MONTEPASCHI SIENA

J.Viggiano: 5 – Ad un certo punto Crespi ha avuto la tentazione di mangiarselo. Le solite amnesie difensive finiscono poi per condizionarlo anche dall’altra parte del campo, dove perde fiducia rapidamente.
O.Hunter: 7 – Autore in contumacia Carter della giocata più spettacolare della serata, limita come può lo strapotere dei lunghi avversari. Le sue 5 stoppate, gli analisti dello scout se ne sono persa una, rallentano quanto possibile la marcia del Khimki. In attacco colpisce solo da fronte canestro, mentre a rimbalzo non riesce a reggere botta.
D.Cournooh: 6.5 – Morde in difesa, ma in attacco non riesce ad entrare negli schemi se non per la bella tripla allo scadere del terzo quarto. Con lui in campo comunque Siena ha chiuso a +4, miglior plus/minus dei suoi.
M.Haynes: 6.5 – Torna con i piedi per terra dopo l’arrembante esordio con Varese. Va a corrente alterna, ma chiude comunque da secondo realizzatore e primo assistman dei suoi. Peccato per le 4 perse.
J.Carter: 7 – Trova un paio di penetrazioni con la mano sinistra nel primo tempo che conclude con altrettante affondate che lo sbloccano. Nel momento peggiore di Siena, arrivata a -13, sono le sue triple a riaccendere la luce. In netta ripresa dopo un periodo di calo atletico.
M.Janning: 4.5 – Domenica ha fatto vedere quanto può e sa fare di buono, questa sera quanto sa far male. Buone penetrazioni concluse con tentativi in acrobazia per evitare i contatti sono un preludio ad un errore, non un antipasto di un gioco da tre punti…
T.Ress: 5 – Capitano abulico. Solo due liberi nel finale, per il resto soffre come tutti i compagni di reparto la stazza degli avversari.
B.Ortner: ng – Sta lentamente uscendo dalle rotazioni di Crespi. Solo 3 minuti in campo anche oggi, quando perlomeno i suoi centimetri sarebbero stati sacrificabili.
S.Nelson: 5 – A livello atletico è quello messo peggio tre i suoi. Fa fatica a rendersi utile, sia in attacco che in difesa. Peccato perché se lui gira, la squadra si muove con il pilota automatico.
M.Udom: 6 – Entra senza timori reverenziali, tenta una tripla ma viene sputata dal ferro.
E.Green: 6 – Buonissime scelte in avvio di gara. Poi, come spesso gli accade, si eclissa dal gioco  non appena le difese avversarie gli mettono le mani addosso. I mezzi ci sarebbero tutti, ma le sue maniere da bravo ragazzo lo limitano.
Coach Marco Crespi: 6.5 – Contro un avversario di questo livello, che ti domina a rimbalzo e che ti sovrasta per chilogrammi e centimetri, riuscire a giocarti la gara fino ai secondi finali è quasi un impresa. La difesa di Siena ha fatto il suo dovere, 14 palle perse per il Khimki di cui almeno quattro per 24 secondi. È andato meno bene del previsto l’attacco, soprattutto nei quarti centrali. Ora, per non perdere il treno qualificazione, sarà importante riuscire a portare a casa almeno una delle sfide esterne con Nymburk e Haifa. Per prima cosa sarà fondamentale ottenere più dei 9 punti e 6 rimbalzi di questa sera dalla panchina.

KHIMKI MOSCA

J.Augustine: 8.5 -Subentra a Loncar e, con meno palleggi e più dinamicità, fa danni in mezzo all’area senese. Distribuisce punti e rimbalzi equamente in tutti e quattro i parziali di gioco, senza acuti particolari ma risultando una spina costante nel fianco della difesa di coach Crespi. Decisivo nel finale quando respinge l’ultima sommossa senese.
M.Popovic: 5.5 – Caratterino niente male per l’esperto croato! Sempre pronto a disquisire con arbitri e compagni, mai pronto ad accusarsi di un errore…e pensare che a fronte del 2/9 dal campo, di errori ne commette abbastanza.
P.Koponen: 6 – Vince di misura, per 24”, la corsa a uomo più impiegato da Kurtinaitis. Nei suoi 33 minuti abbondanti sul parquet per uno strano scherzo del destino accumula uno strano -5 di plus/minus, ma non lo da a vedere. 12 punti e 4 rimbalzi.
E.Vyaltsev: 8 – Vera arma tattica del Khimki, Kurtinaitis lo impiega da sentinella difensiva su tutti gli esterni senesi. Limita nel primo tempo Carter e cancella totalmente Green nella ripresa. Il fatto che il suo plus/minus chiami +14 è sintomatico di quale sia stata la sua importanza sull’economia della gara a dispetto dei soli 2 punti realizzati.
K.Loncar: 5 – Ad inizio gara viene cercato ripetutamente dai suoi, ma i risultati sono al limite dell’indecenza. Hunter lo limita, e lo umilia stoppandolo due volte. Molto meglio nella ripresa, ma il confronto interno con Augustine non regge.
S.Ilnitskiy: ne
S.Monya: 6
– Bellissimo da vedere, una vera manna dal cielo per gli esteti del basket. Parte bene, perdendo però efficacia durante il match.
A.Zakharov: ne
N.Balashov: ng
– Invisibile nei suoi sei minuti di gioco.
M.Green: 7.5 – Spadroneggia spalle a canestro contro Haynes ad inizio gara. Meno spavaldo con l’ingresso di Cournooh, ma doma anche il coriaceo veronese. Nella ripresa commette solo un errore, fiscalmente sanzionato con un antisportivo dalla terna. Nel finale è un perfetto metronomo per Augustine, cui apparecchia un paio di canestri decisivi.
B-P.Dudu: ne
Coach Rimas Kurtinaitis: 7
– Riuscire a capire cosa sia successo ad Ottobre, quando con le aggiunte dei degenti Davis e Gelabale, il Khimki non centrò la qualificazione all’Eurolega è un pensiero che avrà tolto a lungo sonno al mitico Rimas. La sua formazione ha veramente poco da spartire con l’EuroCup e, anche se con rotazioni ridotte veramente all’osso, resta la più seria candidata alla vittoria finale. Riconosce nella superiorità sotto canestro il fulcro su cui portare a casa la gara, e la persegue con assiduità, 27 i tiri nel pitturato dei suoi contro gli 11 degli avversari.

Arbitri (Arteaga, Anastopoulos, Jimenez): 4 –Quando ad arbitrare Siena arriva Arteaga, ormai è cosa consolidata negli anni, le stupidaggini abbondano. Almeno quattro i fischi, o non fischi, di paternità del fischietto iberico che hanno influenzato la gara a sfavore della squadra di Crespi. Non influiscono sull’esito del match, il Khimki avrebbe vinto comunque visti i valori espressi sul campo, ma restano atteggiamenti veramente irritanti.