MONTEPASCHI SIENA

Mario Kasun: 5 – Con quel fisico, e tutti quei tatuaggi che fanno molto scaricatore di porto con fedina penale chilometrica, dovrebbe staccare la testa al centro avversario e mangersela. Potrebbe essere Hulk, invece è come Bruce Banner. Chiude comunque con il miglior plus/minus dei suoi (+13).
Bobby Brown: 5 – A differenza del solito non forza le iniziative quando in avvio tutta la difesa dell’Alba lo bracca. Pirotecnica la tua tripla allo scadere dei 24″ da almeno 10 metri. Si vede che non ha enerie, a volte pare nascondersi. Anche per questo i 26 minuti concessigli sembrano troppi.
Benjamin Eze: 4 – In attacco si da da fare, anche se alle volte si avventura in iniziative che non sono nelle sue corde. In difesa Miralles lo manda ripetutamente al bar e fa sembrare un giocatore di basket anche Idbihi!
Marco Carraretto: 6 – Nel letargico avvio di Siena è l’unico a metterla. Poi guarda dalla panchina gli ultimi sedici minuti.
Aleksandar Rasic: ng – Elemento ancora indecifrabile. Si limita al compitino, senza tentare acuti.
Kristjan Kangur: 6.5 – Lotta e ci crede fino in fondo, le sue triple mantengono viva la speranza.
Viktor Sanikidze: 4 – Arrivato a mille dopo la lunga estate in nazionale, ora sarà si e no al 10%.
Tomas Ress: 5 – Entra a ripresa avviata, con il risultato già compromesso. Non incide.
Marcellus Kemp: – ne
Matt Janning: 6 – La trasferta negli States, ed i 22 punti contro Cleveland, sembra avergli dato tranquillità. Ora serve continuità.
Daniel Hackett: 7 – Il maschio alfa del gruppo. Lotta, difende, esalta il pubblico e cerca di caricare i compagni. Sarebbe il caso di iniziare a mettere anche i liberi.  Con lui in campo ogni palla ferma è buona per un hub in stile Ncaa. Anche lui però deve tirare il fiato.
David Moss: 7.5 – Ottimo il suo avvio, e nel momento del massimo sforzo lui è a lottare in campo. Non gli si può rimpreverare niente. Perde ripetutamente la fascia con cui raccoglie i rasta, cambiare acconciatura potrebbe un consiglio da prendere in considerazione.
Coach Luca Banchi: 6 – Come attenuante ha che almeno metà dei suoi non sono al top fisicamente. Non ne fa un alibi e questo gli fa onore. Prova a rientrare affidandosi alla zona, ma sul -6 i suoi non ne hanno più. Unico rimprovero è parso un pò troppo passivo sul break che ha portato la Montepaschi sul -16.

ALBA BERLINO
Vule Avdalovic: 7 – Nell’avvio spumeggiante dell’Alba mette 8 punti in sei minuti con 2/3 dall’arco, poi si risveglia nel quarto periodo. Solido.
Sven Schultze: ne
Heiko Schaffartzik: 7 – Contro la uomo gestisce ottimamente il pick&roll che esalta il gioco interno dei suoi. Un peperino che alla fine mette anche punti importanti.
Deon Thompson: 7 Un altro giocatore rispetto al pulcino bagnato visto lo scorso anno a Lubiana. Non sbaglia quasi niente ed aggiunge anche 5 rimbalzi e 2 stoppate che gli consentono di ottenere la miglior valutazione di squadra.
Sebastian Fulle: ne
Nihad Dedovic: 7 – Con cinque punti di fila porta i suoi sul 37-42, primo tentativo serio di fuga. Poi nella ripresa sfrutta al meglio la fiscalità della terna e porta a casa molti punti dalla lunetta.
Brian Randle: 5 – Ultimo arrivato in gruppo. Da qualche minuto di respiro ai lunghi, ma non incide.
Albert Miralles: 7 – Nel primo tempo violenta Eze con 8 punti, 4/5 da 2pt e 2 rimbalzi offensivi, poi nella ripresa Obradovic lo impiega di meno per non dare un punto di riferimento a Kasun.
Dashaun Wood: 7.5 – Tante gambe per l’ex Cantù e Treviso che prima bracca Brown a tutto campo, e poi firma il massimo vantaggio sul 43-59. Cruciale la tripla che spegne il break di Siena tornata a -6. Top scorer dei suoi con 15 punti.
Yassin Idbihi: 7 – Da piccolo deve aver litigato, e di brutto, con il suo allenatore di fondamentali. Una delle tecniche di tiro più brutte da vedere, eppure di un efficacia incredibile: 13 punti in 14 minuti.
Zach Morley: 7 – Elemento di raccordo tra i reparti. Non lo vedi, pare vagare per il campo e poi leggi sul referto 8 punti, 6 rimbalzi e 6 assist.
Coach Sasa Obradovic: 8 – Bravo ad approfittare della stanchezza di Siena. Ordina ai suoi un ritmo frenetico fin dalla palla a due. Alla fine del primo tempo il +3 è addirittura fin troppo risicato visto il 16/26 da due punti. Nella ripresa i suoi sono bravi a continuare nell’opera e, soprattutto, a contenere l’arrembaggio all’arma bianca con cui Siena prova a ritornare in corsa.