EA7  MILANO

Haynes 6–  La bella tripla insaccata in un  momento delicato vale una (quasi) sufficienza

Gentile 7/8 La cifra che maggiormente impressiona del suo tabellino, a parer nostro, sono le 6 assistenze. Capaci di disvelare la sua  dimensione, ormai, di all around e non di mero, ancorché letale,  solista e fromboliere. Alessandro, chi scrive ne è avvinto da tempo, sta letteralmente bruciando le tappe. A modo suo. Che è quello del figlio di uno dei più grandi campioni del basket italiano, e non solo, arso giustamente dal desiderio di trovare una sua personale strada verso il  successo. La costanza con cui attacca il ferro, la presa sui compagni, le attenzioni crescenti (e spesso inutili) riservategli dalle difese avversarie lo dimostrano. A neppure 21 anni, Alessandro Gentile sta completando il suo processo di consacrazione continentale. Manca la ciliegina: prestazioni così contro le maggiorenti di Eurolega. Ma il tempo lavora per lui. E più forte del tempo, non c’è nessuno

 

'Sono il figlio di Nandokan, e  mo' vi faccio un mazzo tanto..' (Foto di Savino Paolella 2013)

Grande prestazione per Alessandro Gentile (Foto di Savino Paolella 2013)

Melli 7+  Buca Madrid, dopo la partita da Califfo contro lo Zalgiris, ma ieri sera riconferma- appieno- le sue straordinarie doti. Niccolò Melli è ormai saldamente piantato nell’aristocrazia del cesto europeo; un ingresso ottenuto sgomitando a rimbalzo (9 contro Kaunas, 8 ieri sera in 23 minuti),  affinando la dolce parabola con cui tira da lontano (ieri solo punti dall’arco, con un 3 su 4 indice della sua intelligenza tattica). I grandi Sandro Gamba e Werther Pedrazzi hanno delle riserve sulla tecnica di tiro, ma sono facilmente superabili. Comunque sappiatelo: anche a Reggio Emilia nascono i Califfi..

Chiotti 6.5 Mister rapporto qualità ed efficacia/minuti giocati. Punti, e pure rimbalzi

Langford 6/7 Insolitamente brutto e inefficace per larghissima parte del match, sofferente nei minuti di coesistenza con Gentile, nel finale estrae gli artigli e mena fendenti letali. Più rimbalzi (9) che punti (8), notizione. Condisce la serata con assistenze, buone ed abbondanti.

Samuels 6.5  Poco efficace e in imbarazzo nell’avvio di gara, cresce progressivamente sfoggiando le poderose doti atletiche. Mette in cascina 13 preziosi punti e (soli) 4 rimbalzi. Evidenzia margini di crescita netti, netti assai

Wallace 6+  Se gioca con tanta volontà e cazzimma dev’essere, visto il cognome, per qualche lontano grado di parentela col leggendario eroe scozzese. Non brilla in terra teutonica, però mette in campo attributi, qualche punto e 4 rimbalzi

Moss 5.5 Varrebbe la sufficienza (e anche oltre) per la perla di fine primo tempo, recupero + canestro pazzesco. Ma da un campione così lucente e straordinario, ormai, t’aspetti di più. Ieri ha giocato da comprimario. Ma ormai, anche quando è in apparenza ai margini del match, assurge e deve assurgere a protagonista assoluto. Sarà per la prossima..

Jerrels 7 Una prestazione solida, convincente, dei frangenti offensivi belli e intensi. Ci mette anche 5 rimbalzi. Niente affatto male, perché viene sgravato dalle incombenze di regia da un Gentile con una  cazzimma dai valori elevatissimi

Luca Banchi 7.5  L’anno scorso elogiammo pubblicamente, sulle colonne di DB, il  coach di Siena che-  dopo la disfatta in gara 1 contro Milano-  disse chiaramente che ‘in campo bisogna mettere i coglioni, altrimenti meglio non tornare neppure al Forum’. Ricordate tutti, come finì la serie. E la storia. Bene: ieri sera, durante un time out, glien’è  scappata un’altra, di immagine ‘colorita’, al coach nato in Maremma.  Però diteci:  quando il Bamberg s’è rifatto sotto sul 54-56,  cos’avete pensato? Quello che abbiamo pensato noi: l’anno scorso Milano avrebbe perso, un match così. E invece ieri l’ha vinto. Indice del fatto che il grande cambiamento è di carattere emotivo e caratteriale, prima che tecnico. Bastava guardare le espressioni gladiatorie dopo l’incredibile finale di primo tempo. Banchi vuole dei Bad Boys, griffati Armani ma pur sempre Bad Boys. Si stracceranno e si sporcheranno, i capi firmati. Ma senza capi insanguinati, non vai ‘da nessuna cazzo di parte’ (libera interpretazione del suo time out)

 

(Foto Savino Paolella © 2012)

Nicolò Melli, sempre più solido partita dopo partita (Foto S. Paolella © 2012)

BAMBERG

Goldsberry 5/6 Quantomeno ci prova

Sanders 5+ Questo ci prova, ma se ne accorgono in pochi. Forse, solo i parenti stretti

Wright 6.5 Termina con la migliore valutazione di tutti (14), pur risultando impreciso al tiro. Però offensivamente si fa sentire

Neumann 5.5 Così dotato da Madre Natura, dovrebbe spaccare i ferri. Invece, pare più adatto a tagliare la legna della bellissima Foresta Nera

Ford 6.5  Qualche errore di troppo al tiro, però si fa vedere e sentire spesso, in più cattura 12 rimbalzi. Complessivamente positivo

Markota 6+ Piazza dei bei siluri da lontano, ma nei momenti caldi evapora

Jacobsen 5   Tira con 1 su 6 dal campo e perde 4 palloni. Insomma,  non proprio la partita della vita..

Gavel 6+ Si rende utile in attacco, anche con  una tripla. Ma non basta

Smith 5+ Finisce con un miserrimo 3 su 13 dal campo, un po’ pasticcione. A Milano direbbero ‘nan, drisa la gugia’ (ragazzo, aggiusta la  mira..)