Logo Serie BIl campionato è iniziato con alcune certezze, o meglio con presunte tali: si pensava che come ogni anno ci sarebbero state due o tre squadre ampiamente sopra la media che avrebbero conquistato la testa del torneo e si sarebbero involate a colpo sicuro verso la massima serie. Bene, ci siamo sbagliati. Nel giro di diciassette giornate abbiamo inquadrato chi potrebbe o meno compiere l’impresa, ma la sensazione, certamente bellissima e affascinante, è che qualsiasi formazione in ogni momento possa  affacciarsi e dire la sua, portando avanti il sogno di città intere.

FROSINONE – TERNANA  0-1   20’ Gavazzi (T)

Anticipo beffardo in terra laziale: i padroni di casa si staccano dalla vetta della classifica, data la sconfitta contro un’agguerrita Ternana in un match giocato con delle condizioni ai limiti dell’impraticabilità vista la nebbia discesa sul campo. Il Frosinone inizialmente sembra poter controllare la gara come sempre, ma si fa sorprendere da un veloce contropiede concluso con la rete di Gavazzi. Gli ospiti dopo il vantaggio prendono coraggio: Vitale e Avenatti sfiorano il raddoppio, Ceravolo si vede annullare ingiustamente un gol per fuorigioco. Le iniziative ciociare sono inizialmente limitate, ma crescono nel finale, anche a causa della già citata nebbia che costringe i portieri alla respinta ad istinto. Le occasioni più ghiotte negli ultimi minuti capitano a Ciofani e Bojinov: il primo si fa ipnotizzare da Brignoli, il secondo mette largo un semplice appoggio.

AVELLINO – CROTONE  1-2  7’ Ciano (C), 25’ Comi (A), 79’ Salzano (C)

“Vince solo chi cerca più intensamente la vittoria”: un tenace Crotone espugna il “Partenio” grazie al coraggio e alla foga dei suoi interpreti. Apre le danze Ciano, ottavo gol stagionale, con una precisa punizione a giro. L’Avellino però non vuole sfigurare davanti al suo pubblico e reagisce prima con una capocciata di Ely, poi con un’incursione di Zito sulla cui carambola si avventa Comi per realizzare il pareggio. Le due formazioni lottano e non si risparmiano, concludendo spesso verso la porta. Proprio su uno di questi tentativi il Crotone conquista i tre punti: i calabresi crossano la palla in mezzo, la difesa respinge appena fuori area e Salzano si getta sul pallone per scagliarlo di forza in rete. L’Avellino crede nella seconda rimonta di giornata e potrebbe anche pareggiare i conti, ma Caio Secco nel recupero, dopo una bruttissima prestazione, para il rigore, da lui stesso procurato, a Castaldo e mantiene il vantaggio.

BARI – CARPI  0-1  53’ Mbakogu (C)

Il Carpi vince ancora e confermando, se ancora ce ne fosse bisogno, di non essere una sorpresa passeggera. Gli emiliani non sono intimoriti dal campo difficile, anzi partono in maniera arrembante e addirittura sfiorano il gol dopo 180 secondi con Suagher e poco dopo con Mbakogu. A dare la scossa ai pugliesi sono Romizi e Galano con due conclusioni da lontano. La ripresa è molto più tesa, ma il Bari sembra poter gestire la gara. Un palla rubata da Lollo a centrocampo lancia in contropiede Mbakogu che, recuperato Contini in velocità, tocca la sfera quel tanto che basta per metterla alle spalle del portiere barese Donnarumma, uscito per coprire lo specchio. Lo spirito del Bari però è ottimo, la squadra biancorossa infatti reagisce con vigore: Prima Galano fa volare l’estremo difensore emiliano Gabriel con una punizione mancina, poi Caputo incorna da pochi passi ma Gabriel respinge, anche se probabilmente la palla era entrata. Sul finire del match i pugliesi rimangono anche in inferiorità numerica, non demordono, ma i loro sforzi non vengono ripagati.

CATANIA – BOLOGNA  2-2  4’ Zuculini (B), 55’ Acquafresca (B), 58’ Çani (C), 78’ Calaiò rig. (C)

Una contesa che giusto lo scorso anno veniva giocata nella massima serie, una gara che ha un sapore diverso dalle altre venti sfide, una battaglia in cui le due compagini non si sono mai risparmiate e hanno terminato spartendosi un tempo a testa. Nonostante i padroni di casa vengano da quattro vittorie consecutive tra le mura amiche, son gli ospiti a dominare il primo tempo: Laribi è tarantolato, serve a Zuculini il pallone del vantaggio e manda ripetutamente in porta i compagni con una semplicità disarmante. Il Bologna non raccoglie ciò che a seminata nella prima frazione, ma riesce comunque a raddoppiare nella ripresa, nonostante la gara iniziasse ad entrare nelle mani catanesi, con il contropiede finalizzato da Acquafresca. Il Catania ha tanto cuore e lo mette tutto in campo: passano appena 3’ ed accorcia le distanze grazie all’astuzia di Çani. La manovra si fa insistente e, meritatamente, i siciliani pareggiano: Calaiò conquista e trasforma il rigore che vale il pari. Nel finale entrambe le squadre potrebbero vincere, ma Frison e Coppola chiudono la saracinesca, confermando un giusto pareggio.

PERUGIA – LATINA  0-0          

Un pareggio che ha il sapore della sconfitta per il Perugia, che gioca bene contro una squadra in grande difficoltà ma non punge mai. L’ispiratore principale delle manovre umbre è Davide Lanzafame, rientrato vantaggio quando la potente conclusione di Parigini si schianta sul palo. Nel finale lo stesso “Grifone” dopo la lunga squalifica, ma subito protagonista. Mentre il Latina si affaccia in avanti solo per qualche palla inattiva, la manovra del Perugia è più solida: gli uomini di Camplone, infatti, vanno veramente vicini al rischia di beffarsi da solo quando Fazzi con una deviazione maldestra coglie il palo della propria porta.

PRO VERCELLI – PESCARA  0-4 32’ Bjarnason (P), 74’ Politano (P), 84’ e 90’ Da Silva (P)

La Pro Vercelli vorrebbe proseguire la striscia di imbattibilità al “Piola”, dove non perde dal Maggio 2013, ma si trova di fronte un agguerrito Pescara. In realtà, benché il risultato sembra dire il contrario, sono i padroni di casa a tenere il pallino del gioco per oltre 70 minuti, concedendo agli ospiti qualche sporadica ripartenza. Proprio su una di questa avanzate repentine gli abruzzesi vanno in vantaggio: Pasquato pesca perfettamente Bjarnason in area, l’islandese controlla e batte agilmente Russo. I piemontesi mettono spesso i propri attaccanti davanti alla porta avversaria, ma né Marchi, né Fabiano, né Belloni riescono a pareggiare. Ad un quarto d’ora dalla fine, mentre la Pro si prepara per il rush finale, arriva la seconda doccia fredda di giornata, questa volta firmata da un sinistro di Politano. Nel finale il Pescara, senza grandi meriti di gioco, dilaga grazie alla velocità e freddezza dl neoentrato Joao Silva, capace di sfruttare alla perfezione le occasioni lasciate dagli avversari.

SPEZIA – CITTADELLA  0-0

Termina a reti bianche una gara che si gioca su ritmi bassi ma che comunque riserva dell emozioni. Sono infatti tre le palle-gol della prima frazione: prima Ebagua cerca di sorprender Valentini con una splendida girata da lontano, poi Coralli si fa parare una violenta ma imprecisa conclusione ravvicinata, e infine Gerardi impegna Chichizola su calcio piazzato. Nella ripresa il ritmo si alza e con questo anche la tensione, come dimostra l’ingenua espulsione di Pecorini per un calcio a palla lontana ai danni del ligure Piccolo. Lo Spezia a questo punto vuole fortemente il vantaggio, ma nel tentare l’assedio i scopre alle ripartenze venete. Tante occasioni nel finale, ma viziate da grande imprecisione, così la gara termina con un risultato ad occhiale.

VARESE –VIRTUS ENTELLA  2-2  12’ Iacoponi (VE), 17’ Russo (VE), 45’+1’ Falcone rig. (VA), 78’ Neto Pereira (VA)

Il Varese rimonta l’Entella in una sfida tra due squadre che non vincono rispettivamente da cinque e quattro giornate. I padroni di casa vengono da buone prestazioni e cercano di continuare su quella strada; nonostante un buon inizio però subiscono nel giro di cinque minuti il doppio vantaggio ligure: i due gol degli ospiti arrivano da una situazione analoga che vede la difesa varesina marcare un po’ blandamente gli avversari e concedere un doppio colpo di testa su calcio d’angolo. L’animo biancorosso però è battagliero, infatti nei minuti di recupero del primo tempo la squadra di Mr. Bettinelli riesce ad accorciare le distanze con il rigore di Falcone. L’Entella dopo la pressione iniziale non riesce più a scalfire la difesa varesina, così i biancorossi possono gettarsi in avanti e pareggiare la gara, grazie all’eterno e lestissimo capitano Neto Pereira, che batte Paroni e segna il settimo gol stagionale.

LANCIANO – TRAPANI  2-2 6’ Ferrario aut., 36’ e 39’ Thiam (L), 74’ Terlizzi (T)

Termina con un giusto pareggio la sfida playoff in terra abruzzese. Partono meglio gli ospiti che sul primo calcio d’angolo trovano il vantaggio grazie alla deviazione all’autogol, peraltro con un colpo di testa imprendibile, del difensore frentano Ferrario. Il Lanciano impiega qualche minuto a carburare, ma intorno alla mezz’ora si sveglia: prima Thiam sciupa una ghiotta occasione da pochi metri, poi lo stesso attaccante si fa trovare pronto sulla stupenda giocata di Monachello e sigla il pari. Passano appena 3’ e il numero 9 realizza nuovamente, anche se questa volta di testa. La gara rimane apertissima: i frentani potrebbero segnare la terza rete, ma Vastola viene fermato dal palo; così i siciliani segnano il punto del pari, ancora su palla inattiva, con una precisa incornata  di Terlizzi.

MODENA – LIVORNO  0-0

Un’altra gara interessante per l’economia del campionato conclusa con un pareggio tutto sommato giusto. Le due formazioni hanno costruito e sciupato tanto nell’arco del match, soprattutto gli emiliani. La prima occasione modenese è di Signori che manda a lato di testa. La risposta livornese porta la firma, neanche a dirlo, di Vantaggiato che salta il portiere e calcia, ma si vede sbattere la porta in faccia da Cionek che salva sulla linea. Nel primo tempo bisogna segnalare anche una bellissima punizione segnata da Nizzetto, ma annullata per una quantomeno dubbia applicazione della regola del fuorigioco. Nela seconda frazione il Modena gioca meglio, complice anche la superiorità numerica, e crea con un vero missile di Gozzi l’opportunità per passare in vantaggio. Nel recupero del secondo tempo gli emiliani hanno addirittura due chance, ma in entrambi i casi non si dimostrano sufficientemente incisivi. I padroni di casa avrebbero sicuramente meritato di più, se non altro per l’insistenza della manovra e per la capacità di mettere alle corde i tenaci livornesi. Novellino lascia il campo furibondo per due rigori negati alla sua squadra.

VICENZA – BRESCIA 2-0  34’ Moretti (V), 95’ Sbrissa (V)

In un campionato così aperto, basta veramente poco per risalire: lo insegna il Vicenza, che infila la seconda vittoria consecutiva e si lancia repentinamente verso un’inaspettata zona playoff. Apre le marcature Moretti che, lasciato colpevolmente solo dalla difesa lombarda, stacca di testa per il vantaggio. La gara si accende con molte iniziative, soprattutto di marca bresciana. Le “rondinelle” sciupano malamente tutte le opportunità e vengono punite nell’ultimo minuto di recupero da un contropiede fulmineo del giovane Sbrissa. I veneti portano a casa caparbiamente una partita che a tratti li ha visti in difficoltà, ma in cui è prevalsa la voglia di proporsi.

Classifica: Carpi 33, Frosinone 29, Bologna 27, Spezia 26, Trapani 26, Livorno 26, Avellino 25, Lanciano 25, Perugia 24, Vicenza 23, Ternana 22, Modena 22*, Pro Vercelli 21, Catania 20, Pescara 20, Bari 19, Brescia 19, Virtus Entella 17*, Crotone 17, Varese 16(-3), Latina 15, Cittadella 15.

*una partita in meno

 Andrea Menon


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