Logo WTASi è appena conclusa la trentesima edizione del Toray Pan Pacific Open di Tokyo, che ha visto vincere la serba numero 10 del mondo Ana Ivanovic a discapito della “risorta” danese Caroline Wozniacki, numero 9 al mondo e fresca di finale agli US Open. Fino all’anno scorso Tokyo apparteneva alla categoria di “Premier 5”, i quali, accomunati ai Premier Mandatory, costituiscono il più importante gradino di tornei sotto il Grande Slam. Quest’anno, tuttavia, i capitali e finanziamenti si sono spostati nella più vantaggiosa Cina e con l’istituzione del nuovo Premier 5 di Wuhan, Tokyo è stato declassificato a categoria “Premier” (in poche parole, l’equivalente femminile dei tornei 500 maschili).

Ciò spiega l’assenza della detentrice del titolo, la numero 3 del mondo Petra Kvitova, che, in vista di Wuhan, ha preferito risparmiare le energie. Non sono certo però mancati i grandi nomi in quel di Tokyo, meta ambita da tutti i tennisti. Già al secondo turno abbiamo assistito a diversi match più che interessanti. L’astro nascente spagnolo Garbine Muguruza ha sconfitto in due set la ex numero 1 del mondo Jelena Jankovic, che fatica a trovare la forma che aveva mostrato l’anno scorso. Nella parte alta del tabellone invece è stata battaglia tra numeri 1: Ana Ivanovic ha affrontato, senza troppe paturnie, la malconcia Victoria Azarenka, battendola in due netti set. Tutt’altro che facile è stato il primo turno di Caroline Wozniacki, che ha impiegato più di due ore per liberarsi della qualificata australiana Jarmila Gajdosova.

Muguruza è arrivata fino alle semifinali, consolidando il suo status di giocatrice in crescita, dove ha però dovuto inchinarsi proprio alla Wozniacki. Partita molto attesa quella tra le due, che vedeva la giovane spagnola avanti nei testa a testa per 2-0. Wozniacki, nonostante abbia ceduto il secondo set per 6-2 alla Muguruza, è stata troppo solida nei momenti decisivi, e ha portato a casa il risultato finale per 6-4, 2-6, 6-2.

Ana Ivanovic invece è stata un fuoco. Fino alla vittoria del titolo non ha mai perso un set. Ha affrontato la sua giustiziera agli Open di Francia di quest’anno, Lucie Safarova, e la numero 1 del seeding Angelique Kerber per poi approdare in finale contro la danese.  Wozniacki, nonostante l’ottimo periodo di forma, ha subito dapprima un netto 6-2, dovendo cedere al gioco di pressione e di continui vincenti da parte della serba. Si è vista decisamente più equità nel secondo set, dove le giocatrici hanno affrontato un importantissimo tiebreak. E’ stata la maggior iniziativa di Ivanovic ad avere la meglio, che ha ottenuto la vittoria del suo primo titolo a Tokyo per 6-2, 7-6(2).

E’ il quarto titolo stagionale su sei finali per Ana Ivanovic, per la quale questo 2014 si può tranquillamente definire l’anno della rinascita. Ora la serba ha un certo vantaggio per partecipare al WTA Finals di fine anno di Singapore, dove si scontrano tra di loro le prime otto giocatrici della race annuale, ovvero chi ha accumulato più punti in quest’anno solare.  Anche Wozniacki è sulla scia di parteciparvi, ma per esserne certi dovremo aspettare qualche settimana. Nonostante la sconfitta finale anche la danese ha dato prova di un grande gioco, considerando i deragliamenti sentimentali ed emotivi che l’hanno coinvolta durante la prima parte di quest’anno. Entrambe le giocatrici hanno potuto tornare, grazie ad una grande forza di volontà e diversi sacrifici, ai vertici del tennis mondiale, a noi questo non può che far piacere.

Vittorio Orlini


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