Logo Champions LeagueNiente da fare, questo Barcellona è veramente troppo per un Paris Saint Germain, certamente rimaneggiato e stanco, ma comunque  più debole dei blaugrana. I francesi già prima del doppio confronto si trovavano di fronte ad una missione quasi impossibile, ma con il dovere di provarci. Il pronostico, l’auspicio quantomeno, era quello di vedere due gare combattute con orgoglio fino all’ultimo minuto e di osservare ammirati, e forse anche un po’ invidiosi, i colpi dei tanti campioni in campo. Sicuramente quest’ultimo punto non è stato disatteso.

La gara di andata, in scena al Parc des Princes, termina con un sonoro 3-1 per la squadra ospite che annichilisce gli avversari in ogni fondamentale. La squadra di Luis Enrique dà l’ennesima prova di sicurezza e lucidità, sia gestendo caparbiamente la sfera per la maggior parte del tempo, sia capitalizzando al meglio il proprio stupefacente palleggio e gli svarioni parigini. Del resto il Barça ora è una squadra veramente completa e devastante in ogni centimetro del tappeto verde su cui si esprime. L’affiancamento di Suarez al duo Neymar- Messi ha funzionato alla perfezione, dando vita ad un tridente terrificante in grado di segnare 95 gol in stagione. La “Pulce” ha aggiunto al suo repertorio di eccezionale marcatore (e non solo) la capacità di mettersi in disparte per fornire assist prelibati ai due che lo affiancano. Nella prima marcatura di Neymar si è vista l’abilità nel creare azioni corali, nelle altre due invece ha prevalso tutta la cattiveria e determinazione di Suarez.

Passano appena sei giorni e le squadre si affrontano nuovamente, questa volta al Camp Nou. Il passaggio del turno pare scritto, ma non bisognerà sottovalutare il desiderio di “revanche” francese, accresciuta dal ritorno della coppia Verratti-Ibra (con una menzione speciale per quest’ultimo che ritrova una sua ex squadra), e la speranza, seppur flebile, data dal gollonzo di Van der Wiel nel finale della prima gara. Il match sembra indirizzarsi nel verso giusto per i parigini, quantomeno mostrano un atteggiamento propositivo ed audace. Troppo slanciati in avanti, alla ricerca del gol, si scoprono e vengono puniti per ben due volte dai padroni di casa. Il doppio squillo di Neymar, avvenuto nei primi 35 minuti, congela la contesa: permette al Barça di controllare il pallone e gestire il gioco, ma lascia il PSG in agonia per il tempo restante.

Niente da fare, missione fallita anche questa volta. In realtà più che di fallimento dovremmo parlare di “eccessiva” superiorità, nonostante la preparazione il PSG è sembrato ancora inadeguato e debole per questa competizione. Il Barça invece trionfa in entrambe le apparizioni senza mai strafare e guadagna l’accesso alla semifinale per la settima volta negli ultimi otto anni.

 

Andrea Menon
@MenonAndrea


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