GRUPPO A

 1 (=) Real Madrid (5-2)
Chi sette giorni prima aveva ciccato clamorosamente la prestazione ad Atene, questa volta getta le basi per la vittoria che di fatto qualifica la Casa Blanca alle Top 16. Rudy Fernandez, Mirotic e Lull sono un lusso che in Europa si possono permettere in pochi e quando le percentuali sono irreali e realizzano oltre il 50% dei punti totali è difficile affrontare le Merengues. Soprattutto l’ala naturalizzata è stata imbarazzante con un 7/7 al tiro sporcato solo da un tentativo dalla lunga distanza, a cui ha aggiunto 8 rimbalzi. Le ultime 3 partite serviranno solo per definire la classifica e difendere il blasone, a partire dal prossimo impegno contro il Fenerbahce.

2 (+2) Panathinaikos Atene (4-3)
Ebbene sì, i verdi son tornati! Dopo la bella vittoria (con annessa differenza canestri ribaltata) contro il Real, il Pana espugna il PalaDesio mandando i titoli di coda sulla stagione europea canturina, ma soprattutto rilancia la propria con una vittoria di spessore e di squadra. Il solito Diamantidis a dirigere l’orchestra e a mettere in ritmo, questa volta, la sorpresa Bramos (7/9 da 3 più 9 rimbalzi). Sotto le plance invece, in assenza di Schortsanitis, è Lasme a far vedere ancora delle ottime cose che non possono che far sorridere coach Pedoulakis. Perché quella che doveva essere una stagione di transizione, stante la crisi economica del paese, potrebbe rivelarsi comunque positiva. D’altronde dalle parti dell’OAKA a nessuno è mai piaciuto partecipare.

3 (=) Fenerbahce Ulker (4-3)
I turchi escono dalle sabbie mobili di un momento delicatissimo, sia in patria che in Europa, con una bella vittoria contro Lubiana. Oltre che per i 2 punti, Pianigiani può essere contento soprattutto per i segnali che ha avuto dai suoi giocatori. I meccanismi difensivi sembrano in via di perfezione e il ritorno di McCalebb, rientrato prima del previsto e apparso in buone condizioni, ha dimostrato che con la point-guard di New Orleans è tutta un’altra cosa. Bogdanovic ha fatto il bello e cattivo tempo e, quando c’è stato bisogno, anche Andersen, Batiste e Savas hanno fatto la voce grossa. Certo restano ancora i problemi nel backcourt, dove Bremer continua a parlare un’altra lingua nota solo a lui, ma sicuramente il tempo è dalla loro parte e a marzo li troveremo a combattere per traguardi importanti.

4 (-2) BC Khimki (4-3)
Dal miracolo di K.C. Rivers allo scadere (e forse oltre) contro il Fenerbahce, al tracollo di seconda metà gara contro il Real, quando si scioglie come neve al sole di fronte al bombardamento di Rudy&Co. Il passaggio alle Top 16 non dovrebbe essere in dubbio (anche perdendo con Cantù giovedì prossimo, avrà la carta Lubiana da giocarsi all’ultimo turno) ma sicuramente l’impressione lasciata in Spagna non è delle migliori anche in prospettiva futura, perché Monya e Fridzon non possono sempre tenere su la baracca da soli. Però mai dire mai con il Gastone dell’Eurolega!

5 (=) Union Olimpija Lubiana (2-5)
In un’ideale Eurolega in cui esistano solo Lubiana e Cantù, l’Olimpija vincerebbe tutte le settimane! Peccato poi che bisogna fare i conti anche con le altre squadre e qui vengono fuori i limiti di una squadra comunque bella da vedere (circolazione di palla pulita e perfetta esecuzione degli schemi) ma che ha grossi problemi a fare canestro, quando i fucili sono scarichi. E’ successo così a Istanbul, dove la continua ricerca del tiro da 3 ha prodotto un 7/23, figlio del 5/7 di Page e del 2/16 del resto della squadra. Per vincere purtroppo non bastano rimbalzisti come Baynes ed Omic (21 rimbalzi in due ad Istanbul). Arrivederci al prossimo anno.

6 (=) Mapooro Cantù (2-5)
Questa stagione europea di Cantù sarà, purtroppo, ricordata come quella delle occasioni perse. Certo i brianzoli perdendo due volte con Lubiana ci hanno messo parecchio del loro, ma Cantù verrà eliminata dopo aver perso per soli 2 punti, due volte, contro il Panathinaikos, dopo aver asfaltato il Fenerbahce e dopo aver battuto a mani basse il Khimki. Purtroppo a coach Trincheri è mancato Smith nel momento più importante della stagione ed il solo, bravissimo, Tabu non è bastato. La matematica lascia ancora un lumicino di speranza, almeno fino a giovedì prossimo quando Cantù farà visita al Khimki. In teoria se i russi dovessero perdere tutte le partite …. Meglio non fare calcoli e pensare a vincere quante più partite possibili anche solo per l’onore.

GRUPPO B

1 (+1) Unicaja Malaga (6-1)
Gli spagnoli continuano a zoppicare in campionato (5-4 dopo 9 giornate), ma volano in Europa. Nella facile vittoria contro il Prokom è arrivata un’ottima prestazione di squadra: 10 giocatori a punti e solo due in doppia cifra (Calloway e Perovic). Sesta vittoria consecutiva, ovvero più di un girone senza mai perdere, cosa assolutamente inaspettata quando le squadre erano ai blocchi di partenza. Questa settimana porta a Siena, nel match tra due squadre in forma smagliante.

2 (-1) Maccabi Tel Aviv (5-2)
Il bilancio del doppia appuntamento lontano da tifosi e cornice di guerra dice 0-2. Primo posto abbandonato ma discorso qualificazione che rimane una formalità. A Siena i gialli sono stati avanti per buona parte del match, con uno Shawn James spettacolare (doppia doppia da 22 e 12). Contro l’Elan Chalon partita semplice sulla carta, sperando che si possa giocare in uno scenario degno di una partita di basket.

3 (=) Montepaschi Siena (4-3)
David Blatt nel prepartita contro il Maccabi l’aveva detto, questa Siena è una squadra nuovissima che ogni giorno che passa diventa più forte. Mai alcuna parola è stata più azzeccata, perché i toscani, guidati dal solito Bobby Brown (leader per punti e valutazione) non sembrano avere intenzione di smettere di vincere. Al PalaEstra questa settimana arriva la capolista Malaga, ma la nuova Siena da l’idea di potersi sbarazzare degli spagnoli, potendo puntare anche a posizioni di classifica più alte. E pensare che la partenza dei ragazzi di Luca Banchi era uno 0-3. Tempi lontanissimi.

4 (=) Alba Berlino (3-4)
Questa volta il finale punto a punto ha premiato i tedeschi, e l’importante vittoria sull’Elan Chalon regala all’Alba Berlino il fattore degli scontri diretti. Basta quindi una vittoria nei prossimi tre incontri per archiviare la qualificazione. Questa settimana nella capitale tedesca arriva il Prokom, che all’andata ottenne la sua unica vittoria europea, partita che potrebbe rendere la qualificazione una formalità per i tedeschi.

5 (=) Elan Chalon-Sur-Saone (2-5)
Sprecata l’occasione di battere l’Alba Berlino, nonostante i 21 punti a testa della coppia Rush-Schilb, i francesi sono sul punto di abbandonare al primo turno la prima partecipazione in Eurolega. Ultimi tre turni che vedono i campioni di Francia contro Maccabi, Siena e Malaga, con due trasferte. Qualificarsi sembra impossibile, ma respirare ogni secondo di questa avventura sarà vitale al roster per accumulare esperienza.

6 (=) Asseco Prokom Gdynia (1-6)
Secondo peggior attacco e terza peggior difesa della competizione, bastano questi dati per giustificare l’ultima posizione dei polacchi che contro Malaga mettono a segno ben 48 punti. La matematica li tiene in gioco, ma per andare avanti serve solo un miracolo.

 GRUPPO C

1 (=) Zalgiris Kaunas (6-1)
I biancoverdi di coach Plaza sono, con pieno merito, la prima compagine del girone C ad ottenere la qualificazione alle Top 16. L’impegno casalingo contro il Caja Laboral si è rivelato una passeggiata di salute per i gemelli Lavrinovic e compagni, che hanno banchettato sulle macerie basche dominando su tutti i fronti, specialmente a rimbalzo (con un impietoso 49-23). Resta ora da mettere in cassaforte il primo posto, ma i tifosi lituani già sognano per la loro squadra un cammino europeo lungo e ricco di soddisfazioni.

2 (+1) Olympiacos Pireo (5-2)
Prova di forza dei campioni d’Europa in carica, che con una buona prestazione collettiva – in cui spicca un ottimo Papanikolaou, che con 17 punti eguaglia il suo season high – superano nettamente i rivali dell’Efes, scavalcandoli in classifica e issandosi immediatamente alle spalle dello Zalgiris. Venerdì i greci voleranno proprio a Kaunas, nel big match che potrebbe assegnare il primo posto nel girone: ribaltare il -18 patito in casa all’andata sembra arduo, ma certamente i biancorossi tenteranno il colpaccio.

3 (-1) Anadolu Efes (4-3)
Il pesante -22 con cui Vujacic e soci tornano dal Pireo ad Istanbul non dovrebbe affatto preoccupare l’Efes in ottica passaggio del turno: il calendario – che li vedrà impegnati contro Cedevita e Vitoria, prima dell’ultimo turno contro il qualificatissimo Zalgiris – favorisce la corsa dei turchi verso un buon piazzamento finale. A patto di non ripetere la sciagurata serata ateniese, che ha visto percentuali di tiro ai limiti dell’indecenza e il solo Lucas capace di superare la doppia cifra nel bottino personale.

4 (=) EA7 Milano (3-4)
Al Forum arrivava il Cedevita, vittoria doveva essere a tutti i costi e vittoria è stata. Nonostante i primi due quarti di sofferenza, i ragazzi di coach Scariolo vengono fuori alla distanza contro una compagine di certo meno valida nei suoi ricambi dalla panchina. Il vantaggio nello scontro diretto con i croati, e il prossimo turno che vedrà l’Olimpia fare visita al fanalino di coda Vitoria, dovrebbero (il condizionale è sempre d’obbligo) far respirare una boccata d’ossigeno e dare a Milano ottime chance di difesa del preziosissimo quarto posto.

5 (=) Cedevita Zagabria (2-5)
Sbarcato in Italia con l’incertezza sulla guida tecnica – Maljkovic dimissionario, Vulic in panchina pro tempore prima dell’ufficializzazione del nuovo coach Aco Petrovic – il Cedevita non trova la scossa sufficiente per tentare di espugnare il Forum, in quella che sarebbe stata un’impresa nonché (forse) l’ultima possibilità di rimettersi in piena corsa per il passaggio alle Top 16. Giovedì, in casa contro l’Efes, in caso di un nuovo stop potrebbe chiudersi definitivamente la stagione europea.

6 (=) Caja Laboral Vitoria (1-6)
Poco da dire sulla squadra che rappresenta la più grande delusione di questa Eurolega. Una squadra che per molti anni ha abituato tutti, in primis i suoi numerosi tifosi, a raggiungere i vertici del basket continentale e che ora torna da Kaunas con un -37 sul groppone, 45 punti realizzati, un allenatore – il malcapitato Tabak, a cui non vanno addossate colpe – acerbo e probabilmente non in grado di invertire la rotta. L’ultimo posto nel girone sembra un destino inevitabile; servirà da lezione per ricostruire e dare presto al Caja Laboral un futuro all’altezza del suo passato?

GRUPPO D

1 (=) FC Barcelona (7-0)
I blaugrana proseguono a punteggio pieno, e anche contro il Lyetuvos ha dato prova di una clamorosa superiorità. Tutti i giocatori impiegati da coach Pascual contribuiscono in maniera significativa alla causa. Ante Tomic è stato nominato coMVP della settima giornata, mentre Juan Carlos Navarro celebra nel migliore dei modi il quindicennale dal suo esordio con la maglia del Barça.

2 (=) CSKA Mosca (6-1)
Anche in Russia la qualificazione alle Top16 diviene supportata dalla matematica grazie alla passeggiata casalinga contro il Partizan. L’assenza di Krstic non si è fatta sentire:  il centro ex Nets e Thunder dovrebbe rientrare già nella trasferta, poco stimolante a dire il vero, di Bamberg. Ufficiale la rinuncia a Drew Nicholas, che trovava pochissimo spazio nelle rotazioni di Ettore Messina.

3 (=) Besiktas JK (4-3)
Semplicemente fondamentale la vittoria davanti al pubblico amico contro il Brose. Ai turchi, trascinati dal duo a stelle e strisce Christopher-Jerrels, ora sarà sufficiente vincere una delle tre restanti sfide, con Barça e CSKA già qualificate oppure l’ultima in casa con il Lietuvos.

4 (=) Brose Baskets (2-5)
Discorso opposto a quello fatto per il Besiktas. Una vittoria in terra turca avrebbe chiaramente avvicinato in maniera probabilmente definitiva i Campioni di Germania verso la seconda fase. Ora, invece, non si può più scherzare, e un’impresa con il CSKA sarebbe una manna dal cielo, anche se il Brose resta favorito per l’ultimo spot disponibile.

5 (=) Partizan Belgrado (1-6)
La giovane squadra di coach Vujosevic non esce bene dalla campagna di Russia. I 61 punti segnati eguagliano il minimo stagionale e la classifica piange. Il prossimo confronto con l’altro fanalino di coda, il Lietuvos ci dirà quale delle due squadre potrà insidiare il quarto posto del Bamberg.

6 (=) Lietuvos Rytas (1-6)
La batosta con il Barcellona era ampiamente in preventivo, il momento della verità arriva però adesso, con la trasferta di Belgrado e la sfida interna con i tedeschi. Vietato sbagliare!

Daniele Ciprari
Marco Bizzarri
Alessandro Germani
Fabrizio Quattrini de Siena