Eliyahu top scorer nella vittoria a Istanbul

Eliyahu top scorer nella vittoria a Istanbul

Besiktas JK – Maccabi Electra Tel Aviv 55-77 (Stats) (HIGHLIGHTS)

Il Besiktas affronta la sua sesta partita di Top 16 conscio di essere già fuori dai giochi e di dover dimostrare ben poco ai suoi tifosi se non di poter  meritarsi una buona figura, mentre il Maccabi si trova ad un bivio ed è costretto a vincere per poter coltivare ancora speranze di passaggio del turno che eviterebbe quello che in patria verrebbe considerato come un fallimento bello e buono

Non sono esattamente i presupposti per una gara al cardiopalma, ma i primi minuti dimostrano che i padroni di casa vogliono cambiare strategia rispetto alle ultime apparizioni: meno affidamento su Vidmar, più circolazione della palla e punti distribuiti sfruttando soprattutto il perimetro e le qualità atletiche dei propri esterni. Il Maccabi ha però idee diverse e dopo poco riesce ad impadronirsi del ritmo della gara soprattutto grazie a 6 dei 12 punti finali di Nick Caner-Medley e alla regia di un David Logan più ordinato del solito  (una sola palla persa).

La seconda frazione è quella che di fatto spacca in due la gara. Gli ospiti infatti tornano sul parquet con l’occhio della tigre e spazzano via gli avversari grazie ad un parziale devastante di 13-0, ottenuto attraverso il prezioso contributo di un sontuoso Elyahu da 14 punti finali. Soltanto la risalita in cattedra di Vidmar schioda il Besiktas dai 12 punti del primo quarto, ma nonostante una risalita finale anche il secondo parziale vede i turchi in netto svantaggio, ma prima ancora con le polveri bagnate dati i soli 10 punti segnati in nei secondi 10 minuti.

Difficile riprendersi da un così impetuoso attacco, ma nonostante tutto i bianconeri ci provano e sembrano non voler mollare, tanto che il terzo parziale viaggia sui binari dell’equilibrio, con le due squadre che rispondono a vicenda colpo su colpo. La profondità e la qualità dei giallo blu ospiti sono però troppe per rimettere seriamente in dubbio il risultato, che neanche l’esplosione improvvisa di un Patrick Christopher che segna tutti i suoi 12 punti in questa frazione possono bastare per risvegliare il Besiktas.

Date queste premesse è quasi scontato che gli ultimi 10 minuti di gara siano di puro garbage time, con le due squadre che nuovamente lottano in equilibrio (20-20 il parziale del quarto periodo), badando però maggiormente a non riportare infortuni. In questa situazione c’è spazio per il sempre affidabile ma poco impiegato Landesberg, autore tutti e 8 i suoi punti a riprova delle tante armi potenziali all’arco di un David Blatt che fino a questo momento si è dimostrato arciere piuttosto deludente nel guidare quella che è a tutti gli effetti da considerare come una corazzata costruita per vincere. Finisce 55-77 per gli ospiti.

La partita ci ha dimostrato una volta di più come il Besiktas sia fatto di una pasta dura, ma poco talentuoso e proprio per questo poco adattabile ad un livello di competizione in cui solo i migliori possono sopravvivere. Per il Maccabi questa vittoria (la seconda su sei gare disputate) è una boccata d’aria fresca all’interno di un ambiente che stava iniziando a diventare pesante, ma che forse può prendere nuovo slancio da un successo forse scontato ma fondamentale.

TABELLINI

BESIKTAS JK ISTANBUL 55  (Ewing 4, Akin 3, Acik, Vidmar 11, Falker 1, Cetin 13, Markota 5, Christopher 12,  Hersek, Nalga 2, Ozer, Jerrells 4)

MACCABI ELECTRA TEL AVIV 77 (Logan 10, James 7, Smith 6, Hickman 9, Eliyahu 14, Roth, Pnini, Caner-Medley 12, Ohayon 7, Planinic 4, Thomas, Landesberg 8)