Una fantastica Dinamo Sassari cede sul filo di lana al cospetto di una delle regine storiche d’Europa. La Stella Rossa di coach Vukoicic ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie prima di conquistare la vittoria e una meritata qualificazione anticipata al secondo turno.

Cronaca: Le squadre scendono in campo coi quintetti tipo: Sacchetti schiera Travis e Drake Diener, Thornton, Ignerski e Easley, mentre Vukoicic parte con Rakocevic, Nelson, Scott, Savovic e Brown.

La tripla di Savovic regala la qualificazione alla Stella Rossa

L’inizio della partita è pesantemente condizionato dall’arbitraggio: su un fischio molto compiacente a favore degli ospiti tutto il quintetto di casa protesta vivacemente (e con esso il pubblico), e gli arbitri decidono di sanzionare un fallo tecnico che viene capitalizzato dai biancorossi. Nel possesso successivo un fallo in attacco di Thornton, anch’esso contestato, lancia gli ospiti sul +15 (8-23) e la partita prende una piega insidiosissima. La partenza ad handicap non frena comunque gli entusiasmi di squadra e pubblico, e Sassari rientra con pazienza verso un divario più accettabile: il primo quarto termina 20-31 fra gli applausi del pubblico. Nel secodno parziale la Stella Rossa tenta di allungare nuovamente, e mentre Sacchetti continua a far giocare prevalentemente il quintetto, Vukoicic schiera tutti i dodici uomini della panchina, concedendo lunghe pause di riposo ai titolari. Belgrado oggi difende in maniera più attenta sul perimetro, e la partita si sviluppa in maniera completamente diversa rispetto a quella di sette giorni fa. Senza la triple la Dinamo sembra quasi spuntata, ma il tema tattico viene rivoltato dai biancoblu con un penetra e scarica che costruisce buoni tiri dalla media. Si vede anche un po’ di contropiede e Sassari la spunta per 23-22, per un complessivo 43-53 che fa ben sperare per la ripresa. Proprio allo scadere gli dei del basket accolgono una prgehiera lanciata da Brian Sacchetti coi piedi sulla metà campo: la palla si insacca nel tripudio generale.

Stavolta alla fine del primo tempo è la Dinamo ad avere più uomini a referto: 9 contro gli 8 degli ospiti, che giocano un po’ col freno a mano tirato ma selezionano bene i tiri.

Lotta con coraggio sino all’ultimo la Dinamo di un buon Ignerski (Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Il secondo tempo è totalmente diverso dal primo: Belgrado raccoglie tanto dall’arco dei tre punti (almeno sette triple verngono mandate a referto con la mano dei difensori di casa in faccia) e vola sul +16 alla metà del terzo parziale. In quel momento la svolta: un quarto fallo (altro fischio generoso) sanzionato a Easley costringe coach Sacchetti a buttare definitivamente nella mischia Dane Diliegro. La panchina della Dinamo tiene alto il ritmo: segnano un po’ tutti (“virgola” per il solo, generoso Devecchi) e soprattutto è la difesa a mordere bene. I giochi della Stella Rossa sono frequentemente “rotti” dai raddoppi dei sassaresi, e i serbi si mantengono a galla coi tiri liberi e alcune giocate in isolamento, frutto dello smisurato talento di cui geneticamente sono dotati i serbi. Nell’ultimo quarto la rimonta si completa a pochi minuti dalla fine: una tripla impossibile di Travis Diener porta in parità la Dinamo, e il Palaserradimigni diventa una bolgia. I ragazzi di Meo Sacchetti però non riescono a mettere la freccia. L’ultimo minuto è degno di un film giallo. Le squadre segnano su ogni possesso e sul +2 a meno di 20 secondi dalla fine Belgrado sceglie di fare fallo per impedire alla Dinamo di scoccare il tiro di una probabile vittoria. 2 su 2 di Travis Diener e time-out. La rimessa a metà campo è di Belgrado: la palla va a Rakocevic, ma Devecchi lo chiude bene. Il campione serbo penetra per la via centrale, la difesa collassa nell’area dei tre secondi e Rakocevic scarica sull’angolo, dove Savovic spara una tripla in condizioni di equilibrio precarie, che si infila nel cesto. A questo punto mancano due secondi, la Dinamo esce dal time-out e rimette su Drake Diener, il quale subisce un fallo stupido mentre tira dall’arco: dopo un conciliabolo a centro campo gli arbitri decidono di assegnare i 3 tiri, ma Mastro Drake li sbaglia tutti e tre. Le due squadre escono dal campo accompagnate da un applauso più fragoroso dei tuoni che si odono all’esterno, dove piove a dirotto.

In sede di commento, si può dire tranquillamente che la squadra di casa non poteva fare di più: il roster più limitato e la netta superiorità e classe degli ospiti hanno pesato tanto. Eppure la Dinamo la sua chance l’ha avuta. Belgrado ha meritato di vincere perché ha gestito i possessi topici con una calma glaciale, ma ha anche avuto la sua dose di fortuna.

La palma dell’MVP va senza ombra di dubbio a Demarcus Nelson: 20 punti con ottime percentuali al tiro, 5 rimbalzi, 3 stoppate e 3 assist. E’ invece davvero difficle trovare qualcuno cui affibbiare la palma del peggiore: non c’è giocatore sceso in campo che non abbia dato il massimo.

Tabellini:

Belgrado: Cvektovic 0, Brown 11, Subotic 6, Rakocevic 16, Mitrovic n.e., Lazic 0, Simonovic 0, Savovic 15, Katic 9, Radivojevic 8, Nelson 20, Scott 12.

Sassari: Binetti n.e., Laguzzi n.e., Devecchi 0, Thornton 11, Ignerski 14, Diener T. 21, Sacchetti 8, Diener D. 16, Vanuzzo 2, Pinton 2, Diliegro 9, Easley 11.

 

Luca Petretto