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Pietro Aradori(Foto R.Caruso 2016)

Pietro Aradori(Foto R.Caruso 2016)

Pietro Aradori (Grissin Bon Reggio Emilia): Oramai i reggiani sono guariti dal ‘mal di finale’ sviluppato ad inizio stagione con i due ko in volata con Avellino e Caserta. I biancorossi hanno ottenuto la quarta vittoria consecutiva sbancando il PalaTrento in rimonta; il ‘cagnaccio’ è difatti entrato in trance agonistica, trascinando Della Valle e compagni con 12 punti nel solo ultimo quarto. La guardia della Nazionale ha suggellato in questo modo una prestazione da MVP, composta da 6 assist e 7 rimbalzi strappati da affiancare al numero 26 alla voce ‘punti segnati’. Per Reggio Emilia ogni giocatore può diventare protagonista, ecco la grande forza del roster di Menetti.

Awudu Abass ancora in maglia Cantù (Foto R.Caruso 2015)

Awudu Abass ancora in maglia Cantù (Foto R.Caruso 2015)

Awudu Abass (EA7 Emporio Armani Milano): Come per Reggio Emilia, anche Milano segue la stessa ideologia: ogni giocatore a disposizione di Repesa può diventare il trascinatore delle ‘scarpette rosse’ in una gara singola. Nella comoda vittoria contro Caserta è emerso prepotentemente l’ala comasca, che da giocatore di enorme atletismo si è scavato la sua nicchia da tiratore sugli scarichi. E che tiratore: 21 punti con 100% dal campo (5/5 da due e 3/3 dall’arco) con 6 rimbalzi ed un sonoro 28 di valutazione. L’ex Cantù ci ha messo poco ad integrarsi tra i biancorossi; se continua così, lo spot di ala piccola sarà in buone mani per molti anni.

rok-stipcevic-foto-r-caruso-2016

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Banco Sardegna Sassari: In pochi giorni i sardi hanno già toccato il punto più basso della loro stagione. Prima il ko con Cantù della scorsa domenica, poi la sconfitta al fotofinish, forse ancora più grave, contro il modestissimo Szolnoki ha fatto suonare più di un campanello d’allarme in casa Pasquini. Dopo pochi giorni però questi suoni si sono tramutati in fruscii delle retine che si muovono, con Pesaro a fare da vittima sacrificale. Non c’è mai stata storia per i marchigiani, inchinatisi dopo un secondo quarto da 21-9. Sassari ha fatto dunque il bello e il cattivo tempo, portando cinque giocatori in doppia cifra ma soprattutto ben 24 assist in dote, con Johnson-Odom capofila a quota 8.  Se la Dinamo inizia a passarsi la palla così in maniera costante, diventano dolori.

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Red October Cantù: Nonostante la crescita delle aspettative durante la settimana, grazie anche all’arrivo di Alex darden-tremmel_foto-r-caruso-2016Acker, i brianzoli vivono la domenica più brutta della loro storia. Al PalaFantozzi Capo d’Orlando, pur senza Perl, Nicevic e Berzins, domina in lungo e in largo, sotterrando la squadra di Kurtinaitis sotto un pesantissimo -43, il passivo più largo della storia canturina. Tremmell Darden è l’unico a metterci impegno fino alla fine, ma dopo un risultato del genere non c’è nulla da salvare, come sa bene anche l’allenatore lituano.

Edgar Sosa esulta contro Pistoia (Foto Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

Edgar Sosa esulta contro Pistoia (Foto Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

Edgar Sosa (Pasta Reggia Caserta): Il dominicano finisce di nuovo dietro la lavagna. Al Forum di Assago il playmaker della Juve nel ko con Milano smazza sì 9 assist, ma chiude con un triste 0 alla voce punti segnati, frutto di 0/10 al tiro con 8 conclusioni dietro l’arco. Il problema non nasce dalle cifre, ma dalla qualità dei tiri: sulle otto conclusioni prese da tre punti, almeno la metà erano piedi per terra, comode per un giocatore come lui. Invece arriva una serata negativa sul piano balistico, con il giocatore che non saluta il pubblico con i compagni di squadra e si dirige direttamente negli spogliatoi. Magari deluso da se stesso, perché sa che questo non è il vero Edgar Sosa.