Logo Premier LeagueIl match più atteso era senza dubbio quello di Anfield, un incubo l’anno scorso per i Gunners, tornati a Londra con cinque gol sul groppone. Stavolta niente falsa partenza per l’Arsenal, o quasi visto che al 45’ Coutinho firma l’1 a 0 con un destro preciso che finisce in buca d’angolo; ci pensano poi i francesi di Wenger a ribaltare il risultato, prima Debuchy di testa allo scadere del primo tempo e poi Giroud, che buca Jones dopo un triangolo fantastico con Cazorla. Nove minuti di recupero e Liverpool in dieci uomini dal 92’ a causa del doppio giallo di Borini. Il solito Skrtel risolve tutto: al 97’ terzo tempo rabbioso su corner di Lallana e colpisce la sua vittima preferita, togliendo ai Gunners una vittoria praticamente nei tempi supplementari come nell’1 a 1 di tre anni fa, in cui Kuyt segnò il rigore del pareggio al 102’.

Ancora una volta il Manchester City chiama e il Chelsea risponde, con due giorni di ritardo. I Citizens schiantano il Crystal Palace per 3 a 0 all’Etihad, le reti arrivano tutte nella ripresa: magia di Zabaleta per Silva che segna a porta vuota, poco più tardi lo spagnolo sigla la doppietta personale su un cross rasoterra perfetto di Kolarov e infine Touré, innescato da Milner, cala il tris con una bomba sul primo palo. I Blues dopo 90” passano al Britannia Stadium contro lo Stoke, zuccata classica di Terry su calcio d’angolo di Fabregas; l’ex blaugrana al 78’ riceve un pallone in area da Hazard, se lo sposta sul destro di prima e incrocia battendo Begovic. Nelle altre tre occasioni in cui il Chelsea è arrivato a Natale in testa al campionato ha vinto la Premier League: la storia si ripeterà anche quest’anno? Gli uomini del mago di Setùbal sono i favoriti per il trionfo finale, ma il Manchester City non molla di un centimetro nonostante l’assenza pesante del Kun Aguero.

Rimonta straordinaria quella andata in scena a Loftus Road. Il QPR va sotto di due reti contro il WBA e grazie ad un Charlie Austin in giornata di grazia vince un match fondamentale per la salvezza. I Baggies al 20’ sono già davanti di due gol grazie al colpo di testa di Lescott e al gol in spaccata di Varela (per entrambi primo gol con la nuova maglia), poi lo show dell’inglese: una rete dal dischetto, una di rapina su assist intelligente di Zamora e tripletta a quattro minuti dal 90’ con una capocciata tremenda. Fanno 11 reti in Premier e ultimo posto del podio tra i re dei bomber. Rangers Austin-dipendenti.

Pareggio deludente dei Red Devils contro i Villans. Benteke al 18’ apre le marcature tirando fuori dal cilindro un mancino magico e De Gea può solo osservare il pallone infilarsi all’incrocio dei pali. Il portiere spagnolo si rifà nella ripresa parando un gran tiro del belga, intervento decisivo perché al 53’ Falcao trova di testa il suo secondo gol in maglia United. Dieci minuti dopo l’Aston Villa rimane in dieci per l’espulsione di Agbonlahor, ma gli uomini di Van Gaal non approfittano della superiorità numerica e ora sono sotto di sette punti dai cugini del City. Ritornano a vincere il West Ham e soprattutto il Southampton, il quale veniva da uno 0 nelle ultime quattro gare. Gli Hammers battono il Leicester ultimo in classifica grazie allo scavino dolcissimo di Carroll (retropassaggio folle di Konchesky) e al sinistro a giro di Downing, in forma strepitosa. I Saints affondano l’Everton per 3 a 0 senza alcuna pietà per la formazione di Martìnez: autogol sfortunato di Lukaku di testa, nella seconda frazione zampata di Pellè su sponda di Long e infine testata di Yoshida.

Derby tesissimo al St James’ Park tra Magpies e Black Cats. Il Sunderland è frenato nel primo tempo dai pali di Fletcher e Wickham, poi all’ultimo minuto succede di tutto: fucilata di Sissoko, paratona di Pantilimon e corner dal quale parte un contropiede fulminante degli ospiti e mal gestito dal Newcastle; Fletcher crossa per Buckley che serve su un piatto d’argento la sfera a Jonhson il quale scaraventa in porta il gol decisivo. Dopo ben tredici anni i Black Cats tornano a vincere il derby contro i Magpies. 0 a 1 anche tra Hull e Swansea. Per la terza volta in questa Premier League, una rete di Ki vale tre punti per i gallesi i quali vincono meritatamente al KC Stadium, considerando i due legni colpiti. Infine, seconda vittoria consecutiva per gli Spurs che finalmente si avvicinano alle posizioni alte della classifica e soprattutto agganciano gli acerrimi rivali dell’Arsenal a quota 27 punti. Al 21’ il solito Kane apre le danze battendo velocemente una punizione e mettendo in rete l’assist preciso di Chadli, ma sei minuti più tardi Barnes ristabilisce la parità per il Burnley con un destro a giro fantastico per rapidità nello stop a seguire e nel concludere in porta. Ci pensa l’ex romanista Erik Lamela a dare tre punti alla squadra di Pochettino con un mancino a giro dei suoi, che tanto aveva fatto esultare i tifosi della magica.

Le partite:

Manchester City-Crystal Palace 3-0; Queens Park Rangers-West Bromwich Albion 3-2; Southampton-Everton 3-0; Aston Villa-Manchester United 1-1; Hull City-Swansea 0-1; Tottenham-Burnley 2-1; West Ham-Leicester 2-0; Newcastle-Sunderland 0-1; Liverpool-Arsenal 2-2; Stoke City-Chelsea 0-2

La classifica:

Chelsea 42, Manchester City 39, Manchester United 32, West Ham 31, Southampton 29, Arsenal 27, Tottenham 27, Swansea City 25, Newcastle 23, Liverpool 22, Everton 21, Aston Villa 20, Stoke City 19, Sunderland 19, West Bromwich 17, Queens Park Rangers 17, Crystal Palace 15, Burnley 15, Hull City 13, Leicester City 10

 

Emanuele Prina


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