bilan 2 – Mettere in difficoltà di falli Petrucelli
Due fattori che potevano aiutare Reggio Emilia, ma che hanno scatenato la reazione della Germani….
Il Buon Priftis mette il corpaccione di Faye su Bilan inizialmente, mentre per Brescia Akele parte per incollarsi a Hervey, nemico pubblico numero 1 insieme a Galloway.
La partita a scacchi dei due coach da vita ad un primo quarto teso e combattuto, Brescia guarda al suo totem Croato che mette alcuni canestri deliziosi, prima che il “ragazzino” Faye pecchi di lesa maestà stoppandolo due volte… Punto sul vivo Miro prende in mano la partita e da qua in poi sarà il rebus più irrisolvibile per Reggio.
Su Galloway si incolla Petrucelli impedendogli anche di andare in bagno indisturbato, il buon Langston si prende un iniziativa di potenza e porta a casa un canestro e secondo fallo di John, mal gliene incoglie perché dalla panchina si alza Massinburg che continua l’ottimo lavoro difensivo di Petrucelli e dall’altra parte mette 8 punti a cavallo dei primi due quarti.
Il livello dei contatti è molto alto e il metro arbitrale è particolarmente permissivo, , la Reggiana sostenuta da canestri e gioco al limite di Weber piazza un 7-0 nel terzo quarto, chiuso da una splendida combinazione Christon-Bilan, Weber spinge Petrucelli a gioco fermo e si becca un antisportivo che da a Brescia il +3 e il possesso, la carica del PalaBigi spinge la UnaHotels che con due bombe di Smith chiude il parziale sul 63-61.
Ultimo quarto spigoloso se ce n’è uno… due minuti sterili conditi da errori e perse non certo usuali per Brescia, la germani sotto di 4 prende un rimbalzo in attacco fondamentale che vale il -2 dalla lunetta.
Reggio non fa più canestro fino al jumper di Weber che le da il +2, Brescia fa girare la palla e trova la bomba del sorpasso con Petrucelli, altri due minuti di bagarre fino alla bomba di Gabriel che ci da 5 punti di ossigeno, a meno di un giro di lancette Hervey riapre la partita con l’unica bomba su 10 tentativi, palla decisiva per Massinburg che va al ferro e con un 360° serve il rimorchio di Bilan che fa fallo e canestro e chiude la partita.
Migliore in campo ovviamente Bilan, ne fa 24 con 8 rimbalzi, fa ammattire Reggio Emilia che sceglie di non raddoppiarlo ma lui è bravo a creare vantaggi e far girare la palla, ma anche a farsi trovare libero nei pressi del ferro.
Quando Conta CJ torna ad essere Christ Jesus, ne mette 10, realizzando soprattutto all’inizio, contribuisce a fermare Galloway, prende 6 rimbalzi e serve 5 assist, tra cui l’ultimo decisivo per chiudere la partita.
Chirurgico Petrucelli, inizia lui a fermare Galloway, ed è in una serata di grazia in attacco, parte bene, poi sta fuori per falli, al rientro nel finale, una bomba e tiri liberi decisivi.
Gabriel in quintetto sporca la partita di Hervey che si ne mette 17 a referto, ma con 20 tiri dal campo, bella penetrazione sulla linea di fondo e preziosa stoppata a Grant, ingenuo fallo su Hervey su tiro da 3.
Sotto traccia Della Valle, i contatti “spinti” non sono il suo pane quotidiano, bravo a non esagerare, mette 8 punti con 2 bombe.
“Contribuente” Christon, non è la sua partita e con Weber si scambia ampie sportellate, ruba un canestro su rimessa e smazza 7 assist, perde un brutto pallone con un passaggio velleitario ma recupera 2 palloni e chiude la partita dalla lunetta.
Siamo abituati ad un Gabriel sonnecchioso, che sbaglia tanto e mette anche i piedi ingenuamente fuori, poi mette la bomba dell’allungo e ti ricordi del suo enorme peso specifico.
Soldi in banca con Burnell, 4 punti, 4 rimbalzi e 4 assist, Pfirtis si adegua facendolo marcare da un 4 in post basso ma lui non si scompone, degno di nota l’assist tutto campo per Gabriel e il coast to coast che lo porta al ferro.
In difficoltà Cournooh, contro difese fisiche non riesce ad esplodere le sue leve e non trova la misura al tiro, pasticcia anche con 2 perse.
In ripresa Cobbins fermo da 3 settimane, non si può pretendere la luna, e a parte sbagliare la “difficile” schiacciata al volo, fa decisamente la sua parte.
Grande vittoria di squadra, contro una squadra forte e tenace, in un palazzo caldo e trascinante, Magro mette il bavaglio a 2 attaccanti di razza e vince una partita malgrado le 11 perse di squadra e qualche rimbalzo in attacco di troppo concesso.
Ancora una volta pagano le scelte difensive e la vetta solitaria inizia a diventare una dolce abitudine.
A Venezia senza nulla da perdere, consapevoli di un calendario durissimo, ma forti di un vantaggio cospicuo in classifica e di una squadra che non molla mai.

Autore: Paolo Roselli