Kyle Gibson (foto Alessio Brandolini 2014)

Kyle Gibson (foto Alessio Brandolini 2014)

Si arrende dopo 3 supplementari la Virtus Roma a Praga, che subisce per mano del Nymburk la sua prima sconfitta europea.

Dopo un bruttissimo primo quarto, caratterizzato dalla pessime percentuali al tiro registrate da entrambe le squadre (2/12 per il CEZ, 5/18 per Roma che ha vanificato il 6-14 a rimbalzo con 5 perse), i capitolini hanno alternato buone giocate difensive che hanno permesso di trovare facili conclusioni in contropiede ad un ostinazione al tiro dai 6.75 che non portato a nulla di buono visto il 2/15 registrato da Rok Stipcevic e compagni nella prima metà di gara. L’unico tentativo di fuga del CEZ, arrivato sul 30-23 al 17esimo grazie ad un 11-0 guidato da Tre Simmons e Garrett Stutz, è stato tuttavia smontato da Bobby Jones e compagni evitando passivi che avrebbero potuto compromettere la gara.

Gara comunque tutt’altro che esaltante per la formazione allenata da Luca Dalmonte, che con fatica è riuscita a rimanere aggrappata ai cechi senza però dare mai la spallata decisiva che avrebbe potuto mettere l’inerzia nelle mani di D’Ercole e compagni. Le uniche fiammate romane sono arrivate quando Kyle Gibson ha rotto il tabù dalla lunga distanza, soluzioni che hanno permesso ai suoi di chiudere in vantaggio il terzo periodo, 43-44. Come sempre nei momenti di difficoltà la Virtus si è aggrappata al cuore ed agli attributi di Jumaine Jones, autore dei liberi del 53-52 ed abile nello strappare un cruciale rimbalzo dopo una lunghissima azione del Nymburk che ha poi portato Jordan Morgan al semigancio del sorpasso con 52″ da giocare e sempre il panterone di Cocoa, servito da Gibson, ha siglato il 56-56 dopo la rocambolesca tripla di Pavel Houska che aveva illuso i padroni di casa.

Luca Dalmonte da indicazioni (foto Alessio Brandolini 2014)

Prima sconfitta europea per Luca Dalmonte e la Virtus (foto Alessio Brandolini 2014)

Ai supplementari sono aumentate le recriminazioni romane, con il CEZ che pareva avere la mani sulla gara prima che lo 0/4 ai liberi di Welsch e Benda e la “magata” di Brandon Triche (1/2 ai liberi, riprende il suo rimbalzo e si guadagna altri due liberi) portassero la gara al secondo overtime. Ancora il CEZ avanti di 5 lunghezze ma ancora la Virtus che addirittura si porta avanti grazie alle giocate di Gibson e Stipcevic, e proprio l’ex Milano ha l’occasione di vincere, dopo l’1/4 dalla lunetta di Benda, ma sbaglia la conclusione mandando le squadra al terzo over-time. La Virtus deve fare a meno sia di De Zeeuw che di Morgan, fuori per falli, ma resta in scia fino a quando Houska e Simmons non mettono insieme le giocate che valgono la vittoria.

CEZ Nymburk – Virtus Roma 89-87 3OT (12-13, 20-14, 11-17, 13-12, 13-13, 6-6, 14-12)
CEZ: Simmons 23, Houska 21, Washington 16. Rim 47 (Benda 9): . Ass 21 (Washington 8): .
VRM: Gibson 20, Stipcevic 18, Triche 12. Rim 49 (De Zeeuw 10): . Ass 15 (Gibson 5): .


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