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Leicester e Arsenal in Paradiso, Manchester United e City all’Inferno. Le Foxes continuano a brillare di luce propria, di una luce accecante, grazie a un collettivo straordinario. Anche i Toffees di Martinez messi ko, a Goodison Park, con un gol di scarto (2-3) per l’ottava volta su undici vittorie stagionali. Perché quando stai vincendo di una rete e nel recupero sei spesso costretto a scendere in trincea per difendere il vantaggio dalle ultime sortite avversarie, solo un grande collettivo, composto da uomini solidali e generosi, può riuscire a portare a casa il trionfo, ancora più bello in quanto sofferto. Il Leicester soffre sì, normale, non è una squadra di superuomini ma di uomini diventati supereroi, perché l’undici di Claudio Ranieri è praticamente lo stesso dell’anno scorso, quello che nel Natale passato era ultimo in classifica e questo Natale, invece, si trova al primo posto. Proprio come il Norwich nella stagione 1987-88 che alla fine della stagione si classificò quarto. Tutti i tifosi del Leicester se lo augurano, gli amanti del calcio e delle imprese sportive in toto anche. Una squadra di operai in senso metaforico e in senso vero e proprio: Vardy, ex operaio di quarta divisione ora capocannoniere della Premier League. Vardy capocannoniere della Premier League e anche assistman: suo il passaggio decisivo per il terzo gol del Leicester firmato Okazaki, suo il rigore procurato e poi realizzato da Mahrez per l’1-2. Mahrez che aveva siglato anche lo 0-1, sempre dai 16 metri (e fanno 13 reti). Per l’Everton a segno Lukaku per l’ottava volta consecutiva (sfida lanciata a Vardy?) e Mirallas (magia di tacco di Barkley, finalmente al 100% di condizione).

Considerando che le Foxes non hanno una rosa lunga e che è l’unica squadra a non aver avuto ancora cali di tensione e di prestazione, e quindi probabilmente in futuro ne avranno, potrebbe (incredibile ma vero) essere l’annata dell’Arsenal. I Gunners prendono a cannonate il City a fine primo tempo, sprecone poco prima con De Bruyne, trascinati da un Ozil in versione Fabregas stagione 2014-15 (o forse meglio): assist per il destro a giro chirurgico di Walcott (100° gol da professionista) e per il sinistro potente di Giroud che trafigge Hart. Potrebbe essere l’annata dell’Arsenal perché un Ozil così continuo e così volenteroso nel sacrificarsi per il compagno non si era mai visto, perché il Giroud che già si sacrificava in passato ma spesso sbagliava sotto porta ora è infallibile, perché la squadra è falcidiata da assenze pesanti come Sanchez ma va avanti lo stesso e alla grande. C’è da dire che anche il City aveva le sue assenze: Kompany è un giocatore imprescindibile, è Leonida a capo dei 300 Spartani, e senza di lui il City prende due gol in media a partita. Troppo per una squadra che punta al titolo. Aguero e Silva in campo c’erano, ma non sono quelli che tutti conosciamo. Touré ha ancora in canna giocate mirabolanti, come quella dell’89’, ma non sembra motivato e aggressivo come un tempo. E allora la ricca (è vero, questo aggettivo non rende l’idea) proprietà prepara la mossa disperata: stop a follie milionarie per singoli giocatori, ma follie milionarie per il manager, si presume Pep Guardiola, che da giugno 2016 sarà sostituito dal nostro Carlo Ancelotti al Bayern Monaco.

Chissà se su questa sponda di Manchester s’inizierà davvero a fare l’epica del calcio. Perché dall’altra, lo United ne ha fatta eccome di epica. Che ora stia facendo tutto l’opposto è un altro discorso, ma è quello di cui ci occuperemo. Seconda sconfitta di fila e quarta partita consecutiva senza i 3 punti, i Red Devils stavolta sono abbattuti dal Norwich che non vinceva da inizio settembre, giusto per farvi capire come stanno messi van Gaal & company. Jerome apre le marcature nel primo tempo e Tettey raddoppia nella ripresa, inutile l’1-2 del golden boy Martial. La cura? Io credo possa essere, udite udite, Josè Mourinho, che brama la panchina dell’Old Trafford da anni e pareva dovesse essere il post Ferguson, poi si pensò sciaguratamente a Moyes. Attenzione perché The Special One potrebbe addirittura subentrare a stagione in corso se il suo maestro van Gaal continuerà così. Ora lo United è stato addirittura agganciato da Tottenham e Crystal Palace.

Dopo l’inaspettata sconfitta di White Hart Lane col Newcastle, gli Spurs sono tornati a correre contro il Southampton e Kane a segnare e a essere un uragano, vedere (il suo gol) per credere. A fine primo tempo raddoppia il gioiellino Alli. Le Eagles passano per 1-2 nella tana dello Stoke, il Britannia Stadium, infilando la terza vittoria nelle ultime quattro gare. Segnano Wickham su rigore, a secco da aprile quando segnò proprio contro i Potters, come anche Bojan e infine decisivo all’88’ il piattone da 20 metri di Lee Chung-Yong. E lo squinternato Chelsea? Sapete tutti dell’esonero del mago di Setubal e che Guus Hiddink ha preso il suo posto, ma l’olandese non era ancora in panchina per la sfida con il Sunderland. Sfida vinta 3-1 dai Blues, e ci mancherebbe, ma la situazione è tragica lassù quindi non era scontata la vittoria. I londinesi mostrano gli attributi e nella prima frazione si impongono due volte con la capocciata di Ivanovic e l’opportunismo di Pedro, nella ripresa tris di Oscar su rigore e tap-in di Borini. Contenti della vittoria i tifosi del Chelsea, ma scontenti per la seconda cacciata di Mourinho: il pubblico è chiaramente dalla sua parte e lo inneggia come se fosse ancora capitano a bordo della nave. Capitano in grossa difficoltà è Jurgen Klopp.

Una brutta sconfitta quella del Liverpool contro una delle squadre più in forma del momento, il Watford della famiglia Pozzo. Gli Hornets al 5’ trovano il vantaggio sfruttando una papera dell’esordiente Bogdan e poi vengono trascinati dal solito Ighalo, autore di una doppietta (e quindi di 12 gol in PL). Ora fanno quattro le vittorie consecutive. Ora fanno tre le gare senza vittoria per i Reds, come tre sono i trionfi consecutivi del Bournemouth. Nella tana del WBA sono aiutati dai Baggies stessi, in 10 dal 34’ per l’espulsione di McClean, e con Smith e McAuley si portano sullo 0-2, rendendo del tutto vano il rigore realizzato da Daniels all’87’. Pareggi tra Newcastle e Aston Villa e tra Swansea e West Ham: al St James’ Park Ayew (prodezza fantastica) risponde a Coloccini; al Villa Park le porte restano inviolate, per gli Hammers è il terzo 0-0 di fila.

Le partite: Chelsea-Sunderland 3-1, Everton-Leicester City 2-3, Manchester United-Norwich City 1-2, Southampton-Tottenham 0-2, Stoke City-Crystal Palace 1-2, West Bromwich Albion-Bournemouth 1-2, Newcastle-Aston Villa 1-1, Watford-Liverpool 3-0, Swansea City-West Ham 0-0, Arsenal-Manchester City 2-1

La classifica: Leicester 38, Arsenal 36, Manchester City 32, Tottenham 29, Manchester United 29, Crystal Palace 29, Watford 28, West Ham 25, Liverpool 24, Everton 23, Stoke City 23, Southampton 21, West Bromwich Albion 20, Bournemouth 19, Chelsea 18, Norwich City 17, Newcastle 17, Swansea City 15, Sunderland 12, Aston Villa 7

Il prossimo turno: Stoke City-Manchester United, Aston Villa-West Ham, Bournemouth-Crystal Palace, Chelsea-Watford, Liverpool-Leicester City, Manchester City-Sunderland, Swansea City-West Bromwich Albion, Tottenham-Norwich City, Newcastle-Everton, Southampton-Arsenal


Emanuele Prina
Twitter: @EmaTreno92


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