KHIMKI MOSCA – FENERBAHCE ISTAMBUL 71-70

La Fortitudo Bologna ci vinse uno scudetto, il Khimki si accontenta di fare un passo avanti importante nel primo turno di Eurolega. E’ infatti solo l’instant replay a salvare i russi da una sconfitta che avrebbe saputo di beffa contro il Fenerbahce. Avanti per lunghi tratti, la formazione di coach Kurtinaitis si fa rimontare nell’ultimo quarto ma viene premiata dal buzzer beater di KC Rivers sulla sirena convalidato dagli arbitri tra le proteste degli ospiti. I turchi, senza l’infortunato McCalebb, sono disorientati per metà gara, ma riemergono nel finale trascinati da Ermis ed Andersen. Non bastano però un buon secondo tempo ad una squadra parsa troppo prevedibile senza il suo folletto.

Senza l’ex Siena, Pianigiani affida la regia a JR Bremer, che però è tutto fuorché ispirato. Il primo quarto è nel segno dell’equilibrio, con le due squadra a scambiarsi la conduzione del match guidate rispettivamente da  Andersen (8 punti in 9’) e Rivers (6 in 7’).

In avvio da secondo quarto i moscoviti salgono di colpi in difesa, con Loncar a chiudere l’area, mentre in attacco Fridzon e Monya confezionano il parziale di 14-2 che produce il primo strappo dell’incontro (31-20 al 14’). Pianigiani cerca di strigliare i suoi con un timeout di pura energia per evitare di vederli affondare come a Cantù. Ed il Fener risponde trovando maggiore precisione in attacco dopo le tante palle gettate al vento nei minuti precedenti. In difesa, però, i gialloblu non riescono a trovare equilibrio tra gli spazi concessi ad i cecchini russi e le voragini che si aprono per i lunghi ed i padroni di casa chiudono la prima metà di gara avanti di 10 (39-29).

La tripla di Sato in apertura di terzo quarto suona come una sveglia per i turchi. Bogdanovic infila 5 punti consecutivi e chiude un break di 0-8 che riporta il Fenerbahce a -2 (39-37 al 24’). Planinic sblocca i russi con una penetrazione di puro talento, Nielsen bissa poco dopo ed il Khimki in un amen riprende quota (48-39 al 26’). Planinic inventa per sé e per gli altri, ma Ermis risponde facendo a fette i cambi della difesa di casa sul pick and roll ed il terzo periodo va in archivio con i russi solo a +5 (56-51).

Il Khimki pian piano perde consistenza ed il Fenerbahce ha ben altra intensità ora, sorpassando con un libero di Preldzic (60-61 a 5’ dalla sirena) ed inaugurando un finale thrilling. Fridzon firma il +4 russo con una tripla a 2’ dalla fine, ma si fa rubare palla nella sua metà campo propiziando la tripla del nuovo sorpasso turco (67-68). Loncar risponde con due liberi riportando avanti i mosciviti a poco più di un minuto dal 40’ (69-68) ma Andersen riporta i suoi avanti con 55” da giocare (69-70). Loncar fallisce la nuova risposta, il Fenerbahce potrebbe chiudere con Andersen a 8” dalla sirena, che però sbaglia da distanza ravvicinata.

Sul ribaltamento di fronte Monya fallisce la tripla, Rivers conquista il rimbalzo d’attacco e sulla sirena firma il canestro della potenziale vittoria russa. Kurtinaitis esulta, così come i suoi giocatori, ma gli arbitri ci vogliono vedere chiaro. Il replay televisivo non dissolve tutti i dubbi, ma dopo un conciliabolo di qualche minuto, i fischietti dicono che il canestro della guardia è buono. Il Khimki agguanta il Real in vetta al girone in attesa della sfida degli spagnoli contro il Pana, il Fenerbahce deve ora iniziare a guardarsi le spalle.

KHIMKI: Augustine 2, Fridzon 12, Koponen 3, Vyaltsev ne, Loncar 4, Rivers 14, Monya 5 (6 rim, 5 ass, 3 sto), Khvostov ne, Zhukanenko 3, Planinic 11, Davis 8, Nielsen 9.

FENERBAHCE: Onan 5, Ermis 11 (4 ass), Sato 9 (8 rim), Bremer 2, Andersen 17 (7 rim), Peker ne, Savas 2, Mutaf ne, Batiste 5, Karaman, Bogdanovic 11, Preldzic 8 (4 ass).

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