Vail-beaver creekBEAVER CREEK – Uno spettacolo, non c’è altra parola per descrivere fino a questo punto il Mondiale ed in particolare le gare femminili. Dopo uno spettacolare Super-G, anche la discesa libera non ha tradito le attese regalando una gara bellissima e tirata tra le più forti della specialità, su una pista che non perdona nulla. Tina Maze vince per soli 2 centesimi davanti ad Anna Fenninger, mentre sul terzo gradino del podio finisce una delle deluse della gara di martedi, la svizzera Lara Gut. Ancora sconfitta, questa volta anche pesantemente, Lindsey Vonn che non riesce a ripetere le linee della Maze e della Fenninger sul muro centrale ed ha accumulato quasi 1″ di ritardo che ha segnato la sua gara.

La gara parte con il freno tirato con Nadia Fanchini che fa una discesa discreta ma è superata dalla Schmidhofer e dalla svizzera Kamer. Le finisce davanti anche un’eroica Daniela Merighetti, che perde praticamente tutto nella parte alta, salvo poi recuperare ma non quanto basta per andare al comando. La gara si accende con la discesa di Anna Fenninger che tira delle curve spettacolari e fa linee alle altre sconosciute rifilando 1″ alla compagna di squadra. Lara Gut è molto veloce in alto ma pasticcia un po’ nella parte centrale perdendo terreno ma riesce a portare via una buona base di velocità per riuscire a restare in scia alla Fenninger chiudendo a 32 centesimi al secondo posto. Se le linee della Fenninger sul  muro sembravano irreali è perché ancora non avevamo visto Tina Maze. La slovena scia con grande naturalezza, tenendo linee perfette e facendo scorrere gli sci accumulando 40 centesimi che saranno decisivi. Infatti da metà gara in giù la Fenninger recupera centesimi su centesimi e per fortuna ella Maze il traguardo arriva in fretta e le restano 2 centesimi per mettersi al collo la medaglia d’oro. Resterebbe ancora la padrona di casa, Lindsey Vonn, ma l’emozione e la voglia di riscatto le giocano un brutto scherzo e nella parte centrale resta troppo sugli spigoli perdendo 90 centesimi di secondo che non riuscirà più a recuperare chiudendo al 5^ posto.

Capitolo italiane. Male, malissimo Elena Fanchini, lontana parente di quella ammirata nelle ultime settimane, lenta in basso ed in grossa difficoltà nella parte centrale, quasi incapace di tenere gli sci, ed è finita lontanissima. La sorella Nadia partita con il numero 1 è stata brava nella parte centrale, ma troppo lenta sia in alto che in basso, ma ha concluso a ridosso delle prime dieci al 12^ posto. La migliore ancora una volta è stata la Merighetti, ottava, che è scesa con una protezione al volo dopo la gran botta presa a Cortina, che come abbiamo detto ha pagato tantissimo nella parte alta ma ha sciato benissimo da metà in giù e nel finale ha staccato addirittura il secondo tempo negli ultimi 20″, battuta solo dalla svizzera Kamer.

Domani è il giorno della libera maschile, che più tardi nella serata italiana vedrà la disputa dell’ultima prova cronometrata. La neve sta cambiando e la pista sembra un filo più dura, come piace agli italiani. Speriamo in un guizzo perché finora questo mondiale ci sta regalando solo amarezze.


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