Milano. La squadra di basket dei medici milanesi ha deciso di organizzare un torneo di beneficenza per aiutare i figli (ben sei) lasciati da un grande personaggio, Alberto Pollini, grande tifoso del basket e grande medico. Al torneo prenderà parte anche la
rappresentativa Over 55 o 60 di Maxibasket Milano, una formazione azzurra di Maxibasket, per esempio la Over 50 e una formazione locale. Il torneo si svolgerà quando le condizioni renderanno possibile la presenza del pubblico. Ma l’impegno è stato preso e sarà rispettato. La sede ideale del torneo sarebbe il palazzetto di Costamasnaga (Lecco), teatro delle partite in cui papà Pollini seguiva con gran partecipazione le imprese cestistiche di cinque dei suoi figli. E sarebbe bene trovare posto per la squadra femminile Basket Costa di Serie A : potrebbe essere questa la squadra locale, in grado di ben figurare i maxi-azzurri cinquantenni o sessantenni e contro la formazione dei medici milanesi, anch’essi di età non più verde.
Anche ai non appassionati di basket Pollini era noto come il
“dottor Basket”. Anestesista e pneumologo al ‘Galeazzi’ e alla clinica ‘Columbus’, aveva preso la decisione di lavorare come volontario nell’ospedale di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo, con i pazienti colpiti dal Covid 19. E proprio dal virus Covid è rimasto vittima, aggiungendosi così alla schiera di medici che hanno onorato la propria professione – o, meglio, la propria missione – impegnandosi fino in fondo, fino a dare la vita. Nel suo caso, visto che l’assistenza ai malati della pandemia Corona Virus, era stata una sua libera scelta, potremmo – senza esagerare – parlare di eroismo. In ogni caso è difficile immaginare un modo più nobile e più alto per essere medico.
Brianzolo di Robbiano di Giussano, lascia la moglie Alessandra, ex infermiera conosciuta nell’ospedale di Niguarda, e sei figli: Sara 25 anni, Elisa 24, Matteo 20, Chiara 17, Pietro 12 e Sofia, 5 anni. Lascia il ricordo di una vita vissuta con grande generosità, frutto anche della sua profonda fede cristiana.
Con generosità aveva vissuto anche l’amore per il basket. Da giovane era stato allenatore della Polisportiva Veranese. Poi aveva trasmesso la passione per il basket ai suoi figli, che seguiva da spettatore nelle loro imprese sui parquet: i cinque più grandi hanno giocato, e alcuni giocano tuttora, per il Basket Costa di Costamasnaga, in provincia di Lecco. Nonostante fosse brianzolo, non era un tifoso accanito di Cantù, ma dell’Olimpia Armani di Milano, che seguiva volentieri al Forum da appassionato e da competente.
Per aiutare i sei figli del “dottor Basket” sono già sorte iniziative di solidarietà. La piattaforma “Gofundme.com” sta già raccogliendo
i primi fondi. Il torneo cui abbiamo accennato, al quale possiamo dare il nome provvisorio “Memorial Pollini” ne aggiungerà a sua volta, quando l’effetto – emotività per la scomparsa di Pollini si sarà probabilmente affievolita. Difficile prevedere la data del torneo, che si dovrà svolgere alla presenza del pubblico, quando cioè i divieti di assembramenti saranno un ricordo: forse alla fine di quest’anno, forse verso la primavera dell’anno prossimo. Vedremo. Nel frattempo i giocatori di maxibasket milanesi, prima ancora di ricordare il “dottor Basket” impegnandosi nel torneo, potranno dare il loro contributo versandolo su ‘Gofundme.com’.
Mario Natucci