Logo Premier LeagueDa quel 27 aprile, quando il Chelsea espugnò Anfield Road per 2 a 0 rovinando la corsa al titolo al Liverpool e regalando il campionato al Manchester City, ne sono cambiate di cose. I destini dei Blues e dei Reds in pratica si sono invertiti: gli uomini di Rodgers avevano il compito di frenare Mourinho & co., i quali, lanciatissimi in Premier League, non potevano rallentare il proprio cammino proprio ora. La parte da “guastafeste” non è riuscita al Merseyside Red, che si era illuso con il gol fortunoso di Emre Can al 9’. Cinque minuti dopo Cahill va in tap-in su azione d’angolo e Mignolet, parando, si trascina il pallone in rete: ci pensa il “goal decision system” a togliere qualsiasi dubbio all’arbitro nel giro di un secondo. Poi, nella ripresa, Diego Costa segna un gol pesantissimo (decimo centro in campionato). Rete dai tanti significati: il Liverpool ha meno della metà dei punti del Chelsea; il City pareggia a Loftus Road col QPR ed è già a 8 punti dai Blues, in pratica i Citizens dovranno vincerle tutte per sperare ancora nel titolo, visto il passo dei londinesi; l’Arsenal non ha nemmeno avuto la partenza sprint degli ultimi anni e, capitolato in Galles, è già indietro di 14 punti; i Red Devils sono un punto dietro ai Gunners, ma è l’unica cosa che ci aspettavamo dopo l’anno scorso. Ne sono cambiate di cose da quel 27 aprile…

Dicevamo del Manchester City. Sapevamo che i Rangers erano in grande crescita, ma era difficile pensare ad un altro stop degli uomini di Pellegrini. E invece così è stato: i padroni di casa sono andati per ben due volte in vantaggio, prima con Austin al 21’ e poi grazie all’autogol di Demichelis al 76’, per poi farsi rimontare in entrambi i casi da un imprescindibile Sergio Aguero (capocannoniere in Premier con 12 reti), il quale ha segnato più del 50% dei gol dei City. I Citizens non sembrano poter reggere il confronto, o meglio il passo, del Chelsea. Troppi gol subiti e troppo pochi segnati rispetto agli altri anni, ma soprattutto non esiste un gioco corale, proprio come nell’era Mancini.

Chi invece tiene il passo dei Blues è il Southampton, che al St Mary’s batte la matricola Leicester, non senza qualche difficoltà. Decisiva la sostituzione operata da Koeman che porta sul terreno di gioco Long il quale segna una doppietta fantastica: prima sinistro a giro sul palo lungo dopo l’ottima sponda del nostro Pellè, poi innescato da Wanyama non può sbagliare da solo davanti al portiere. Secondo posto consolidato. L’Arsenal di Wenger crolla nella trasferta contro lo Swansea. E pensare che il solito Sanchez aveva portato in vantaggio i Gunners al 63’ con un gran piattone su assist di Welbeck, ma al 75’ pareggio degli Swans grazie ad una punizione capolavoro dell’islandese Sigurdsson, ormai centrocampista tuttofare. Tre minuti più tardi Montero scappa sulla sinistra a Chambers, crossa per Gomis che di testa, al secondo pallone toccato, finalizza il pallone dei 3 punti. Sorpasso dei gallesi in classifica ai danni dei londinesi.

Da segnalare la quarta vittoria consecutiva dei Magpies di Pardew che fino a un mese e mezzo fa era in bilico sulla panchina del Newcastle. Trionfo per 0 a 2 sul campo del WBA grazie ad una magia di tacco di Perez al 45’ su assist di Janmaat (obiettivo di mercato del Napoli quest’estate) e altro assist telecomandato dell’olandese al 62’ per l’incornata di Coloccini, ex Milan. Ora è addirittura ottavo posto. Gli Hammers mantengono la quarta piazza, pareggiando in casa 0 a 0 contro l’Aston Villa. Eroe di giornata è il portiere dei Villans Guzan che negli ultimi minuti di partita compie un miracolo sul colpo di testa di Carroll. Parità anche tra Sunderland e Everton, ma con una rete per parte. Dopo una sfida prolungata tra Pantilimon e Lukaku, al 67’ Larsson sblocca le marcature con una punizione imprendibile per Howard, i Toffees pareggiano nemmeno dieci minuti dopo grazie al penalty trasformato col brivido da Baines.

Vincono 1 a 0 Manchester United e Burnley. Decisiva per i Red Devils un gran sinistro da fuori area di Mata, non benissimo però il portiere degli Eagles Speroni. Gli ultimi in classifica ottengono i primi 3 punti stagionali grazie a un colpo di testa di Barnes su assist di Trippier al 50’, Tigers in gabbia. Per concludere, passiamo a White Hart Lane dove i Potters vincono e superano gli Spurs in classifica. Al 6’ Bojan fa 40 metri palla al piede e al limite dell’area esplode un destro rasente che batte Lloris; al 33’ raddoppio firmato Walters, contropiede innescato da un colpo di testa e assist di Diouf. Inutile, ma pregevolissimo, il sesto gol stagionale di Chadli al 77’.

Le partite:

Liverpool-Chelsea 1-2; Manchester United-Crystal Palace 1-0; Burnley-Hull City 1-0; Southampton-Leicester City 2-0; West Ham-Aston Villa 0-0; Queens Park Rangers-Manchester City 2-2; Sunderland-Everton 1-1; Tottenham-Stoke City 1-2; West Bromwich Albion-Newcastle 0-2; Swansea City-Arsenal 2-1

La classifica:

Chelsea 29, Southampton, 25, Manchester City 21, West Ham 18, Swansea City 18, Arsenal 17, Manchester United 16, Newcastle 16, Stoke City 15, Everton 14, Liverpool 14, Tottenham 14, West Bromwich Albion 13, Sunderland 12, Hull City 11, Crystal Palace 9, Leicester City 9, Queens Park Rangers 8, Burnley 7

 

Emanuele Prina

 


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