Henry Domercant, mattatore nel primo quarto

Unics Kazan – EA7 Emporio Armani Milano 59-44

Sconfitta anche a Kazan per l’Olimpia Milano, che dice probabilmente addio alle sue speranze di passare il turno al termine di una gara in cui, dopo un primo tempo disastroso e un terzo quarto ugualmente disastroso ma equilibrato, i biancorossi avevano anche dato l’impressione di poter rimontare.
Milano si mostra in palese difficoltà già nel primo quarto, in cui subisce la furia offensiva di Henry Domercant, in uno straordinario momento di forma, e fa fatica a trovare buoni tiri in attacco, dove i pochi punti che trova vengono più che altro da buone azioni personali di Fotsis, che infila la tripla del 4-3, e Mancinelli, che prima segna con un bel movimento spalle a canestro e poi firma in transizione il 12-7. Poco dopo, a metà del quarto, Domercant mette a segno un’altra tripla (10 punti per lui nel primo periodo) e poi, lasciato solo in penetrazione, serve Savrasenko sotto canestro per il 17-7. In attacco le cose per i milanesi non vanno certo meglio: Gentile continua a sparare a salve, mentre Bourousis si accontenta di molli conclusioni fuori bersaglio o di improbabili tiri da tre. Cook ci mette una pezza, prima con la tripla del 17-10, poi, dopo un altro canestro di Domercant e un libero di Savrasenko, servendo a Rocca l’assist per il 20-12 che chiude la prima frazione, nell’unica “vera” azione di pallacanestro nel primo quarto per gli ospiti.
Non è però il preludio di una rimonta, tutt’altro: nel secondo periodo, Milano segna il primo canestro dopo quasi 6 minuti, e i padroni di casa ne approfittano costruendo un parziale di 12-0 con McCarty, Lyday, Vereemenko e Nachbar. L’Olimpia, dal canto suo, continua a non riuscire a costruire tiri nemmeno “decenti” in attacco (5/24 al tiro dopo 15 minuti), con Bourousis che ci mette la ciliegina facendosi fischiare un fallo tecnico per proteste, che tra liberi e possesso “regala” quattro punti a Lyday e chiude il parziale russo, per il +20 a 4:40 dall’intervallo. Scariolo le prova tutte, inserendo anche Niccolò Melli; e, a sorpresa, il giovane lungo suona la carica per l’Olimpia, segnando tre canestri in fila che, con due liberi di Bourousis, formano un parziale di 0-8 che riporta i milanesi a -12 (32-20) a 2:10 dalla fine del primo tempo. Due canestri di Wilkinson e Lyday, con un errore di Gentile e una persa di Cook dall’altra parte, riportano però l’Unics avanti di 16 punti a metà gara.

Niccolò Melli, unico giocatore positivo tra i milanesi

Nella ripresa però smette di giocare anche Kazan: a un’altra tripla sbagliata da Bourousis segue un “rigore” sbagliato da Lyday, a una persa di Mancinelli una forzatura fuori bersaglio di Domercant e, poi, un altro errore da tre, di Fotsis. Ci vogliono tre minuti per sbloccare il tabellone, con un canestro di McCarty, a cui replica Fotsis. Savrasenko e Domercant finiscono il parziale di 6-2 che riporta i padroni di casa a +20, in un momento in cui Milano, oltre ad aver segnato solo 22 punti in 28 minuti, ha più palle perse (10) che canestri segnati (9). Melli sembra l’unico in grado di trasformare i suoi tiri in punti a referto, prima con un canestro e fallo, a cui risponde subito Samoylenko con una tripla, e poi con i due liberi che chiudono il quarto sul 45-27 (9-7 il parziale in questi dieci minuti).
Nell’ultima frazione è ancora Melli a suonare la carica, segnando i primi due canestri milanesi per il 45-31. Samoylenko mette un’altra tripla, ma Nicholas risponde con un potenziale gioco da quattro punti (che rimane potenziale, visto che sbaglia il libero). Samoylenko segna ancora, ma un’altra tripla di Nicholas, una stoppata di Melli su Nachbar e l’unico canestro dal campo di Gentile (0/6 da due e 1/2 da tre) riportano Milano a -10 (50-40) con cinque minuti e mezzo ancora da giocare. Le speranze dei tifosi milanesi muoiono però nel giro di un paio di minuti, in cui l’Unics si riporta avanti di 15 con Domercant e Greer, mentre l’Olimpia segna solo un canestro, ancora con Melli, troppo tardi (57-42 a 1:12 dal termine). Finisce 59-44; Kazan vince la terza gara su tre nelle Top 16, senza nemmeno brillare particolarmente. L’EA7 dice invece probabilmente addio alla sua stagione europea, e può consolarsi solo con la bella prova di Niccolò Melli, che chiude con 17 punti (7/8 da due) e 4 rimbalzi in 21 minuti; per il resto, c’è ben poco da salvare.

MVP: Henry Domercant ha iniziato il primo quarto come una furia, ma poi ha forzato molto e segnato poco; più decisivo si è rivelato invece Samoylenko, che ha saputo infilare canestri importanti nei momenti in cui i milanesi stavano provando a rialzare la testa.

WVP: Difficile salvare qualcuno tra i milanesi, a parte Melli e, nell’ultimo quarto, Nicholas. Il dato della valutazione di squadra è abbastanza eloquente in questo senso: 34 “punti”, di cui 19 di Melli e 9 di Nicholas, per un imbarazzante 6 di valutazione del resto della squadra.