Entra sempre più nel vivo l’Eurocup 2013/2014 ora arrivata ai quarti di finale. Gare di andata che iniziano già da stasera con l’anticipo tra Budivelnik e Stella Rossa a Kaunas. Proviamo ad analizzare tutte le sfide con Pietro Scibetta, giornalista de La Gazzetta dello Sport e telecronista di Eurosport 2, emittente che trasmette in esclusiva le sfide della seconda competizione continentale.

Darjus Lavrinovic vuol trascinare Kiev in semifinale

Darjus Lavrinovic vuol trascinare Kiev in semifinale


DB: Kiev,
nonostante i problemi che la terranno lontana dal parquet amico, è riuscita a sbarazzarsi di una squadra insidiosa come Nanterre. Riuscirà a ripetersi anche contro la Stella Rossa?
SCIBETTA:” Sono rimasto sinceramente stupito in positivo da Kiev nella serie contro Nanterre. Non sorpreso dal talento e dalla qualità che hanno messo in mostra, avevano sicuramente qualcosa in più dei francesi, ma colpito dal vederli giocare forse per la prima volta con una consistenza, anche difensiva, molto diversa rispetto alla prima fase di Eurolega ed anche alle Last32 di Eurocup. Hanno vinto con autorità, a prescindere dallo scarto finale, anche in Francia dimostrando di avere sempre in pugno la partita. Squadra difficile Nanterre ma da prendere ovviamente con le pinze anche la Stella Rossa. Contro il Lietuvos i serbi hanno sfruttato l’impatto in area colorata di Marjanovic, all’andata in particolare, e di Katic, quasi perfetto nella gara di ritorno. Coach Radonjic ha a disposizione un pacchetto lunghi in generale molto solido. Nessun fenomeno ma giocatori esperti come i già citati Katic e Marjanovic a cui si aggiungono Radenovic e Dragicevic che possono dare anche una dimensione esterna. Stella Rossa che ha ben impressionato nella doppia sfida con i lituani trovando un buon DeMarcus Nelson nella gara di ritorno e sfruttato le uniche due grandi giocate di Jenkins, arrivate però proprio al momento giusto. Sul fattore campo penso che sia più fastidioso per il Budivelnik non avere il vantaggio di poter giocare in casa la gara di andata più che il problema di dover chiudere il doppio confronto al Pionir di Belgrado. Ambiente certo difficile però Kiev ha atleti che hanno visto tamte battaglie, i vari Salenga, Lavronovic, Minard e compagnia non penso si faranno intimidire dal pur caldissimo tifo dei belgradesi. Sarà una serie molto equilibrata dove ancora una volta potrebbe fare la differenza lo scarto, anche contenuto, della gara di andata”.

DB: Mission impossible per Ankara che avrà di fronte la super favorita Kazan di Andrea Trinchieri. Quali le chance dei turchi per poter insidiare l’Unics, basterà un super Golubovic?
SCIBETTA:”
Ankara ha un’identità precisa, obbiettivi chiari in campo con un roster composto da giocatori esperti che conoscono bene il basket europeo. Non sono magari imprevedibili, che è forse il loro limite, ma stanno sfruttando al massimo lo straordinario momento di forma di Golubovic a cui danno man forte i ben noti Tucker Plisnic, Rasic. Squadra conscia delle proprie debolezze ma anche delle proprie potenzialità. Per Golubovic ci sarà un esame piuttosto impegnativo, il centro serbo avrà di fronte una vera batteria di lunghi di grandissima qualità. Kaimakoglou, Vogioukas, Veremeenko, Harangody, tutti con punti nelle mani e tutti dotati di grande versatilità. Ankara viene da una qualificazione ottenuta giocando a ritmi bassi e chiusa con due gare attorno ai 70 punti contro il Khimik, sinceramente non credo che possa riuscire a limitare a questa quota di punti per due gare consecutive una squadra con il talento di Kazan. Ci possono essere sempre giornate eccezionali, anche con l’accezione negativa del termine, per l’armata di Andrea Trinchieri (penso ad esempio all’incredibile 0/18 da tre nella sfida di VTB a Tallinn) ma ritengo improbabile che possa accadere in una serie di andata e ritorno. I turchi punteranno tutto sulla sfida casalinga cercando di restare in corsa per poi provare l’impresa di resistere in Russia ma credo che l’Unics possa passare con relativa facilità”.

Vladimir Golubovic di fronte alla sfida impossibile con Kazan (foto tbl.org.tr)

Vladimir Golubovic di fronte alla sfida impossibile con Kazan (foto tbl.org.tr)

 

DB: Impresa in terra russa riuscita a Valencia che ora trova l’Alba Berlino che, purtroppo, ha frenato la corsa europea della Dinamo.
SCIBETTA:” Valencia ha buttato fuori Khimki ,che era la strafavorita insieme all’Unics per arrivare alla finale, ed anche solo per questo merita ampio credito. Successo sorprendente non solo per la bella vittoria dell’andata ma anche per la capacità degli uomini di Perasovic di riuscire a reggere l’urto dei moscoviti partiti fortissimo nella gara di ritorno. Non è una sorpresa di certo Valencia se diamo anche solo un’occhiata ai numeri, 20 vittorie su 23 gare nell’ACB spagnola dove ha battuto Malaga nell’ultimo turno oltre ad una dimostrazione di solidità davvero ragguardevole. Spagnoli che avranno di fronte una squadra come l’Alba Berlino, quadrata e con una certa solidità ma per nulla esplosiva. Un vero peccato l’eliminazione della Dinamo che credevo sinceramente potesse battere i tedeschi nel doppio confronto. Purtroppo i sardi dipendono molto dai vari parziali che all’interno della gara producono o subiscono, nella sfida di Berlino il break in stile “Bamberg” è forse arrivato troppo presto ed i ragazzi di Sacchetti non sono riusciti a gestire con efficacia il rientro degli avversari. Credo che, nonostante il fattore campo, Valencia abbia la possibilità di conquistarsi un posto in semifinale”.

DB:
Sfida dall’esito davvero imprevedibile quella tra Hapoel Gerusalemme e Nizhny Novogord, israeliani che hanno piegato Ulm mentre i russi sono reduci da una gran rimonta nel ritorno contro il Besiktas.
SCIBETTA:” Il Nizhny ha davvero realizzato una vera impresa stravincendo di 24 la gara di ritorno. Panin è stato importante, soprattutto in avvio, ma Rochestie ha deciso la gara giocando una partita importante sia in regia che in fase realizzativa. Le percentuali da tre dei russi saranno il fattore determinante che a mio parere deciderà la serie in un modo o nell’altro. Magari non ripeteranno il clamoroso 14/22 della sfida casalinga con il Besiktas ma certo questo rende l’idea sul potenziale di fuoco dei ragazzi di coach Zoran Lukic. L’Hapoel non mi ha mai onestamente entusiasmato, ha veterani di grandissima esperienza come Eliyahu, Green ed Halperin, ed il nucleo di americani come Kitchen e Duncan, ma nessuno in possesso di un reale grande talento. Credo che il Nizhny possa farcela, sfruttando magari il ritorno in casa ed una maggiore imprevedibilità rispetto agli israeliani”.