Stasera subito in campo la FoxTown Cantù per l’anticipo della prima giornata di Last 32 di Eurocup. Avversaria dei brianzoli sarà Nanterre, per verificare la situazione emotiva e tecnica della squadra transalpina DB ha intervistato (come sempre grazie alla preziosa collaborazione di Vincent Couty di insidebasketeurope.com) Johan Passave-Ducteil, centro titolare e leader emotivo dei campioni di Francia.Passave-large

DB: Nanterre viene da un momento non proprio facile soprattutto in campionato, quattro sconfitte in cinque gare compresa quella molto dura subita a Chalon, solo stanchezza oppure si è spento qualcosa nel meccanismo che vi ha reso quasi imbattibili in Francia?
PASSAVE-DUCTEIL:” Credo che non si possa cercare con facilità l’alibi della stanchezza, anche se chiaramente affrontare per la prima volta una competizione durissima come l’Eurolega ci è costato qualcosa. Siamo contenti per l’impresa straordinaria realizzata vincendo a Barcellona, forse il momento più bello della carriera di molti di noi. Dopo quell’evento c’è stata attorno a noi una duplice reazione: chi ha pensato davvero avessimo scritto una pagina di storia e chi invece ha sottovalutato con sufficienza la nostra vittoria. Da quel momento in ogni caso qualcosa è cambiato, le nostre avversarie, soprattutto in campionato, hanno iniziato davvero a vederci come un bersaglio importante. Battere Nanterre diventava una vittoria di grande prestigio, non siamo più la sorpresa che vince il campionato quasi per caso. Credo quindi che il momento difficile dipenda in parte dalla stanchezza della doppia competizione ed anche dal fatto che ora tutti ci attendono al varco. Noi in ogni caso non vogliamo smettere ne di sognare ne di lottare per i prossimi obbiettivi”.

DB: Nuova avventura quindi in Eurocup e subito sfida con Cantù, cosa conoscete e quali sono i pericoli della sfida di questa sera con la FoxTown.
PASSAVE-DUCTEIL:” Dopo la fine delle partite di dicembre il coach ci ha congedato con semplicità attraverso un augurio e poco altro. Proprio per il discorso precedente non voleva affaticarci anche mentalmente in vista dei tanti appuntamenti che ci aspettano. Le analisi tecniche le abbiamo iniziate solo negli ultimi giorni. Sappiamo che Cantù è una squadra forte e preparata, non sei in testa in Italia e non vinci il tuo girone di Eurocup per caso. Credo che dovremo però partire soprattutto dall’analisi delle nostre potenzialità e dai nostri errori, in particolare difensivi, delle ultime settimane. Coach Pascal Donnadieu ha iniziato proprio da questi aspetti per arrivare alla sfida di stasera“.

DB: Da un punto di vista emotivo più forte al momento la delusione per la mancata qualificazione alle Top16, che sembravano ad un certo punto alla vostra portata, o le motivazioni per fare bene in Eurocup.
PASSAVE-DUCTEIL:” Naturalmente è stato un duro colpo per noi, si è parlato spesso di cosa avremmo potuto fare e dove abbiamo sbagliato nel non riuscire a strappare uno storico biglietto per le Top16 di Eurolega. Onestamente dobbiamo ammettere che forse non eravamo pronti per fare questo salto di qualità, e concentrarci su come fare un passo avanti alla volta. Credo proprio che l’Eurocup possa essere un grande trampolino ed un bel banco di prova per misurarci di nuovo a livello europeo. La battaglia e la voglia di non mollare mai sono nel DNA di Nanterre, lo faremo in coppa e cercheremo di difendere al meglio anche il nostro titolo di campioni di Francia”.

DB: La partenza di Alì Traorè significa maggiori responsabilità anche per te e più lavoro in area colorata. Sei in riconosciuto come il leader vocale ed emotivo, quali i prossimi obbiettivi tuoi personali e della squadra.
PASSAVE-DUCTEIL:” Nella mia squadra ci sono tanti leader con caratteristiche ed aspetti diversi. A me piace il ruolo di motivatore, cerco sempre di dare energie e carica ai compagni attraverso le parole e l’energia in campo. Un esempio che spero possa trascinare tutti noi a dare il meglio, da un punto di vista tecnico sicuramente giocare contro centri molti più alti di me mi sta aiutando a come evolvere e migliorare ogni aspetto della mia pallacanestro. La sfida contro un lungo tecnico e solido come Ajinca nelle finali dello scorso anno contro Strasburgo ne è stato un esempio fedele. Credo che dovrò imparare presto a costruirmi un tiro migliore da fuori area, lavorare molto per dare più dimensioni ed aiuto alla squadra. Cosa che vale un po’ per tutti noi, lo spirito di Nanterre è proprio questo, dare un aiuto in ogni fase del gioco ai compagni, spirito che ci ha permesso di arrivare sino a qui e che vogliamo conservare“.