MACCABI TEL AVIV – ZALGIRIS KAUNAS 70-66

Ci vogliono 39 minuti abbondanti in apnea ed uno svantaggio arrivato a toccare le 17 lunghezze al Maccabi per liberarsi delle paure e, complice la sconfitta di Cantù, staccare il biglietto per i quarti di finale con un turno di anticipo. Lo Zalgiris, con più di un piede fuori dall’Eurolega, vende carissima la pelle alla Nokia Arena, cavalcando un Sonny Weems in serata da Nba che però fallisce due volte nel finale il possibile pareggio lituano. Man of the match, senza dubbio, Keith Langford, il quale, oltre ad essere il miglior realizzatore dei suoi con 17 punti, è anche l’artefice del canestro-vittoria nel finale.

L’avvio di gara è un incubo per i vicecampioni d’Europa. Weems e Salenga griffano un parziale di 0-8 che gela gli 11 mila tifosi israeliani. Eliyahu ferma l’emorragia, ma si iscrive al match anche Jankunas, per il nuovo strappo dello Zalgiris, che schizza in un amen a +12 (5-17 al 6’). È un Maccabi disorientato, che trova qualcosa vicino a canestro con Schortsanitis, ma due triple di Collins mandano le squadra al primo riposo con un inaspettato +14 per gli ospiti (11-25).

Cinque punti in fila di un Weems indemoniato danno il massimo vantaggio allo Zalgiris in apertura di secondo periodo (13-30 al 12’). L’ingresso di Papaloukas dà la scossa al Maccabi, armando la mano di Langford e costruendo un parziale di 10-0 che rimette in carreggiata i padroni di casa (23-30 al 15’). Popovic ricaccia indietro gli israeliani con una tripla, ma un tecnico al coach dei lituani Trifunovic genera 4 punti facili per il Maccabi, che si avvicina fino al -4 con cui si va all’intervallo lungo (33-37).

Il terzo quarto periodo è regno delle difese. Due tiri liberi di Weems riportano lo Zalgiris addirittura a +11 nella seconda metà del periodo (37-48 al 26’) ma Papaloukas è in serata e smista palloni invitanti per Hendrix e Blu, che riportano sotto il Maccabi (44-49 al 30’).

L’ultimo quarto è terra di Langford. L’ex Virtus e Devin Smith infiammano il palas firmando l’8-2 che ribalta completamente il match (55-51 al 32’). Popovic accorcia con una tripla per gli ospiti, ma è ancora il tandem Langford-Smith, dall’arco, a dare l’allungo che parrebbe decisivo ai gialli di casa (61-54 al 35’). Ma i lituani sono tutt’altro che morti, Salenga morde in difesa, Weems vola in attacco e lo Zalgiris non solo è ancora vivo, ma opera addirittura il sorpasso a 1’42” proprio con un sottomano dell’ex Raptor. Peccato (anche per Cantù) che l’attacco ospite si blocchi qui. Sul ribaltamento di fronte Langford subisce il fallo e non trema dalla lunetta (67-66), lo Zalgiris spreca in attacco e la guardia americana, con uno slalom in mezzo all’area, sigla il +3 Maccabi con 24 da giocare (69-66). L’ultima palla va nelle mani di Weems. L’ala ci prova dalla lunga distanza ma viene stoppato da Smith, i lituani recuperano il rimbalzo, la palla torna ancora all’americano che fallisce ancora. Il rimbalzo stavolta è di Hendrix, che si prende il fallo a 7” dalla sirena e con l’1/2 sigla la vittoria e la qualificazione dei suoi.

MACCABI: Papaloukas 7 (7 ass), Hendrix 11 (9 rim), Smith 6 (6 rim), Blu 8, Eliyahu 5, Mallet, Pnini 2, Burstein 2, Ohayon 2, Scheyer ne, Schortsanitis 10, Langford 17.

ZALGIRIS: Popovic 9, Lipkevicius, Kalnietis 5 (4 ass), Delininkaitis, Rakovic 2, Klimavicius, Jankunas 7 (9 rim), Javtokas (8 rim), Kuzminskas ne, Salenga 12, Weems 20, Collins 11.