Conferenza stampa del Basket Brescia Leonessa Centrale del latte rappresentato stasera dalla Presidentessa Graziella Bragaglio, dal D.S. Marco Abbiati e dal coach Alberto Martelossi.

Volti distesi, sorrisi per tutti, la tensione delle scorse settimane sembra svanita dopo l’ampia vittoria di domenica scorsa.

Forse non si vedevano i sorrisi ma la fiducia non è mai mancata, del resto, esordisce Graziella Bragaglio, il Basket Brescia Leonessa ha i numeri per confermare la fiducia negli atleti ma altrettanto nel pubblico e nella stampa che ha prestato sempre attenzione e curiosità nel progetto della società.

Progetto con la P maiuscola, ad ampio raggio, come ricordato più volte, i numeri attuali vedono la prima squadra nel campionato di Adecco Gold al sesto posto in classifica così come il pubblico di Brescia ricopre la stessa posizione come numero di spettatori; sono stati staccati più del doppio degli abbonamenti della stagione precedente ed un incremento medio di 827 spettatori alle partite casalinghe.

Per quanto riguarda il settore giovanile la squadra allenata da Max Giannoni occupa il secondo posto in classifica e l’intero settore macina 2200 ore di allenamento e oltre 200 partite. Sempre parte integrante dello stesso Progetto un grande lavoro di “squadra” nei singoli allenamenti e nella mentalità già con i giovani.

Ancora, il capitolo basket foods che pone l’attenzione sulla corretta alimentazione dei giovani sportivi e varie serate a tema per genitori ed atleti, coordinate da una psicologa, massima attenzione quindi alla crescita, non solo sportiva, di tutti i ragazzi.

Se il mese di dicembre, da un lato, è stato critico per la prima squadra, dall’altro, sottolinea sempre l’instancabile Graziella, è stato ricco di eventi “sociali” per supportare con varie iniziative chi meno fortunato.

Il D.S. Marco Abbiati sottolinea come il campionato della scorsa stagione sia stato lunghissimo e che questo ha però fatto si che si iniziasse più tardi a lavorare per la nuova stagione.

Sarebbe stato bello mantenere qualche pilastro della squadra che il 22 giugno ha giocato la finale promozione contro Pistoia, ma il budget societario non lo consentiva, quindi è stata rivoluzionata tutta la squadra con l’inserimento di sette giocatori nuovi.

Il coach Alberto Martelossi innanzitutto tiene a ringraziare tutto lo staff tecnico e sanitario che collabora quotidianamente con lui.

Precisa si aver sentito la vicinanza di stampa e tifosi anche nei momenti difficili dell’ultima parte del girone d’andata.

Suddivide il bilancio di questa prima parte in tre settori:

Il primo la questione psicologica, si è lavorato molto sull’autostima, ora la situazione è buona, la squadra unita e in condizione quasi ottimale.

Il secondo aspetto riguarda la tecnica, è mancata la continuità, abbiamo fatto vedere le qualità, ma a sprazzi, sia in attacco che difesa, ma tutto ciò non basta in questo campionato mai così equilibrato. Vede ampi spazi di miglioramento soprattutto nella capacità difensiva dei suoi giocatori. L’aspetto vincente, la chiave di volta, potrebbe essere proprio la continuità nel rendimento.

Terzo e ultimo aspetto la classifica (media inglese +1) e il girone di ritorno molto impegnativo bisogna far bene per cercare la vittoria anche fuori casa. Collima tutto con quello detto sopra rispetto alla continuità. Il livello generale delle squadre è medio alto con un equilibrio mai visto in campionati precedenti. Conteranno anche piccoli dettagli in quanto tutte le avversarie sono squadre molto coese.

A coach Martelossi è cara la “chimica” di squadra che deve esserci nei giocatori tra loro e tra giocatori e coach. In questa prima parte di campionato non solo gli infortuni hanno pesato ma anche l’assenza di “chimica”, termine ormai sempre più ricorrente nel panorama cestistico italiano.

I play off? Sarebbe un risultato che equivarrebbe al secondo posto dello scorso campionato. Una cosa è certa la passione rende vivi e la Leonessa con i suoi tifosi brucia di passione, chi si avvicina rischia di scottarsi.

Buon campionato!!!

Dal nostro “sesto uomo”, inviato da Brescia: Sergio Bonzio