Logo Premier LeagueSpaccatura in classifica. Ancora una volta sottolineiamo come in Premier League ci siano tre “mini campionati”: quello tra chi lotta per il titolo, ma soprattutto chi lotta per l’Europa e sono le prime sette; chi ha già concluso il suo percorso, raggiungendo in anticipo la quota salvezza, e può già pensare di giocare in preparazione per la prossima stagione e sono quattro squadre; infine chi lotterà fino alla fine per non retrocedere in Championship e sono le nove squadre rimanenti (Crystal Palace e WBA sono quasi salve). Non è un caso che le prime sette abbiano vinto tutte, creando una frattura ancora più evidente in classifica, non solo dal punto di vista numerico (si parla di punti) e tecnico, ma anche economico, a conferma che nel calcio i soldi fanno la differenza. Attenzione, tecnico ma non dal punto di vista del gioco, perché squadre come Swansea, Crystal Palace, Burnley e Leicester, per dirne alcune, se la giocano sempre fino alla fine. E quindi non è un caso neanche il Manchester City riesca ad archiviare il match casalingo contro i Foxes solo dopo ben 86’, o che il Manchester United vinca all’89’ grazie ad un pasticcio tra la difesa dei Magpies e Krul che porta al gol di rapina di Young. Le squadre “materasso” in Premier League non esistono più e forse, dal punto di vista del gioco, il campionato di calcio più famoso e seguito al mondo non è più al livello di qualche anno fa (pensate agli scarsi risultati nelle coppe europee dei team d’oltremanica).

Dicevamo, Citizens vittoriosi sul Burnley per 2-0. Ci pensano Silva e un piattone al volo di Milner a spazzare via Mahrez (sempre ispiratissimo) & company. Fatica anche per il Chelsea a Upton Park contro il West Ham dove Hazard è l’one man show: un gol di testa su assist di Ramires e tante giocate strepitose, tipo quella del contropiede al 56’ che ha portato al palo del brasiliano. Grazie a Courtois, Blues sempre a +5 (potenziale +8).  Come detto, sorridono Van Gaal, che ringrazia il connazionale Krul, e tutte le altre big. Arsenal di misura a Loftus Road contro il QPR ma, a parte il brivido finale per il gol di Austin che rimette gli Hoops in gioco, sempre padrone del proprio destino grazie alla zampata di Giroud e al ritorno al gol di Sanchez. Forza quattro per i Gunners e terzo posto consolidato.

Appena fuori dalla zona Champions League ci sono Liverpool, Southampton e Tottenham. Jordan Henderson veste benissimo la responsabilità e la fascia da capitano e con un’altra bomba dalla distanza porta i Reds in vantaggio sul Burnley; poi nella ripresa Sturridge, su invito dell’erede di Stevie-G, raddoppia di testa. Il discepolo è diligente e impara bene e in fretta dal maestro, che tra qualche mese inizierà a prendere “lezioni americane” (lasciala passare, Italo). Tre punti pesanti quelli dei Saints che ritrovano i tre punti e battono gli Eagles di Pardew, avversari scomodi quando escono da Selhurst Park. Al Southampton, in un match bruttino, basta Manè che con un colpo sotto dolcissimo sigla la rete della vittoria. Forster benedice l’amico-palo del St Mary’s, il quale sputa dallo specchio della porta il diagonale insidiosissimo di Zaha. L’ultima delle fantastiche sette è il Tottenham. Fantastico è il match di White Hart Lane contro lo Swansea, iniziato col piattone volante di Chadli su assist al bacio di Rose e con la paura per lo svenimento di Gomis. Ki fa 1-1 su azione insistita dopo un palo pazzesco di Sigurdsson su punizione. Poi nella ripresa Mason spacca la porta ad occhi chiusi su invito di Eriksen e Townsend cala il tris con un coast to coast eccezionale (ma preferiamo quelli di Bruno Peres e di Salah). Nel finale gran destro al volo dell’ex Sigurdsson, ma il gol è inutile ai fini del risultato.

Da segnalare la prima vittoria dei Villans con Sherwood e soprattutto la fine dell’astinenza da tre punti. L’Aston Villa trionfa davanti al suo pubblico contro il WBA grazie ad un rigore trasformato al 93’ da un glaciale Benteke che nel primo tempo aveva offerto a Agbonlahor la sponda per la rete dell’1-0, alla quale ha poi risposto il solito Berahino. Vittoria anche per lo Stoke City che, con i due gol segnati al’Everton, sempre più giù, scavalca in un colpo Swansea e West Ham e Bojan sorride da casa. Gran stacco e gran zuccata di Moses all’incrocio e tap-in del bis di Diouf. Infine, patta tra Hull e Sunderland. Al KC Stadium, N’Doye firma il terzo gol in quattro partite con i Tigers con un colpo di tacco fantastico e nella seconda frazione di gioco Rodwell pareggia con un colpo di testa (e di mano) sulla linea di porta.

Le partite: Aston Villa-West Bromwich Albion 2-1, Hull City-Sunderland 1-1, Southampton-Crystal Palace 1-0, West Ham-Chelsea 0-1, Manchester City-Leicester City 2-0, Newcastle-Manchester United 0-1, Stoke City-Everton 2-0, Tottenham-Swansea City 3-2, Queens Park Rangers-Arsenal 1-2, Liverpool-Burnley 2-0

La classifica: Chelsea 63*, Manchester City 58, Arsenal 54, Manchester United 53, Liverpool 51, Southampton 49, Tottenham 47*, Stoke City 42, Swansea City 40, West Ham 39, Newcastle 35, Crystal Palace 30, West Bromwich Albion 30, Everton 28, Hull City 27, Sunderland 26, Aston Villa 25, Queens Park Rangers 22, Burnley 22, Leicester City 19

*una partita in meno

Il prossimo turno: Crystal Palace-Queens Park Rangers, Leicester City-Hull City, Sunderland-Aston Villa, West Bromwich Albion-Stoke City, Arsenal-West Ham, Burnley-Manchester City, Chelsea-Southampton, Manchester United-Tottenham, Everton-Newcastle

Emanuele Prina
Twitter: @EmaTreno92


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