Omar Thomas, per lui 20 punti (foto  Salvatore Madau

Omar Thomas, per lui 20 punti (foto Salvatore Madau

Dinamo Banco di Sardegna Sassari:

Marques Green, voto 7: Senza Travis Diener doveva fare gli straordinari. Così è stato (34 minuti in campo) ma a fine gara è sembrato abbastanza riposato dato che gli avversari fanno si che si sbatta per il campo ben poco. Partita da ordinaria amministrazione per lui condita da buone percentuali ed un’ottima doppia doppia (14 punti e 10 assist).

Caleb Green, voto 7: La partita nel primo quarto la spacca lui con tre triple. Anche ieri in giornata di grazia in attacco, si meriterebbe un voto in più ma difensivamente continua a latitare parecchio, è comunque ordinaria amministrazione anche per lui.

Esben Rehinolt, voto 6.5: Lo ammetto, il mezzo voto è dato dal fatto che ha stuprato il ferro in contropiede stile LeBron James. Ha anche dimostrato di saperci giocare a questo sport.

Giacomo Devecchi, voto 7: Parte in quintetto come non accadeva da prima dell’infortunio di inizio stagione. Non sfigura per niente, e anche lui fa saltare il pubblico dalla sedia con una schiacciata nel traffico.

Drew Gordon, voto 7: Torna a Sassari dopo l’esperienza in Turchia, è sempre lo stesso ma sembra aver aggiunto al repertorio anche il tiro da fuori. Dieci minuti in campo, 14 punti e 5 rimbalzi. Si è visto di peggio.

Linton Johnson, voto 5.5: Nel primo quarto sbaglia quasi tutto (compresi due facili appoggi al tabellone). Si rifà leggermente nel secondo tempo quando però la partita è già archiviata. Si è visto di meglio.

Brian Sacchetti, voto 6.5: Il George Hincapie della palla a spicchi. Si sacrifica per i compagni come nessuno tra i sardi. Se avesse scelto il ciclismo sarebbe stato un gregario favoloso.

Drake Diener, voto 6: Gara dove non deve fare nessun tipo di straordinario. Gli tocca invece fare pure il playmaker quando dovrebbe fare tutt’altro. Bene ma non benissimo.

Manuel Vanuzzo, voto 6: Entra a partita già decisa e con due triple contribuisce a scavare il solco. Sempre utile.

Amedeo Tessitori, voto 6.5: Entra sul +40, le motivazioni quindi sono quelle che sono. Sbaglia qualcosa di troppo in attacco ma almeno si sbatte in difesa. Sfiduciato.

Omar Thomas, voto 7.5: Il migliore in campo dato che è l’unico a lottare in tutti e due i lati del parquet. A Sassari lo vorrebbero vedere sempre così.

Vladimir Golubovic, centro del TED Ankara (foto tbl.org.tr)

Vladimir Golubovic, centro del TED Ankara (foto tbl.org.tr)

AYKON TED ANKARA KOLEJLILER:

Ali Berent Kavaklioglu, voto 5: Come tutta la squadra sbaglia l’approccio. Anche l’atteggiamento in campo non è dei migliori. Svogliato.

Berkay Candan, voto 5: Come sopra. Giovane con qualche margine di crescita deve migliorare molto nel “decision making”. Inesperto.

Bibo Erdal, voto SV: Si salva dallo spettro del trilione da oltre quattro minuti con un fallo commesso.

Caner Erdeniz, voto 4.5: In diciassette minuti segna solamente due punti, zero rimbalzi o assist. Male.

Vanja Plisnic, voto 6.5: Il palazzetto sembra tifare più per lui che per la Dinamo. Lui si sbatte e lotta come ha sempre fatto in carriera. Il migliore dei suoi.

Kristaps Valters, voto 5: Parte in quintetto, non brilla in attacco e perde qualche pallone di troppo.

Aleksandar Rasic, voto 5: Anche lui affonda assieme alla barca. Quindici minuti anonimi.

Vladimir Golubovic, voto 6.5: Guardando le statistiche sembrerebbe che abbia fatto un partitone, non è così. Certo, 11/13 al tiro è una statistica ottima. Ma c’è da dire che sotto i tabelloni i lunghi di Sassari si spostano appena possono e lui segna abbastanza agevolmente.

Clay Tucker, voto 5: L’ex Roma prova più volte a rosicchiare il gap tra le squadre. Quasi sempre invano dato che sbaglia qualche tiro aperto.

Davud Kamer, voto SV: Entra anche lui con la gara già decisa. Segna facilmente da sotto come tutti i lunghi contro Sassari.

Muhammed Baygul, voto SV: Come sopra. Entra ma non può far altro che giocare ridurre il distacco.