Tomas Satoransky

Da oltre vent’anni protagonista della lega ACB (paragonabile a Pesaro per tradizione e seguito, pur se non ha mai messo in bacheca trofei importanti), il Cajasol lotta quasi ogni anno nei quartieri medio-alti della classifica spagnola, in particolare negli ultimi anni dopo alcune stagioni di denaro investito sciaguratamente.

Concluso il triennio di Joan Plaza, ora alla guida dello Zalgiris, la dirigenza si è affidata alla vastissima esperienza dei Aíto García Reneses (per tutti semplicemente Aíto), decano delle panchine iberiche al quale è stato messo a disposizione un roster completo e con molte alternative, pur se ricco di volti nuovi ed allestito con un budget inferiore rispetto agli anni passati. Nuovi sono infatti i tre americani, le ali Brian Asbury e Bradley Buckman, secondo molti potenziali sorprese della stagione, e la giovane guardia John Holland, reduce da una buona esperienza in Francia. Lo zoccolo duro è invece rappresentato dal 21enne ma già esperto Tomas Satoransky, playmaker titolare del Cajasol e della nazionale ceca, dal ventenne Joan Sastre, promettente ala baleare, e da Juanjo Triguero, lungo di quantità giunto alla sesta stagione all’ombra della Giralda. Alla seconda stagione in maglia Cajasol i talenti balcanici Milenko Tepic e Luka Bogdanovic, due giocatori che, per quanto mostrato in gioventù, sembravano destinati a lidi ancor più prestigiosi, ma sono comunque pilastri fondamentali, nello scacchiere di coach Reneses, con il loro spirito competitivo ed il temibile tiro da fuori. Completano l’organico un altro nazionale ceco, il centro Ondrej Balvin, e la giovanissima ala georgiana Beka Burjanadze, rispettivamente nono e decimo uomo di un roster che presenta almeno otto elementi di buon livello e va dunque considerato una delle pretendenti al primo posto nel girone H.

Stagione 2012/2013
L’inizio della stagione attuale, a dire il vero, contraddice quanto detto finora: l’avvio della stagione in patria, infatti, è stato da incubo, con un solo successo a fronte di cinque sconfitte e due KO interni già in saccoccia contro Murcia e (nell’ultima giornata) Valencia. Il talento di Satoransky non sembra bastare, nemmeno combinato ai lampi del potente Holland, a risolvere i profondi problemi della squadra, di certo non aiutata dall’infortunio occorso a Buckman (fuori per quasi tutto novembre) e dal rendimento insoddisfacente dell’altro USA (di passaporto guineano) Asbury, finora sotto i 10 punti di media con pessime percentuali di tiro.

Aito Garcia Reneses

L’INTERVISTA: coach Aíto García Reneses

Il Cajasol sta attraversando un periodo difficile nel campionato ACB. Cosa non sta funzionando? In quali aspetti dovete migliorare?
Non possiamo sapere ancora se si tratta solo di un periodo difficile, speriamo di sì. Credo che dobbiamo giocare con meno pressione, meno bloccati.

Iniziare bene l’Eurocup potrebbe dare la svolta anche in campionato. Quali sono le motivazioni e gli obiettivi con cui il Cajasol affronta la coppa?
Come tutti gli altri club la affrontiamo con la speranza di classificarci per la fase successiva, anche se le probabilità, per noi, non sono alte.

Il girone di Eurocup è molto equilibrato. Il Banco di Sardegna ha iniziato alla grande in Italia, cosa ne pensa? Quali saranno i principali pericoli per il Cajasol?
Hanno un grande gioco d’insieme e molta esperienza, dominano il ritmo della partita. E’ quello che dovremo evitare.