Malik Hairston, indiscusso MVP della gara con 27 punti (Foto: olimpiamilano.com)

EA7 Emporio Armani Milano – Fenerbahçe Ülker Istanbul 85-72

MILANO – Termina con una vittoria, e una vittoria convincente, la stagione di Eurolega dell’Olimpia Milano, lasciando i tifosi con un po’ di amaro in bocca per quello che sarebbe potuto accadere se la squadra avesse iniziato a ingranare un po’ prima, ma facendo ben sperare per il prosieguo della stagione in vista dell’ultimo obiettivo rimasto, il campionato.
Milano parte forte con la sua coppia di greci e con un gioco da tre punti di Hairston che dà ai padroni di casa cinque punti di vantaggio (7-2) dopo appena un minuto e mezzo.
Il Fenerbahce sa però che non può permettersi di farsi sfuggire di mano la gara, e prima ricuce lo strappo con Preldzic e Gist e passa in vantaggio con una bomba di Bogdanovic dopo 3 minuti di gioco, poi allunga fino a +5 (9-14) con Vidmar, Gist e ancora Bogdanovic. Milano torna a contatto servendo sotto canestro Bourousis e in contropiede Mancinelli, Ukic e Gentile mettono una tripla a testa e Vidmar e Radosevic fanno finire il primo quarto sul 20-21.
Il secondo periodo si apre con un gioco da tre punti di Gentile che riporta in vantaggio i milanesi; i turchi rispondono colpendo da tre con Atsur e Ukic, ma l’Olimpia torna comunque avanti con una tripla di Bremer e quattro punti in fila di Radosevic (30-27 dopo 2:40). Un canestro di Peker e due liberi di Bogdanovic danno un altro vantaggio al Fenerbahce (30-31), ma sarà l’ultimo: prima Cook segna la tripla del nuovo sorpasso, poi Rocca strappa un rimbalzo in difesa contro Peker, si fa tutto il campo di corsa seminando il lungo turco, per poi essere servito in area e appoggiare il +3. Nonostante la posta in gioco, è Milano a fare la gara, con il Fenerbahce che va a sprazzi senza mai dare l’impressione di poter prendere in mano la partita. A due minuti dall’intervallo gli ospiti tornano a -2 con una tripla di Gist, quasi a voler dimostrare di non saper solo saltare (anche se nell’azione successiva sale in cielo per stoppare un tiro di Rocca), ma cinque punti in fila di Hairston intervallati da un libero di Vidmar mandano le due squadre all’intervallo sul 46-40.
Nella ripresa le difficoltà del Fenerbahce si fanno ancora più evidenti: i turchi vanno a canestro solo tre volte in 10 minuti, solo con il nuovo entrato Savas. Per il resto, vanno a referto solo con tiri liberi di Bogdanovic e Preldzic, mentre Milano prende il largo: cinque punti in fila di Hairston danno il +10 (54-44 a metà del terzo quarto), il Fenerbahce rientra a -6 appunto con Savas ma Bremer e un gioco da tre punti di Gentile allo scadere fanno entrare i padroni di casa nell’ultimo periodo sul +11, che diventa +14 con Hairston e Bremer.
A quel punto, però, il Fenerbahce prova ad alzare il ritmo, giocandosi il tutto per tutto, consapevole anche del contemporaneo vantaggio del Panathinaikos a Kazan: uno 0-6 firmato da Gist e Preldzic riduce lo svantaggio a -8 e, a metà del quarto, una tripla ancora di Preldzic vale il 74-67. È però un fuoco di paglia: dopo il 76-69 segnato in alley-oop da Gist, Milano riprende il controllo della situazione e piazza un parziale di 9-0 targato Hairston, Cook, Rocca e Mancinelli, che le dà il massimo vantaggio (+16) e la vittoria.

Rimane ovviamente il rammarico di aver perso una seria opportunità di approdare ai quarti di finale: se la tripla di Fotsis nella gara di andata fosse entrata? Se si fosse evitato il tracollo a Kazan, riuscendo a mantenere il vantaggio nello scontro diretto? Purtroppo con i “se” non si passano i turni… per cui Scariolo e i suoi non possono far altro che guardare al futuro, come sottolinea lo stesso allenatore biancorosso: “Avevamo l’obiettivo di chiudere l’Eurolega con la miglior partecipazione di sempre dell’Olimpia e ci siamo riusciti. C’è ovviamente un pizzico di rammarico, abbiamo giocato tutto il girone di andata senza Hairston e Bremer… e in più se quel tiro di Fotsis all’andata fosse entrato… Però preferisco guardare al presente e al futuro. Abbiamo giocato con tre giocatori intorno ai 20 anni in campo per parecchi minuti, anche contemporaneamente, e la ritengo una cosa importante, sia in ottica futura sia, giorno dopo giorno, per il presente. Di sicuro siamo l’unica squadra in Italia che fa una cosa del genere, e credo una delle poche in Europa”. Ancor più rammaricato Neven Spahija, vista anche la sconfitta dell’Unics: “Eravamo venuti qui con una grande pressione e non siamo riusciti a trovare il modo di controllare la gara. In più Milano ha avuto un immenso Malik Hairston, e quando un giocatore gioca così tutto diventa più difficile”.

EA7 Milano: Giachetti ne, Hairston 27, Fotsis 5, Cook 10, Rocca 3, Filloy, Bourousis 7, Melli, Bremer 10, Gentile 12, Radosevic 7. Rim (33): Fotsis, Cook e Bourousis 5. Ass (18): Cook 8.
Fenerabahce Ulker: Ukic 12, Turkcan, Atsur 3, Vidmar 5, Peker 5, Gist 12, Savas 6, Tomas, Bogdanovic 14, Preldzic 15. Rim (36): Gist 9. Ass (10): Preldzic 5.