Jonas Kazlauskas (foto euroleague.net)

Questa stagione di Eurolega è stata un ritorno al sogno per Jonas Kazlauskas, allenatore del Cska Mosca. Dopo cinque anni lontano dalla prima competizione europea, alcuni dei quali spesi oltreoceano, Kazlauskas è tornato e raggiunto l’obiettivo. Il Cska ha cominciato la stagione con 13 vittorie consecutive e dominato con il miglior attacco che ha sovrastato gli avversari e impressionato i fan di tutta Europa. Nonostante l’aver avuto a disposizione solamente due giocatori scesi in campo in tutte le partite, Kazlauskas ha creato una corazzata grazie al contributo di tutto il roster. Infatti, sono 13 i giocatori andati in doppia cifra questa stagione. La formula vincente di Kazlauskas è stata quella di ottenere il massimo da ogni giocatore, ed ora per lui e il Cska l’obiettivo è ottenere la corona dell’Eurolega come ciliegina sulla torta di un’annata stellare. Kazlauskas ha già vinto un’Eurolega nel 1999, in quella che finora è stata la sua unica Final Four giocata allenando lo Zalgiris Kaunas, al tempo favorito grazie alla palese supremazia oggensiva. “Questo Cska”, dice Kazlauskas, “ha consapevolezza di sé in entrambi i lati del campo. La cosa buona della nostra stagione finora è stata che abbiamo giocato come squadra, in difesa e in attacco”. Kazlauskas in un’intervista rilasciata a Euroleague.net: “Sì, abbiamo molti grandissimi giocatori ma non avremmo fatto così bene se non avessimo giocato insieme. Questo ha aiutato il nostro modo di giocare”.

Congratulazioni per avere raggiuntola Final Four! Qual è l’atmosfera all’interno della squadra in vista delle finali di Istanbul?

“Grazie. C’è una buona atmosfera nella squadra, siamo veramente felici di essere tornati alle Final Four. Il Cska è abituato a queste competizioni, ma non ha potuto farlo la scorsa stagione, ed è bello essere tornati. Stiamo lavorando molto duramente e facendo tutto il possibile per dare il meglio contro un temibilissimo rivale come il Panathinaikos. Quindi l’atmosfera….è un atmosfera di lavoro”

Nella tua squadra giocano i due migliori giocatori per statistiche, Andrei Kirilenko e Nenad Krstic, più due ex Mvp di questa competizione come Milos Teodosic e ramunas Siskauskas. Qual è stata la chiave che ha fatto sì che ottimi giocatori come questi rendessero così tanto tutti insieme?

Beh, da una parte se hai molti buoni giocatori, può sembrare molto semplice. Finora la cosa buona di questa nostra stagione è che abbiamo giocato come squadra, in difesa e in attacco. Sì, abbiamo molti giocatori eccellenti, ma non avremmo fatto così bene se non avessero giocato insieme; Questo ci ha aiutato a giocare così bene.

Quale tra i giocatori del Cska è più migliorato dall’inizio della stagione?

Siamo tutti migliorati moltissimo, individualmente e come squadra. Per esempio, Milos Teodosic, che ora è molto più in forma rispetto all’inizio della stagione. Siamo felici di questo. Alex Shved è migliorato e dato il meglio. Anche i nostri veterani come Ramusas Siskauskas e Andrei Kirilenko stanno giocando meglio ora rispetto a quanto facevano prima. Nenad Krstic poi è nuovo nella nostra squadra e adesso è molto a suo agio con i suoi compagni. Giochiamo divertendoci tutti insieme, e come squadra, e diamo il massimo.

foto vtbleague

Questa è stata la prima stagione in Europa dopo cinque anni lontano. Come pensi che sia cambiata l’Eurolega in questo periodo?

In generale il basket europeo è cambiato molto. Ricordo il tempo quando le squadre dell’Nba, o quelle collegiali, giocavano, e vincevano facilmente, contro i migliori club europei o addirittura contro le nazionali. Al giorno d’oggi, specialmente negli ultimi cinque anni, i migliori club europei possono competere contro le squadre Nba. Il livello di basket è migliorato molto in Europa e una delle ragione per cui l’Eurolega è la migliore lega europea, quella che comprende i migliori club. Tutti vogliono giocarla ed essere parte dell’Eurolega. Il basket europeo sta migliorando velocemente.

Hai passato molti anni oltreoceano, allenando la nazionale cinese. Come questa esperienza ha influenzato la tua personalità e la tua filosofia di allenatore?

Allenare la nazionale cinese è stata una grande scommessa per me, oltre ad un’ esperienza entusiasmante. La Cina è il più grande Paese al mondo. Alcune volte dovevo pensare che stavo giocando davanti a 1,3 miliardi di persone e che vedevano quello che io facevo, e non è facile. Il basket in Cina è molto popolare. Quando alleni la loro nazionale, tutti ti rispettano e molti ti riconoscono per strade, quindi devo dire che questa esperienza mi ha influenzato molto. Ho avuto un’esperienza molto positiva e devo dire che mi ha cambiato molto. Ho passato dei bellissimi anni laggiù e penso sono diventato un allenatore migliore. Abbiamo gestito il tutto per essere tra i migliori otto alle Olimpiadi del 2008. In quel periodo abbiamo battuto ottime squadre come Germania e Slovenia, e perso solamente all’overtime con la Spagna.

Guardando avanti, alla semifinale col Panathinaikos, cosa pensi sia cambiato rispetto alla squadra che avete incontrato nella regular season?

Entrambe le squadre sono cambiate molto, sarà un match totalmente differente. La maggior parte tra giocatori e allenatori del Panathinaikos hapassato molto tempo insieme. Hanno giocato molte Final Four insieme come squadra e vinto titoli. Sanno come giocare queste partite e come gestire la pressione. E’ un’ottima squadra con un eccezionale allenatore. Certamente non mi aspetto che avremo avanti un avversario facile.

Dalla tua esperienza di allenatore contro Zeljko Obradovic, ti aspetti da lui alcune sorprese per la semifinale?

Non fatemi domande su questo argomento, sono sicuro che ha già preparato qualcosa. Ho giocato contro di lui alcune partite decisive e sono sicuro che ci saranno delle sorprese.

Conosci certamente il basket greco dopo aver passato due estati allenando la nazionale. Infatti nella tua squadra campione del mondo del 2010 possiamo contare sei attuali giocatori del Panathinaikos. Questa cosa potrebbe darti una sorta di vantaggio in vista della semifinale?

Di sicuro è sempre più facile preparare una partita, al livello massimo, se conosci gli avversari e hai lavorato con loro, è un vantaggio. Ma d’altro canto, il Panathinaikos è molto forte e gioca come una squadra. I loro migliori atleti sono stati insieme per molti anni, lavorando con lo stesso allenatore. Se guardi al Panathinaikos, non cambia mai mezza squadra, ma solo due o tre giocatori durante l’estate, non di più. L’anima di questa squadra è sempre la stessa, e questo è un grosso vantaggio per loro.

Un altro dei loro giocatori con cui hai lavorato è Sarunas Jasikevicius, che hai portato ad una medaglia olimpica con la nazionale lituana. Cosa possono significare la sua leadership e la sua esperienza per il Panathinaikos in una così grande sfida come le Final Four?

Jasikevicius è un giocatore per le grandi partite, e lo ha dimostrato molte volte. Per di più lui è molto in forma. Ha aiutato molto il Panathinaikos nei playoff. Ha aiutato il Barcellona, il Maccabi e infine il Panathinaikos a vincere il titolo europeo nel passato. E’ un ottimo atleta, specialmente nelle partite che contano. Non mi aspetto niente di diverso stavolta, aiuterà molto il Panathinaikos.

Quando hai preso le redini del Cska, credevi che questa squadra avesse potuto lottare per un titolo europeo così presto?

Quando alleni una squadra d’elite è sempre tuo dovere pianificare grandi obiettivi. Quando sei un allenatore vuoi sempre vincere tutto. Sono venuto al Cska e parlando con presidente e persone appartenenti alla squadra eravamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Il Cska è una squadra ambiziosa da sempre. Sapeco quale obiettivo dovevo centrare e dove stavamo andando.

Fonte: euroleauge.net
Traduzione a cura di Marco Bizzarri