(foto di Claudio Devizzi)

(foto di Claudio Devizzi)

Cimberio Varese

Scekic 5,5: se contro Lubiana giocò meglio di Hassell, oggi accade esattamente il contrario. Non sembra ancora a posto dal punto di vista fisico, o forse, il suo fisico non sembra in grado di tenere il doppio impegno settimanale. Con lui in campo, Parigi prevale a rimbalzo.
Sakota 5: lo stop forzato in campionato ne pregiudica la forma attuale, pochi dubbi a riguardo. E’ assente dal gioco ed impreciso nella sua arma migliore (0/3 da fuori). Frates lo striglia pesantemente nel finale, anche a causa di due topiche difensive che favoriscono il rientro dei francesi.
Coleman 6,5: tralasciando la “solita” mano fredda da fuori, Aubrey gioca una partita in linea con le aspettative di inizio stagione: è “ficcante” quando la squadra gioca in velocità, difende, si fa sentire a rimbalzo. Basta non dargli la palla a tre secondi dalla fine dell’azione, sperando s’inventi una tripla. Non è il suo mestiere.
Rush 6: è convincente in attacco perché mette da parte la timidezza, prendendo tiri in ritmo con buone percentuali.
Clark 7: è l’mvp di giornata, e, per come lo si era visto a Milano solo tre giorni fa, non è cosa da poco. Oltre a segnare i “suoi” canestri, smazza 3 assist, difende ed assume un’espressione sempre più “convinta” col passare dei minuti. E questa è la notizia più bella della serata.
De Nicolao 5,5: in debito di energia dopo la convincente prestazione del Forum, tre palle perse vanno a macchiare la sua prestazione in regia. Ma con un Clark finalmente a buoni livelli, la squadra non ne risente più di tanto.
Hassell 6,5: doppia-doppia per il “Tank” (12+11), contro una compagine che, occorre scriverlo, non gli opponeva avversari particolarmente temibili. I suoi miglioramenti sono però tangibili, anche e soprattutto nell’intesa coi compagni.
Ere 6,5: si conferma un faro per questa squadra, perché dà la carica nei momenti di timidezza in attacco, perché è sempre puntuale in difesa, perché (oggi) funge pure da regista occulto (5 assist).
Polonara 6,5: impreciso al tiro e meno appariscente rispetto alla scintillante prestazione di domenica, il buon voto al Pelide varesino è motivato dalla cifra dei suoi rimbalzi (9): questa “presenza” nella partita anche quando non fa il diavolo a quattro in attacco, è l’emblema della sua enorme crescita a livello mentale.
Frates 6: Varese crolla malamente nell’ultimo quarto, e, più in generale, è vittima di inaspettati “blackout” nell’arco di ogni partita, costante negativa di questo inizio di stagione. Questo è il punto su cui si dovrà maggiormente arrovellare il coach meneghino.

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Paris Levallois

Ewing 6,5: poco preciso dall’arco ma efficace in cabina di regia (ben 8 assist). Guida la squadra con buona personalità, soprattutto nell’assalto finale. Meno atteso di Albicy, ma più convincente.
Ndoye s.v.: Parte nel quintetto titolare, gioca i primi cinque minuti, poi Beugnot lo dimentica in panchina per il resto della gara, forse non così impressionato da un tabellino che recita 2 falli commessi e nient’altro. In ogni caso, troppo poco per giudicarlo.
Anagonye 6,5: l’ala ex Livorno gioca una partita di estrema sostanza con 15 punti ed 8 rimbalzi. Con “fisico” ed intraprendenza tiene botta nel momento più difficile di Parigi, risultando a conti fatti il migliore dei suoi nello sciagurato primo tempo di marca transalpina.
Lang 6: inizio abulico, finale scoppiettante. Dà il via alla rimonta parigina nell’ultimo quarto con due tiri da fuori e segna ancora nel finale. Per poco non guida la squadra alla clamorosa vittoria.
Oniangue 6: Banchetta sotto le plance varesine, in particolare in contumacia di Hassell, con 5 rimbalzi offensivi. Due suoi canestri nella parte conclusiva della partita spingono i francesi fino al -2.
Williams 5: il suo “percorso” nella gara è inverso a quello dei compagni. Ancora di salvezza nei primi due quarti (insieme ad Anagonye), “desaparecido” nei restanti due. Fosse rimasto in partita, probabilmente staremmo commentando una sconfitta per Varese.
Poirier 6: esordiente in prima squadra in questa stagione, trova spazi importanti a causa della penuria di giocatori sotto canestro per Parigi (infortunio a Sean Mays ed assenza del suo sostituto Elton Brown). Non demerita.
Landing 6: Ha il plus/minus migliore della squadra (+ 10), segnale della sua presenza nella tentata rimonta dell’ultimo quarto.
Albicy 5: giovane interessante e sulla rampa di lancio (come dimostrato nella nazionale transalpina campione d’Europa questo settembre), oggi delude, lasciando il proscenio al compagno Ewing nel ruolo di playmaker. Qualche spunto degno di nota, in particolare nel secondo tempo, ma complessivamente un passo abbondante indietro rispetto all’esordio con Valencia.
Beugnot 6: il tempo è stato galantuomo per Monsieur Greg, molto applaudito dal pubblico di Masnago che aveva lasciato dopo l’esonero di dieci anni fa. La sua squadra è modesta per il palcoscenico europeo e si candida ad essere la Cenerentola del girone C. Tuttavia, riesce ad infondere ai suoi lo spirito giusto per tentare una rimonta incredibile che, per poco, non gli riesce. Promosso.

(a cura di Fabio Gandini)