REYER VENEZIA-AEK ATENE 101-103

Hrvoje Peric ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

Venezia, dopo una gara sempre al comando, è costretta ad inchinarsi alla maggiore fisicità della formazione greca. Il match, rocambolesco e dall’esito incerto, si è concluso dopo un supplementare. I veneti non escono ridimensionati dal ko interno ma per il proseguo del torneo sarà necessario giocare con la stessa intensità per tutti e quaranta i minuti onde evitare spiacevoli cali di tensione che potrebbero portare la squadra a raccogliere meno di quanto seminato sul parquet.

CRONACA – I greci, consci del loro strapotere fisico prediligono sin da subito giocare in post basso, con Mavroeidis che dimostra sin dalle prime battute di essere in serata di grazia, imponendosi come vero e proprio fattore offensivo. Venezia, invece, trova buone soluzioni nel tiro dall’arco e vede in Orelik il proprio trascinatore, ben coadiuvato dall’atletismo e dalla dinamicità di Biligha sotto le plance, molto abile a procurare numerosi extra possessi ai propri compagni. L’attacco ospite si poggia solo alle spalle del centro greco e per vedere un canestro di un altro giocatore in maglia giallonera, bisogna attendere la poderosa schiacciata di Barlow, seguita da una tripla dello stesso giocatore (12-11). Venezia corre e realizza dall’arco, costringendo coach Manolopoulos a chiamare timeout a poco più di due minuti dalla prima sirena (18-11). Gli ateniesi escono bene dal minuto di sospensione e sono lesti a piazzare un parziale di 0-4, interrotto dalla tripla di Bramos sul finire del quarto (21-15).
Il secondo periodo vede un Reyer in calo, con la panchina veneta che non riesce ad offrire un contributo pari a quello del quintetto titolare ma l’AEK, complici percentuali offensive non proprio brillanti, non riesce ad approfittarne come dovrebbe. Venezia tocca nuovamente i sei punti di vantaggio con un canestro in velocità di Bramos (25-19) ma i greci, galvanizzati dal solito Mike Green in cabina di regia e dal tonnellaggio di Elonu, costringono prima De Raffaele a chiamare timeout e e poi mettono anche la testa avanti con il solito Mavroeidis già in doppia cifra (10 punti). La reazione di Venezia non tarda ad arrivare e, grazie ad un sontuoso Peric e al due su quattro complessivo di Orelik, si porta a riposo sul 38-34.

A metà terzo quarto Venezia prova a scappare (55-48) con le schiacciate di Watt e Peric e una tripla monstre di Haynes costringendo Manolopoulos a chiedere un minuto di sospensione. L’AEK rientra e si continua sul filo dell’equilibrio con Venezia ancora davanti (64-60) a dieci minuti dal termine. Non cambia il leitmotiv con Venezia che prova a scappare ma i suoi tentativi vengono sempre rintuzzati dall’attacco ateniese grazie al tonnellaggio dei propri centri. Una fiammata di Peric (77-70) sembra incanalare la gara nella direzione giusta ma un 7-0 AEK, chiuso dal solito Mavroeidis, fa ripartire tutto da zero. La gara si infiamma ancora di più, Venezia soffre a rimbalzo ma l’antisportivo a Larentzakis lascia aperte le speranze. Johnson mette i liberi del -1, la tripla di Haynes viene sputata dal ferro ma un onnipresente Orelik subisce fallo sul rimbalzo: 1/2 dalla lunetta a 9 decimi dal termine e gara al overtime, con l’AEK orfano di Mavroeidis uscito per falli.

Saltano tutti gli schemi, ma le triple di Sakota e Green (87-93) costringono De Raffaele a chiamare un opportuno timeout, che sembra rianimare uno spento Johnson, che ha un vero e proprio delirio di onnipotenza realizzando otto punti e impattando a 16″ dal termine (99-99). I libri di Green sono seguiti da una poderosa schiacciata di Johnson, poi Venezia sbaglia in difesa e James ha vita facile nel realizzare il definitivo 101-103 che condanna i padroni di casa alla prima sconfitta stagionale sul parquet del Taliercio.

Mike Green ha fatto valere la classica legge dell’ex(Foto Alessandro Montanari 2016 )

LA CHIAVE – L’AEK, grazie alla costanza e al non arrendersi mai tipici del DNA delle squadre greche, è riuscita ad avere la meglio. I maggiori centimetri e i chili dei greci hanno consentito alla squadra ateniese non solo di raccogliere numerosissimi rimbalzi (44) ma anche realizzare in situazioni di post basso e allargare lo spazio per i tiratori in canotta giallonera, non sempre abili a realizzare ma freddi nel momento del bisogno, concedendo quindi agli ospiti una maggiore pericolosità offensiva.

REYER VENEZIA – AEK ATENE 101-103 (21-15; 38-34; 64-60; 85-85)

REYER VENEZIA: Haynes 8, Peric 19, Johnson 20, Ugolini NE, Bramos 10, Orelik 25, Jenkins 4, De Nicolao 0, Bolpin 0, Biligha 6, Watt 9.

AEK ATENE: Elonu 12, James 4, Green 23, Xanthopoulos 0, Sakota 15, Atic 4, Larentzakis 14, Barlow 13, Moraitis NE, Tsalmpouris NE, Mavroeidis 18, Sy 0.