Poletti, uno dei migliori (foto G. Esposto)

Poletti, uno dei migliori (foto G. Esposto)

CODOGNO Assigeco… Biella a metà. Al perentorio approccio e all’ottima conduzione della prima parte i rossoblu non fanno seguire una ripresa altrettanto efficace trasformando il parquet del “Biella Forum” nel palcoscenico della seconda sconfitta “on the road” della stagione, terza in totale. L’epilogo della trasferta di domenica non evidenzia la valida prestazione difensiva dei lodigiani, capaci di tenere sul proprio campo a 65 punti una squadra che di media viaggiava a 88, neutralizzata dalla mancanza di continuità in attacco (24 punti nei primi 14′, 29 nei successivi 26′). «Abbiamo eseguito il piano gara tenendo Biella a basso punteggio grazie a un buon lavoro in difesa: complessivamente siamo andati bene, al netto di qualche studiata concessione e qualche inevitabile disattenzionericorda Mitchell Poletti, il “guerriero” rossoblu in doppia doppia (11 punti e 12 rimbalzi) -. Sintetizzando ci sono mancate due cose: abbiamo permesso ai piemontesi di rientrare nonostante il nostro inizio molto forte, siamo stati poco fluidi e continui in attacco perché sotto pressione siamo andati in difficoltà. Se tieni avversari del genere a basso punteggio poi devi vincere: li considero due punti persi, più avanti ce ne renderemo conto. È un peccato, non dovremmo permetterci certe scivolate sulla strada verso la salvezza».

L’assenza di Young può aver pesato sul tasso di esperienza dell’Assigeco nel gestire determinate situazioni in un ambiente caldo. «Alvin mancava anche contro Torino, eppure abbiamo avuto la possibilità di vincere, domenica ugualmente non abbiamo colto l’opportunità: avremmo potuto parlarci con 8 punti in classifica, invece ne abbiamo 4sottolinea il 26enne lungo milanese -. Non possiamo essere soddisfatti solo per essercela giocata fino in fondo: dobbiamo ripartire dalla voglia di non accontentarci per fare un deciso salto di qualità. Essere giovani non va considerato un alibi: i nostri ragazzi, due sono in quintetto base, una volta buttati nella mischia sono da considerare giocatori al pari di Young e Carrizo».

Ci vuole un po’ di tempo per sintonizzarsi sulle diverse frequenze della A2 Gold. «Le difficoltà sono comprensibili, alla loro età ho preso le stesse “musate” – ricorda Poletti -. Bisogna però porsi degli obiettivi più alti e difficili e lottare al massimo per raggiungerli. I nostri giovani sono bravi e hanno l’atteggiamento giusto, si allenano tanto come tutto il resto del gruppo. È importante fare tesoro degli errori evitando di rifarli e cercare di esaltare alla domenica il gran lavoro fatto in settimana».

Le prossime tre gare casalinghe consecutive potrebbero dare respiro in classifica all’Assigeco. «È un bel banco di prova, con Napoli, Brescia e Ferentino sono gare complicate ma dobbiamo puntare a raccogliere qualcosa – avverte il giocatore rossoblu -. Tiriamo fuori tenacia e agonismo, gli stimoli non mancano: con Torino avevamo la tranquillità delle due vittorie fuori, da domenica basiamoci sulla rabbia per le due occasioni non sfruttate. I risultati chiariscono che non ci sono squadre deboli, cerchiamo di fare un salto anche mentale per far svoltare la stagione».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi