KK Zagabria – Panathinaikos Atene 62-81

Difficilmente il KK Zagabria poteva immaginare un esordio casalingo in Eurolega diverso da quello di stasera contro campioni d’Europa in carica. C’è ben poca storia alla Zagreb Arena, con il Panathinaikos che, col piede appena appoggiato sull’acceleratore, si sbarazza senza faticare dei padroni di casa. Troppo ampio che separa il pur ridimensionato team di Zeljko Obradovic dalla matricola croata, che fa quel che può ma si scioglie progressivamente senza opporre resistenza. Non basta uno Sean May da 23 punti e 9 rimbalzi (in larga parte messi a referto a babbo morto) né i 15 punti del grande ex Damir Mulaomerovic (che trionfò nell’Eurolega 2002 in maglia verde) al cospetto della corazzata greca, che si permette di portare in campo con almeno 10 minuti tutti i 12 a referto, dei quali 11 con almeno un canestro realizzato. Top scorer, per i greci, è Romain Sato a quota 13, seguito da Nick Calathes e Steven Smith con 12 a testa.

Il Pana mette subito le cose in chiaro, schizzando a +7 dopo nemmeno un paio di minuti (3-10) grazie all’alternanza di difese a uomo e a zona che mandano in tilt l’attacco croato. I campioni d’Europa, però, gigioneggiano, buttano qualche pallone, ed il KK resta lì (14-18 all’8’). Ma bastano un paio di invenzioni del solito Dimitris Diamantidis (8 assist) e qualche sortita di Calathes per lanciare il break di 2-14 che, a cavallo tra primo e secondo quarto, di fatto spegne le velleità dei padroni di casa.

9 punti di Sato griffano l’allungo dei greci, che vanno al riposo lungo sul +23 (22-45) ma si spingono fino al +30 con il parzialino di 0-7 che apre la seconda parte di gara (22-52 al 25’ sul jumper di Sarunas Jasikevicius). Non c’è più granché da raccontare, con Obradovic a far rifiatare i suoi big e i padroni di casa ad affannarsi per cercare di contenere le dimensioni della sconfitta, che restano nei limiti dell’ordinario grazie ai canestri finali di May. Il Pana mette fieno in cascina in vista di impegni più faticosi, per il KK non era certo questa la partita da vincere. Anche se, con i greci ed il Cska fuori portata ed una sconfitta netta contro il Bamberg all’esordio, per provare ad inserirsi nella lotta per il passaggio alla Top 16 sarà necessario superare Malaga e Zalgiris. Compito quanto mai arduo per i ragazzi di coach Vladimir Androic.

KK: Mulaomerovic 15, Halilovic ne, Simon 5, Babic ne, Kasun 5, Diasse ne, May 23 (9 rim), Garrett, Rancic 6, Ozbolt 3, Saric 3, Heytvelt 2.

PANATHINAIKOS: Maric 4, Batiste 10, Logan 8, Sato 13 (7 rim), Tsartsaris 4, Diamantidis 2 (8 ass), Vougioukas 3, Calathes 12 (6 rim), Kyritsis 5, Smith 12, Kaimakoglu, Jasikevicius 8.

 

Marco Pagliariccio